Paganini Genova Festival 2021
Sarà all’insegna di Niccolò Paganini il prossimo mese di ottobre a Genova.
Paganini è stato il primo divo rock della storia della musica, capace di entusiasmare le folle di tutta Europa con il suo virtuosismo e la personalità travolgente ed è stato anche il primo musicista davvero europeista: il suo estenuante tour, durato sei anni, lo ha portato a esibirsi in centinaia di città fra Germania, Austria, Polonia, Paesi Bassi, Francia, Inghilterra, Irlanda e Scozia, inaugurando un rapporto con il pubblico che avrebbe poi ereditato Franz Liszt in pieno romanticismo.
Genova, dunque, sua città natale, proporrà ai suoi cittadini e ai tanti turisti un fitto carnet di appuntamenti quanto mai variegati e adatti a tutti i gusti. Un insieme di proposte nato dall’idea di dar vita a un “sistema Paganini”, in grado di coordinare e raccogliere le diverse iniziative, per costituire un unico ampio e strutturato cartellone dalla forte valenza turistica e culturale.
Il Paganini Genova Festival
Il cartellone risulta ricchissimo, fra concerti, conversazioni sulla musica ma anche sull’arte pittorica (la ritrattistica nell’Ottocento) e sulla gastronomia (come si mangiava a Genova all’epoca di Paganini?), presentazioni di libri, laboratori didattici, spettacoli, visite guidate, masterclass.
Tra i concerti di maggior richiamo, si segnalano l’inaugurazione con il duo violino-pianoforte formato da Nancy Zhou e Ian Fountain (Casa Paganini, 4 ottobre), il recital del duo violino-pianoforte formato da Lisa Jacobs e Dario Bonuccelli (oratorio di San Filippo, 7 ottobre), il recital della cantante Elena Belfiore con il pianista Roberto Mingarini (Palazzo Ducale, 10 ottobre) e il doppio appuntamento con Kevin Zhou, vincitore del Premio Paganini nel 2018: il 27 ottobre a Palazzo Tursi (nell’occasione suonerà il Guarneri del Gesù, il mitico Cannone appartenuto a Paganini e custodito proprio a Tursi) e il giorno successivo all’Oratorio San Filippo, in duo con la pianista Elisa Tomellini. Altri eventi da ricordare sono la masterclass tenuta dalla celebre violinista italiana Francesca Dego (13-15 ottobre) e il Convegno Internazionale di studi “Paganini: genesi ed eredità di un mito” che nei giorni 25 e 26 ottobre richiamerà a Genova alcuni fra i maggiori studiosi internazionali del grande artista genovese.
Il Paganini Genova Festival, giunto alla sua quinta edizione, è organizzato dall’Associazione Amici di Paganini con la Regione Liguria, il Comune di Genova, la Fondazione Teatro Carlo Felice, il Conservatorio “N. Paganini” di Genova e la Fondazione Hruby.
Il Premio Paganini
Nell’ambito del “Paganini Genova Festival” si svolgerà pure il Concorso Internazionale di violino “Premio Paganini”.
Sono stati ben 103 i violinisti che da tutto il mondo hanno inviato la loro candidatura: un segnale forte di attaccamento a questa manifestazione che ha laureato in passato alcuni fra i maggiori violinisti del Novecento, da Accardo a Zhislin, da Kremer a Kavakos, da Quarta a Sayaka Shoji.
Il Premio si svolgerà dal 16 al 24 ottobre e durante le sue prove il programma del Festival offrirà manifestazioni “collaterali”, fra conversazioni e iniziative didattiche per i più giovani. Alle prove in presenza sono stati ammessi, come da regolamento, trentadue candidati, età compresa fra i 16 e i 30 anni, 20 ragazze e 12 ragazzi. Per quanto riguarda la nazionalità, cinque arrivano dalla Russia e dal Giappone, tre da Corea del sud e Cina, due da Germania, Italia, Svezia e Stati Uniti e uno da Albania, Australia, Canada, Norvegia, Polonia, Spagna, Ucraina, Gran Bretagna.
Il concorso si articolerà, come da tradizione, in tre prove. Dal 16 al 17 si svolgeranno le eliminatorie (Palazzo Tursi, Salone di Rappresentanza). I concorrenti eseguiranno pagine di Bach e Paganini. Il 19 e 20 ottobre ci si trasferirà al Carlo Felice per le semifinali che prevedono l’esecuzione di musiche di Brahms e Paganini, oltre a un brano contemporaneo appositamente commissionato a Carlo Boccadoro e un lavoro virtuosistico, a scelta del concorrente fra vari autori dell’Ottocento e del primo Novecento. Il 23 e 24 ottobre le finali con l’Orchestra del Teatro diretta da Sergej Krylov, componente della Giuria. I finalisti (massimo sei) eseguiranno, oltre all’obbligatorio Concerto n.1 M.S.21 di Paganini, un altro concerto a scelta fra quelli di Beethoven, Brahms, Sibelius e Cajkovskij.