Agrigento è un comune italiano di 59 499 abitanti, capoluogo del libero consorzio comunale di Agrigento in Sicilia.
Fondata intorno al 580 a. C., Agrigento vanta un territorio in cui si insediarono i vari popoli che lasciarono traccia nell’isola. Già sede di popoli indigeni che mantenevano rapporti commerciali con egei e micenei, il territorio agrigentino vide sorgere la polis di Akragas fondata da geloi di origine rodio – cretese.
Raggiunse il massimo splendore nel V secolo a. C., prima del declino avviato dalla guerra con Cartagine. Nel corso delle guerre puniche venne conquistata dai Romani, che latinizzarono il nome in Agrigentum.
Successivamente cadde sotto il dominio arabo, con il nome di Kerkent, e nel 1089 fu conquistata dai Normanni, che la ribattezzarono Girgenti, nome che mantenne sino al 1927 quando fu rinominata con il toponimo attuale.
Fino al 1853 il suo territorio comprendeva anche l’odierno comune di Porto Empedocle.
È nota come Città dei templi per la sua distesa di templi dorici dell’antica città greca posti nella cosiddetta valle dei Templi, inserita, nel 1997, tra i patrimoni dell’umanità dall’UNESCO.
Sito istituzionale
https://www.comune.agrigento.it/
Monumenti e luoghi d’interesse
Il centro storico di Agrigento è individuabile sulla sommità occidentale della collina dell’antica Girgenti. Risalente all’età medioevale del XI e XV, conserva ancora oggi vari edifici medioevali (chiese, monasteri, conventi e palazzi nobiliari).
Da aprile del 2016 è tornato a chiamarsi ufficialmente Girgenti.
Nel centro storico sono custodite significative testimonianze dell’arte arabo – normanna, tra cui in particolare la cattedrale di San Gerlando, il Palazzo Steri sede del seminario, il palazzo vescovile, la Basilica di Santa Maria dei Greci ed il complesso monumentale di Santo Spirito e le porte delle cinta muraria.
Architetture civili
Palazzi
Palazzo della Provincia e Prefettura, risalente al 1858, sito in piazza Vittorio Emanuele. L’edificio si contraddistingue per un possente ingresso delimitato da due colonne, e da due eleganti balconi su entrambe le facciate. Al suo interno è posto l’antica Pala di San Domenico e la Pala dell’incoronazione della Vergine tra i santi, risalenti al XVII secolo.
Palazzo della Questura, adiacente al palazzo della provincia e della prefettura in piazza Vittorio Emanuele
Palazzo ex Archivio Notarile. L’edificio sorge di fronte al santuario di san Calogero ed è separato dalla caserma dei Carabinieri grazie alla piazzetta Vadalà, sulla quale si staglia la statua di Empedocle. Oggi la struttura è sede della biblioteca comunale.
Palazzo del Genio Civile Viale della Vittoria. Esso sorge, in linea d’aria, di fronte al palazzo della banca d’Italia
Palazzo delle Poste, sito in piazza Vittorio Emanuele. L’imponente edificio, di epoca fascista, è stato costruito nel 1936 con una forma circolare che lo rende unico nel suo genere. Progettato dall’architetto Angiolo Mazzoni del Grande, progettista tra l’altro della stazione Termini. Presenta alte e possenti colonne quadrate che contribuiscono a renderne l’aspetto elegante. All’interno del colonnato sorge un monumento raffigurante alcuni soldati della prima guerra mondiale, nonché numerosi mosaici disposti verticalmente.
Palazzo della Stazione Centrale, risalente al 1931 costruito in stile neoclassico. L’edificio sorge in Piazza Marconi e, grazie allo stile, agli edifici circostanti e al recente ammodernamento della piazza, fornisce un’immagine estremamente elegante
Palazzo Opera Nazionale Balilla, del 1928. La sua ubicazione a pochi metri dal palazzo delle Poste contribuisce ad accentuarne le particolari caratteristiche.
Palazzo Grasso sito in Piazza Marconi, a pochi metri dal palazzo della Banca d’Italia.
Palazzo della Banca d’Italia. L’edificio, di epoca fascista e risalente al 1932, sorge a poche centinaia di metri dalla stazione centrale e appare in tutta la sua maestosità. che presenta uno stile architettonico dorico.
