Ritratto in chiave fiabesca del cinquantaquattrenne Ray Sugar Sandro (Sandro Micolucci), showman di provincia che, attraverso una sana volontà e libertà nel fare-arte, riesce a legittimare, oramai da trent’anni a questa parte, il suo essere-nell’arte.
Nella vita quotidiana di Ray, oltre alle tante mansioni artistiche tra cui il canto, la recitazione, la poesia e il nudo artistico, orbitano svariati sogni e passionali obiettivi: il più recente (e da noi documentato) è quello di voler esibirsi nuovamente sul palco di Strafactor, talent show d’importazione americana, che privilegia le stramberie della periferia musicale italiana e ne evidenzia gli eccessi.
Questo desiderio però, osservato ed interpretato dagli occhi di chi è costantemente vicino al nostro Sugar, e in questo caso dal suo fratello maggiore di nome Nico, risulta non dissimile dal canovaccio di tante fiabe in cui il protagonista, prima di realizzarsi nel finale, sopporta molteplici angherie e non pochi soprusi.
E infatti Ray, dopo essersi “trasformato” in un asino prima ancora di riuscire a comparire nel tanto anelato show televisivo, dovrà sfuggire, nella sua nuova forma animale, ad una grottesca coppia di clown per riuscire a realizzare la sua ultima volontà: volare!
Storia di Ray (o l’asino che vola)
un film di Giuseppe Di Renzo
con Ray Sugar Sandro
Soggetto / Sceneggiatura Giuseppe Di Renzo e Silvio Laccetti
Fotografia Paride Fusoni
Montaggio Aline Hervé
Prodotto da Giuseppe Di Renzo (Michi Srls)
Lorenzo Giovenga Lorenzo Lazzarini Valentina Signorelli (Daitona Srl)
In collaborazione con Giuliano Giacomelli