Il film su Pina Bausch di Wim Wenders online gratuitamente
In occasione della Giornata Internazionale della Danza, Bim, Romaeuropa e MYmovies lanciano un evento esclusivo con l’obiettivo di contribuire all’offerta culturale durante il periodo di lockdown, nella speranza di tornare presto nelle sale cinematografiche e nei teatri. Venerdì, 8 maggio, alle ore 20:30 sulla piattaforma Mymovieslive verrà diffuso in streaming gratuito un dibattito in diretta tra esperti di danza, cinema, danzatrici e coreografe, seguito dal film, candidato al Premio Oscar©, Pina di Wim Wenders.
Attraverso un incontro live e un film rimasto nella memoria per la sua straordinaria potenza visiva, gli appassionati di cinema e danza potranno così assistere a un evento unico, che a partire dallo stile performativo senza precedenti di Pina Bausch, a 80 anni dalla sua nascita, cerca di rintracciarne il lascito nelle più recenti generazioni, senza dimenticare lo sguardo di chi scopre per la prima volta il suo lavoro o di chi, con un approccio differente alle arti coreutiche, lo osserva da lontano.
L’incontro sarà guidato da Gaia Clotilde Chernetich, dramaturg, autrice e studiosa di danza e teatro, e vedrà, tra gli altri, la testimonianza di Monique Veaute Presidente della Fondazione Romaeuropa, la partecipazione di Francesca Pennini, coreografa della compagnia Collettivo Cinetico e oggi una delle menti più creative della danza contemporanea italiana e Marzia Gandolfi, critica cinematografica.
Per partecipare gratuitamente online alla visione collettiva del film in streaming sarà sufficiente collegarsi dal proprio computer, tablet o device online e prenotare uno dei posti disponibili nella sala web.
Gaia Clotilde Chernetich – Gaia Clotilde Chernetich è un’autrice, studiosa e drammaturga per la danza. Come autrice scrive di danza e teatro per Doppiozero, Teatro e Critica, 93% e Springback Magazine. Come ricercatrice post-doc dell’Università Ca’ Foscari di Venezia ha lavorato al progetto europeo “Dancing Museums 2. The Democracy of beings”. Dopo gli studi in Scienze sociali (EHESS – Parigi) e Studi teatrali (Université Paris 3/Ecole Normale Supérieure, Parigi), nel 2017 ha conseguito con lode un dottorato europeo in Arte con una specializzazione in Danza all’Université Côte d’Azur (Francia) e in Scienze umanistiche all’Università di Parma. Il testo Architetture della memoria. L’eredità di Pina Bausch tra archivio e scena è il suo primo libro pubblicato (in corso di stampa per Accademia University Press, Italia). Le sue ricerche e i suoi studi pubblicati riguardano la danza contemporanea, l’epistemologia e la drammaturgia. Collabora con il progetto Ormete – Oralità, Memoria, Teatro, un progetto di ricerca che coniuga la metodologia della storia orale e della storia delle arti dello spettacolo. Ha curato il progetto “Archivio Anno Zero” per l’Associazione Culturale VAN. Ha curato e collaborato a diversi progetti educativi/di sviluppo del pubblico e di coinvolgimento riguardanti la cultura internazionale delle arti dal vivo.
Francesca Pennini (Ferrara, 1984) – Coreografa, regista e danzatrice, si forma in un percorso articolato e selvaggio tra discipline eterogenee: dal balletto alla ginnastica ritmica, dalla danza butoh alle arti marziali, dall’apnea alla disco dance agonistica. Successivamente studia al Balletto di Toscana e al Laban Centre di Londra. Lavora come danzatrice freelance per Sasha Waltz & Guests. Cura la direzione artistica di CollettivO CineticO dal 2007, anno in cui ha fondato la compagnia firmandone tutte le creazioni. Nel 2017 crea Bolero – The head down tribe per la Compagnia del Balletto di Roma. Collabora, tra gli altri, con l’artista visivo Mustafa Sabbagh, il cantautore Vasco Brondi e la regista Quentin Jones. Da sempre interessata alla formazione si dedica in particolare a percorsi didattici per adolescenti e alla formazione di professionisti collaborando come docente per numerose realtà nazionali ed internazionali tra cui: Biennale College Danza; Accademia di Belle Arti di Roma; Accademia di Belle Arti di Brera; Hochschule Hannover University of Applied Science and Arts; DAMS Bologna e, nel 2019, docente del corso di Teatro e Arti Performative dell’Università IUAV di Venezia.
Marzia Gandolfi è una critica cinematografica. Collabora stabilmente con MYmovies, Il Ragazzo Selvaggio e La Rivista del Cinematografo. Ha partecipato a volumi collettivi su Marco Bellocchio, Claude Lelouch e Patrice Leconte. Ha collaborato al dizionario “Il grande cinema italiano” (Atlante, 2012), al libro “Cinema senza fine. Un viaggio cinefilo attraverso 25 film” (Mimesis Cinema, 2014) e a “Romanzo Popolare” (Marsilio, 2016). Di recente ha partecipato al libro “Ieri, oggi e domani. Il cinema di genere in Italia” (Marsilio, 2020) e al n. 172 della rivista Engramma (“Marco Bellocchio. L’arte della messa in scena”).
Pina è un film per Pina Bausch di Wim Wenders.
Pina, con il Tannztheater Wuppertal Pina Bausch, è il tributo di Wim Wenders all’arte unica e visionaria della grande coreografa tedesca, scomparsa nell’estate del 2009. Il regista ci guida in un viaggio sensuale e di grande impatto visivo, seguendo gli artisti della leggendaria compagnia sulla scena e fuori, nella città di Wuppertal, il luogo che per 35 anni è stato la casa e il cuore della creatività di Pina Bausch.