Palazzo Albergo Bel Vedere
Palazzi INCIS, in piazza Diodoro Siculo, edificati in epoca fascista. Ciascun palazzo si contraddistingue per due ingressi interni caratterizzati da colonne. Si evidenziano inoltre ornamenti e particolari decorativi.
Palazzo delle Finanze, elegante struttura ubicata in Viale della Vittoria oggi sede dell’Agenzia delle Entrate. In origine il complesso era il più elegante ed importante hotel della Città.
Palazzo del Genio Civile P. za Vittorio Emanuele, del 1951
Palazzo del Banco di Sicilia
Palazzo INAIL, del 1954
Palazzo Archivio Notarile
Palazzo ex Ospedale di via Atenea, riedificato nel 1867. Sorge proprio all’ingresso della via Atenea, a pochi metri dalla Porta di Ponte. L’ospedale inizialmente presentava, annessa, un’importante e caratteristica chiesa, oggi lasciata all’abbandono e all’incuria. Il prospetto principale è rivolto alla via Atenea, e presenta due diversi ingressi, entrambi imponenti e realizzati in stile neoclassico, ad alcune decine di metri l’uno dall’altro. Essi sono costituiti da un portico a due colonne, che si apre ad un cortile con breve scalinata, affiancato da due pilastri.
Palazzo Borsellino, risalente al Settecento. Il Palazzo si affaccia sulla via Atenea ed è ubicato esattamente di fronte al vecchio ospedale. L’edificio, che si eleva in tre piani, presenta un portale delimitato da due imponenti pilastri che sorreggono un architrave in stile dorico. Una delle maggiori caratteristiche ornamentali è rappresentata dallo stemma nobiliare della famiglia, collocato sotto l’architrave e decisamente ben rifinito. Altre rifiniture artistiche e decorative di notevole pregio rendono questo palazzo nobiliare uno dei più eleganti della città.
Palazzo Carbonaro, del 1700. La struttura, che si affaccia sulla via Atenea e sfoggia al primo piano balconi adornati molto scenografici, è arricchita da un portale in stile neoclassico che presenta due colonne che sorreggono un architrave in stile dorico.
Palazzo Noto – Biondi, già palazzo Sala, risalente al Settecento. Il palazzo, che sorge a pochi metri dal palazzo Carbonaro, non presenta motivi architettonici di particolare interesse, ma possiede un portale a tutto sesto.
Palazzo Costa, edificato intorno alla fine del Seicento. Il palazzo rappresenta una delle migliori espressioni del barocco agrigentino e si caratterizza, infatti, per l’imponente facciata in stile barocco. Particolari sono le balconate, impreziosite da mensole figurative
Palazzo Gamez, ubicato nella via omonima, presenta un portale elegante
Palazzo Montana, del XVIII sec.
Casa Granet, risalente all’Ottocento. Essa si affaccia di fronte l’ingresso secondario della Chiesa di San Francesco e presenta, al secondo piano, un insolito portico a otto colonne in stile neoclassico
Palazzo Celauro, risalente al Settecento. Anch’esso è vivace espressione del barocco cittadino e presenta, al primo piano, imponenti balconi con ringhiere in ferro battuto. Davvero notevole è il portone d’ingresso, il quale però non si trova nella via maestra, ma nella perpendicolare via Celauro. Nel 1787 vi soggiornarono W. Goethe e, agli inizi del secolo IX, anche l’imperatore Giuseppe d’Austria. Per commemorare i duecento anni trascorsi dal soggiorno di Goethe è stata apposta una lapide in bronzo.
Palazzo Pancamo in via Atenea, prima sede centrale della banca, oggi sede di attività commerciali e centri culturali.
Palazzo Bentivegna, risalente al Settecento. Il palazzo è contraddistinto dall’esistenza, sulla facciata che da sulla via Atenea, un’edicola votiva raffigurante la Madonna Immacolata, preziosamente decorata.
Palazzo Caruso, edificato nell’Ottocento, con particolari decorazioni e ornativi floreali.
Palazzo Catalisano, si caratterizza per la lapide posta in ricordo di Michele Foderà oltre che per l’eleganza del prospetto
Palazzo Contarini, del 1700 in stile barocco con eleganti mensole adornate a sostegno dei balconi.
