Focus della XVII edizione del festival di divulgazione scientifica Bergamo Scienza (5-20 ottobre 2019) sarà la sostenibilità della vita sul pianeta, sia in termini di impatto climatico e salute dell’acqua e dell’aria che di alimentazione.
Con un linguaggio chiaro e accessibile a tutti, gli scienziati aggiorneranno il vasto pubblico del festival sulle possibili soluzioni per affrontare le sfide ambientali e sociali della società contemporanea.
Domenica 6 ottobre, alle ore 11:30 nell’incontro “Paziente Terra. La salute del pianeta vista dallo spazio”, Simonetta Cheli, capo dell’Ufficio di coordinamento nella direzione dei programmi di osservazione della Terra dell’ESA con Paolo Cipollini, oceanografo che opera utilizzando i satelliti, farà compiere un viaggio tra immagini mozzafiato alla scoperta di come l’uomo riesca a controllare lo stato di salute della Terra, la sola casa che abbiamo a disposizione.
Sempre domenica 6 ottobre alle ore 15, Massimo Tavoni, senior scientist presso il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), nel suo incontro “Vivere e combattere il cambiamento climatico”, si interrogherà sul cambiamento del clima e su come il nostro comportamento quotidiano possa limitarlo e contribuire in modo efficace alla salvaguardia delle risorse globali e dell’equilibrio del pianeta.
È possibile avere un mondo che funzioni al 100% utilizzando energie rinnovabili? È questa la speranza di Mark Jacobson, direttore del programma su atmosfera ed energia del Dipartimento di ingegneria civile e ambientale della Stanford University. Il direttore cercherà, insieme al pubblico, una risposta a questo quesito domenica 6 ottobre, alle ore 17, nel suo incontro Un mondo 100% rinnovabile.
La meteorologa Serena Giacomin, lunedì 7 ottobre, alle 10, nell’incontro “Cambiamenti climatici: il futuro è oggi” esorterà il pubblico di BergamoScienza a riflettere sui danni che, già ad oggi, il riscaldamento globale sta procurando al nostro pianeta e che la scienza tenta di attenuare e risolvere.
L’origine delle nuvole è uno degli enigmi più complessi della fisica dell’atmosfera: enigma la cui soluzione, secondo l’alpinista e scienziato Federico Bianchi, potrebbe permetterci di prevedere il reale tasso di riscaldamento del pianeta e il ruolo che gioca l’inquinamento dell’aria. Questo il tema del suo incontro “L’origine delle nuvole: studiare l’atmosfera in alta quota” a BergamoScienza, sabato 12 ottobre alle ore 11:30.
Ufficio stampa: Delos
Articolo realizzato a cura di Redazione Cultura