Il tavolo Edison è un perfetto esempio del concetto di redesign di Vico Magistretti, una modalità molto utilizzata dall’architetto che identifica elementi quotidiani o tecnici come pretesti per attivare un disegno originale. Magistretti diceva che “uno dei sistemi più eleganti per collegare quattro tubi di acciaio è quello usato negli impianti a gas illuminante, con un semplice giunto a croce in fusione di ghisa.” È così, a metà degli anni ’80, Cassina produce il tavolo dal nome ispirato dalla storica azienda milanese del gas Edison.
Cassina ha svolto il lavoro di recupero con il massimo rispetto per l’autenticità, sempre in collaborazione con la Fondazione Vico Magistretti. Insieme è stato deciso di apportare qualche evoluzione dettata dalla contemporaneità, per esempio, l’utilizzo di materiali moderni e l’aggiornamento delle misure. La scelta di riproporre il solo piano in vetro esalta il profilo del basamento, oggi realizzato in acciaio verniciato nero opaco o becco d’oca ‒ una tonalità di arancio cara a Magistretti ‒mettendo in evidenzia il caratterizzante giunto a croce che permette di raccordare le contro-curvature della struttura.
Edison può essere di diverse forme: quadrato, rettangolare o circolare e ne è stata fatta una riedizione proprio quest’anno da Cassina.
Il tavolo Edison e tutti gli altri progetti di Vico Magistretti in mostra fino al 12 settembre 2021.
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