Lo spettacolo che non c’è: due serate in digitale del Pergine Festival
“Lo spettacolo che non c’è” è un manifesto dell’impossibile. Una riflessione sul binomio assenza/presenza. Un invito a immaginare l’invisibile. Un atto di resistenza culturale e di simbolico riavvicinamento digitale fra le persone: artisti, pubblico, maestranze del settore.
Saranno due serate di festival digitale, in reazione alle chiusure dettate dal DPCM, che vedranno in prima assoluta la presentazione di un progetto di riscrittura video firmato dal Festival e curato dalla videomaker Giulia Lenzi. “Lo spettacolo che non c’è” è stato realizzato grazie al lavoro e alla collaborazione di artisti e creativi, invitati dalla direzione a ripensare l’essenza dei loro spettacoli, in un atto di resilienza culturale. A ciascun artista/collettivo è stato chiesto di rispondere alla domanda: come racconteresti il tuo spettacolo, oggi, senza la possibilità di andare in scena davanti a un pubblico?
PROGRAMMA
Martedì 29 dicembre
Le compagnie nazionali e internazionali ospiti del Festival propongono una riscrittura video dei loro spettacoli.
Stalker Teatro con La Nebbia della Lupa
Compagnia Oyes con Vivere è un’altra cosa
Kalakara con Close up
Dynamis con Monday
Mercoledì 30 dicembre
La creatività emergente degli artisti vincitori del quinto bando P.A.G. in una staffetta di presentazione degli otto lavori: 4 i video integrali e 4 le riscritture video.
Marco Loss con Viva
Francesca Bertolini con Lupo
Jacopo Giacomoni con Ebbrezza distruttiva di una scimmia cappuccina
A5sensi con A5Sensi
Lorenzo Morandini con Idillio
Ludovico Tartarotti con Senza Titolo
Paola Boscaini con Forme architettoniche e di memoria
Adele Pardi e Stefano Artini con I’m a true star