Palazzo Lauricella, sul cui prospetto è posta una lapide commemorativa dell’illustre scienziato.
Villa Giambertoni, in stile liberty
Casa Alajmo
Palazzo Vella
Palazzo della Camera di Commercio, realizzato nel 1851 in stile neogotico, dall’arch. Tommaso Gravanti. Esso presenta lo stemma della città, caratterizzato dai tre giganti che sorreggono altrettanti torri, e numerosi altri fregi e ornamenti che rendono il complesso di notevole interesse architettonico. L’edificio è oggi sede della Camera di Commercio, ma fino al 1867 fu sede del municipio della città, ospitando in seguito anche la Banca d’Italia. Il palazzo, detto anche dell’orologio, insiste sulla piazza Gallo, e ha di fronte i Palazzi dei vecchi tribunali e accanto la Palazzina dell’antico Circolo dei Nobili.
Palazzo Galluzzo, con un elegante ingresso in stile liberty, anche “Circolo dei Nobili”.
Ex Palazzo del tribunale e della pretura
Palazzo ex Società operaia empedoclea
Circolo Empedocleo, realizzato nel 1835 in stile neoclassico su progetto di Raffaello Politi. Di fronte l’antica Chiesa di san Giuseppe, la struttura presenta una facciata a nove colonne sormontate da un architrave dorato. Al centro del prospetto è possibile ammirare un ricco ornamento figurativo raffigurante il filosofo akragantino Empedocle, da cui il circolo prende il nome. Insiste in cima ad una breve scalinata che si affaccia su una larga piazza.
Palazzo dei Giganti, sito in piazza Pirandello. Fu costruito nel 1627 ed era inizialmente la residenza agrigentina della famiglia Tomasi dei Principi di Lampedusa e duchi di Palma. In esso vi nacque nel 1645 la beata Isabella Tomasi, figlia del Duca Santo Carlo Tomasi fondatore della città di Palma di Montechiaro nel 1637. Successivamente divenne un convento dei domenicani. A partire dal 1867 divenne sede del comune. Presenta un portale di ferro a tutto sesto e una serie di rifinite finestre e balconi ornamentali che ne fanno, al tempo stesso, una struttura compatta ed elegante. Al suo interno è possibile ammirare lo splendore e la ricchezza del teatro Pirandello. Nel prospetto del palazzo è possibile scorgere, coperte da rampicanti, diverse lapidi, dedicate ai caduti di Dogali nel 1887, agli insorti del 1848 e a Luigi Pirandello. Nell’atrio, naturale prosecuzione della Piazza Pirandello e attraverso il quale si accede al Teatro Pirandello, sono esposte due targhe dedicate al cinquantenario della morte del Premio Nobel per la letteratura ed alla intitolazione del Teatro alla sua memoria, ed un bassorilievo raffigurante Dante Alighieri.
Palazzo Gaetani
Palazzo Minelli
Palazzo Portulano
Palazzo Pujades, realizzato nel corso del Quattrocento. Situato nella via Orfane, presenta un portale ad arco ribassato e due finestre bifore, in stile gotico, al primo piano.
Palazzo De Marinis, edificato nel 1487 e sito nella via Barone. È caratterizzato da un portone ad arco a sesto acuto, e da un mensolone di balcone molto elegante.
Palazzo Filippazzo, risalente al Quattrocento. Importanti elementi decorativi sono le bifore in stile gotico fiorito, che ne fanno uno dei palazzi più belli del centro storico. Una di esse è impreziosita da un traforo ornamentale.
Palazzo Tommasi, edificato intorno al 1100. Sito in piano Sanzo, ha un portale molto elegante con arco a tutto sesto delimitato da due colonne. interessanti anche le file di balconi. Il Palazzo si appresta a diventare sede di importanti mostre d’arte permanenti.
Palazzo Di Girolamo
Palazzo Sala
Palazzo Lojacono – Maraventano, del 1600 in stile barocco presenta un e maestoso portale ed è ubicato in via Santa Maria dei Greci. Il palazzo è crollato, dopo anni di incuria e abbandono, all’alba del 25 aprile 2011.
