Ars Captiva raccontata in 7 poster dai suoi studenti in una mostra a cielo aperto
Tra le iniziative di Ars Captiva per l’anno in corso era centrale un workshop grafico dedicato agli studenti dei corsi di Grafica e Comunicazione. Avrebbe coinvolto i giovanissimi creativi nella progettazione di manifesti pensati per riflettere, insieme ai cittadini torinesi, sulla difficile riemersione dalla pandemia. Per ragioni ormai a tutti note, il laboratorio di ottobre è stato rinviato a tempi più sereni.
Ars Captiva ha deciso di essere comunque presente sui muri della città, con frammenti significativi della propria storia e della propria visione, affidati alle immagini-guida delle sette edizioni biennali trascorse. Sono esposte immagini progettate nel tempo dagli studenti, invitati a rielaborare la rappresentazione del proprio volto. I risultati mostrano una chiara competenza progettuale, al servizio della comunicazione degli eventi e delle mostre che Ars Captiva periodicamente organizza in luoghi diversi della città. Dalle ex Carceri Le Nuove alle sedi del Torino Jazz Festival, dalla ex Manifattura Tabacchi all’Housing Giulia (residenza per persone in difficoltà abitative transitorie), dal 2007 gli studenti dialogano con gli spazi trasformandoli con la loro creatività, in sintonia con il tema loro assegnato. Le citazioni, a corollario dei visual in ciascuno dei poster, rimandano ai contenuti delle sette biennali e, al contempo, intendono conservare lo spirito del workshop non realizzato. Associate alla forte presenza delle immagini, interpellano i passanti sui concetti non scontati di libertà espressiva, duttilità di pensiero e creatività.
La serie di manifesti visibile dal 3 al 17 dicembre negli spazi di affissione cittadina, in una vera e propria mostra a cielo aperto, testimonia una volta di più l’importante presenza di Ars Captiva nella formazione artistica regionale. Intende attirare l‘attenzione sulla capacità di innovazione e di fare sistema degli istituti artistici, che hanno saputo unirsi in associazione con l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino per incentivare la relazione col territorio attraverso un nuovo modo di intendere la didattica. Quelle stesse istituzioni, per loro natura definite da attività e pratiche artistiche di laboratorio che nessun insegnamento a distanza può sostituire, soffrono oggi oltremisura le conseguenze dei provvedimenti sulla scuola. Ai docenti, agli studenti, ai giovani artisti, costretti a esprimersi oggi in condizioni di assoluto disagio, testimoniamo con questa mostra il nostro impegno.
Associazione CREO – Ars Captiva
Rappresenta il primo esempio in Italia di rete di scuole a indirizzo artistico e della comunicazione, riunite insieme dal 2007 per sviluppare progetti comuni sui temi della cittadinanza e della democrazia, valorizzando specifi cità e competenze di ciascun istituto. L’obiettivo è la formazione degli studenti attraverso esperienze condotte all’esterno delle istituzioni scolastiche che li mettano alla prova su ambiti disciplinari e su temi in cui progettazione, realizzazione e comunicazione siano strettamente collegati. Con il contributo delle principali istituzioni pubbliche e private, si avvale della consulenza di professionisti in campo artistico, grafi co, teatrale e musicale. Collabora con le principali realtà culturali regionali nell’ambito dell’arte contemporanea.
contemporanea.
arscaptiva.org
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