Palazzo Lo Vetere o Del Carretto, del 1600. rappresenta una delle più significative espressioni del barocco agrigentino, con un portale ad arco a tutto sesto, e facciata arricchita da numerosi e interessanti elementi decorativi
Casa Quartana
Palazzo Cardella
Palazzo Barone – Celauro, risalente al Settecento e ubicato in via San Girolamo.
Palazzo ex consolato britannico, sito in via San Girolamo e caratterizzato da portale in stile neoclassico
Palazzo Del Campo – Lazzarini, risalente agli inizi dell’Ottocento. Si trova nella via San Girolamo, di fronte alla cosiddetta badiola piccola. Il prospetto elegante dell’edificio presenta un ampio portale, e una serie di finestre e balconi finemente rifiniti
Palazzo Rotolo Genuardi, già palazzo Xerri, costruito intorno al 1700. sito in via Neve, presenta un portale ad arco policentrico. Fu adibito a tribunale e vi soggiornarono i principi Amedeo e Umberto.
Palazzo Crapanzano
Palazzo A. n. a. s
Palazzo di giustizia
Padiglioni dell’ospedale psichiatrico, realizzati negli anni ’30 del Novecento sui disegni di un paio di decenni prima dell’architetto palermitano Francesco Paolo Palazzotto.
Liceo Classico “Empedocle“, originariamente un convento, nel cui atrio è possibile ammirare un mezzo busto bronzeo del filosofo Empedocle con alle spalle una lapide di marmo recante un’iscrizione in greco arcaico, relativa al pensiero del filosofo
Villa Altieri adiacente al Palazzo delle Finanze
Villa Catalisano, progettata in stile liberty da Ernesto Basile. La villa fu, per breve tempo, residenza di Luigi Pirandello.
Villa Crispi, in stile liberty con caratteristici leoni in marmo nel vialetto.
Villa Carrano in stile neoclassico risalente alla seconda metà dell’Ottocento.
Villa Genuardi sede della ex facoltà di lettere e filosofia, fu per un periodo un lussuoso hotel della città, Hotel des Temples
Villa Aurea (sede degli antiquarium documentario). nel cortile della villa è posto un busto bronzeo dedicato ad Alexander Hardcastle, del quale la villa è stata dimora personale dal 1920 fino alla morte, avvenuta nel 1933.
Casa Morello (sede dell’antiquarium delle fortificazioni)
Casa Barbadoro (sede dell’antiquarium iconografico)
Casa Pace (sede dell’antiquarium paleocristiano – bizantino)
Casa Caruso in stile liberty (sita nella borgata di San Leone)
Casa Caratozzolo in stile liberty (sita nella borgata di San leone)
Monumenti scultorei
Statua Empedocle, nella Piazzetta Vadalà tra la sede della Biblioteca e la Caserma dei Carabinieri. Consiste in una statua bronzea, raffigurante il filosofo circondato dagli elementi caratterizzanti la sua filosofia, collocata su un massiccio basamento marmoreo sul quale è incisa la celebre frase: ‘erano sempre e sempre saranno nel tempo infinito.
Monumento a Don Bosco, in Piazza Plebis Rea. Si tratta di un gruppo bronzeo, che ritrae Don bosco circondato da giovani studenti, di cui è protettore.
Monumento ai caduti della Grande Guerra. Presenta un possente contorno cilindrico al centro del quale spicca un obelisco in marmo al cui apice è posto un grande angelo di bronzo raffigurante la vittoria patria. Sul basamento dell’obelisco vi sono, in ciascuna delle quattro facciate, i nomi dei soldati caduti durante la grande guerra. Sul secondo livello del basamento sono invece raffigurate due scene: la prima rappresenta un contadino che conduce un aratro trainato da buoi; la seconda invece riporta un soldato italiano che trafigge un soldato austriaco.
Monumento alla Vittoria nella Grande Guerra, nel Colonnato del Palazzo delle Poste in Piazza Vittorio Emanuele. Si tratta di un imponente gruppo scultoreo di pietra arenaria, raffigurante al centro la dea patria e, ai lati, quattro fanti raffigurati in posizione di riposo.
Monumento ai caduti della Battaglia di Imera, 480 a. C. Si tratta di una stele marmorea, sulla quale è incisa, sia in italiano che in greco, una frase commemorativa dei caduti della battaglia che segnò le sorti della Sicilia e del mondo occidentale.
Monumento ai caduti negli attentati dell’11 settembre, collocato nella Villetta Romano. .
Statue delle stagioni, in marmo bianco. Originariamente poste all’interno della Villa Garibaldi, oggi scomparsa, sono ora collocate all’interno della Villa del Sole.
Giardino di Empedocle. Si tratta di un gruppo scultoreo realizzato interamente in bronzo e caratterizzato da quattro sculture raffiguranti, rispettivamente l’aria, l’acqua, il fuoco e la terra, ossia gli elementi della filosofia del filosofo akragantino Empedocle. Le opere d’arte sono collocate all’interno del giardino del Museo Archeologico San Nicola.
“Busto di Venere” all’interno del giardino del Museo Archeologico San Nicola
“Evadne”, opera in pietra lavica collocata nella salita Sciascia Contrino. Si tratta di un’opera d’arte che rappresenta il mito di Evadne, figlia di Poseidone e sedotta da Apollo narrato da Pindaro.
Leone dormiente, in Piazza Purgatorio. Rappresenta l’ingresso monumentale all’ipogero del Purgatorio. È costituito da un leone in marmo bianco, rappresentato in posizione dormiente, collocato in cima a due colonne in stile neoclassico.
“Il pensiero di Empedocle”. Si tratta di due gruppi scultorei collocati nelle piazze Lena e San Giuseppe che narrano i punti cardine della filosofia empedoclea.
Stele di Pertini, collocata nella villetta a lui dedicata
Monumenti d’arte contemporanea, nella Villa Pertini
Beni archeologici
Il sito archeologico più importante è la Valle dei Templi, risalente al periodo ellenico, con i resti di dieci templi in ordine dorico, tre santuari, una grande concentrazione di necropoli (Montelusa; Mosè; Pezzino; necropoli romana e tomba di Terone; paleocristiana; Acrosoli), varie opere idrauliche (giardino della Kolymbetra e gli ipogei), fortificazioni, parte di un quartiere ellenistico – romano costruito su pianta greca e due importanti luoghi di riunione: l’Agorà inferiore (non lontano dai resti del tempio di Zeus Olimpio) e l’Agorà superiore (che si trova all’interno del complesso museale); vi sono anche un Olympeion e un Bouleuterion (sala del consiglio) di epoca romana su pianta greca. Il Parco archeologico della Valle dei Templi è il complesso archeologico più vasto al mondo (c. a. 1300 ha). Il tempio di Zeus Olimpio era il più grande tempio della Magna Grecia.
Altro sito archeologico importante è la Rupe Atenea, il punto più alto dell’antica città di Akragas, dove sono stati rinvenuti resti di un frantoio ellenistico, e sulle sue pendici sud – ovest è conservato uno dei numerosi templi delle divinità ctonie, incorporato nella chiesetta medievale di San Biagio.
Il sito dove poi sorse la città di Akragas, potrebbe essere stato il luogo dove sorgeva la città di Kamikos, prima e più potente città sicana guidata dal leggendario Kokalos, il re che ospitò Dedalo dopo la sua fuga dal labirinto di Cnosso a Creta. La leggenda afferma che Minosse, rintracciato Dedalo alla corte di Kokalos, partì per la Sicania per farsi consegnare il geniale architetto e ucciderlo, venendo ucciso dalle figlie del re sicano dopo essere stato attirato con un tranello.
Il museo archeologico regionale di Agrigento è uno dei musei sulla Magna Grecia più ricchi al mondo
Musei
Museo Archeologico Regionale “San Nicola”, il quale ha sede in parte presso l’antico convento di San Nicola, annesso all’omonima chiesa, in parte presso edifici appositamente progettati e che si armonizzano pienamente con le opere architettoniche preesistenti.
Antiquarium Documentario, presso Villa Aurea.
Antiquarium Iconografico, presso Casa Barbadoro. Nell’antiquarium sono esposte e custodite alcune riproduzioni di stampe, incisioni e iconografie ad artisti e viaggiatori che tra Settecento e Ottocento visitarono la Valle dei Templi. All’esterno invece è stato realizzato l’orto di Goethe, un percorso turistico fra le colture dell’antica Girgenti.
Antiquarium delle Fortificazioni, presso Casa Morello.
Antiquarium Paleocristiano-Bizantino, presso Casa Pace. L’antiquarium contiene molti reperti ritrovati nelle necropoli, tra cui lucerne, un sarcofago e altri oggetti.
Mostra museo “Le stoai”.
Casa Natale Luigi Pirandello. L’antica struttura ospita, all’interno delle sue stanze, una collezione di fotografie, recensioni, onorificenze, prime edizioni dei libri con dediche autografe, quadri, locandine degli spettacoli teatrali. Dalla casa è possibile raggiungere i resti del pino pluricentenario, andato distrutto a causa della tromba d’aria che si è abbattuta su di esso alcuni anni addietro. Proprio alle radici del pino si trova la maestosa lapide in pietra al cui interno sono state traslate e ora conservate le ceneri dell’autore, secondo le sue ultime volontà. La casa natale di Luigi Pirandello costituisce un unico complesso museale e culturale unitamente alla Biblioteca Museo Luigi Pirandello. Fuori la casa è possibile ammirare un possente mezzo busto dedicato all’autore e alcune lapidi commemorative.
Biblioteca Museo “Luigi Pirandello”. Essa ospita numerosi documenti autografi distinti tra lettere, copioni teatrali, manoscritti, giornali storici e alcuni cimeli personali del grande drammaturgo agrigentino.
Museo di Panteologia Umana del Centro studi preistorici e protostorici, presso Palazzo Celauro. Il museo ospita pregevoli reperti fossili oltre a numerosi documenti ricostruttivi e testimonianze preistoriche.
Museo di Scienze Naturali “Empedocle”, presso il Liceo Classico Empedocle e risalente al 1848. Esso comprende numerosi esemplari di mammiferi, pesci e altre specie animali imbalsamate, alcuni reperti di animali preistorici, nonché reperti geologici, botanici e paleontologici.
Museo della Cattedrale. Esso si articola nel “Museo Storico-archeologico”, nel “Museo Diocesano” e nel “Tesoro della Cattedrale”. Parte del museo sarà ubicata nel Palazzo Tomasi. Altre sezioni sono invece custodite presso la cattedrale e il Palazzo Vescovile. Il Museo della Cattedrale è composto da pregevoli e preziosi arredi e paramenti sacri, numerosi dipinti e quadri raffiguranti episodi di vita sacra realizzati da alcuni fra i migliori artisti siciliani quali Raffello Politi, ed infine alcuni reperti archeologici.
Musei Civici. I Musei Civici sono articolati in diverse sezioni, disposte in sedi diverse: presso il complesso monumentale di santo Spirito ha sede la Sezione “etno-antropologica”, la Sezione “natura è spettacolo”, la Sezione “archeologica”; presso il complesso monumentale del Collegio dei Padri Filippini ha sede la Pinacoteca comprensiva della “Collezione Sinatra” che annovera le opere di Francesco Lojacono, la collezione dedicata al maestro Giambecchina e varie opere di Mirabella, Giordano, Camuccini e Novelli; sempre presso il Collegio dei padri filippini ha sede la Sezione “fotografica”.
Mostra permanente Eccellenza del Liberty presso il Collegio dei Padri Filippini, in cui sono esposte stampe di Raffaello Politi e Tommaso Santella.
Casa Museo dei Padri Liguorini, nel quale sono esposti arredi e collezioni d’arte della casa dei Missionari Redentoristi di Agrigento
Museo Medievale, presso il complesso monumentale di Santo Spirito.
Fabbriche Chiaramontane (sede di numerose mostre di arte moderna e contemporanea).
Archivio storico comunale.
Museo vivente del Mandorlo “Francesco Monastra”.
Museo di antichi strumenti scientifici “Michele Foderà”, presso il Liceo Classico Empedocle.
Museo delle antiche unità di misura della Camera di Commercio.
Museo del Gioco e del Giocattolo “Tolì Tolì”.
Museo delle Eredità immateriali, presso il Collegio dei Padri Filippini.
Mostra del Presepe artigianale, allestita durante il periodo natalizio nel quartiere di Villaseta, e comprendente oltre cento presepi artistici.
Agrigento. (9 ottobre 2018). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 13 ottobre 2018, 23:48 da //it.wikipedia.org/w/index.php?title=Agrigento&oldid=100216515.