È un dodecaedro stellato il simbolo con il quale Vinci si candida a Capitale italiana della Cultura 2024. L’immagine nasce da uno studio approfondito del contesto filosofico in cui visse e operò Leonardo, ma anche da un’indagine sul territorio. Il dodecaedro è infatti la figura geometrica analizzata nel “Codice Atlantico”, è il solido platonico che rappresenta l’universo. Nella sua variante stellata lo si ritrova anche simbolo ricorrente del paesaggio vinciano.
Sempre lavorando sugli input della vasta e sfaccettata cultura scientifica del genio, arrivati fino a noi, è stato elaborato il dossier di candidatura “Vinci 2024 – Cultura dell’Impossibile”, che verrà svelato nei prossimi giorni. Un titolo che racchiude una sfida: partire dall’eredità di Leonardo per riconoscere nel suo percorso una direzione di sviluppo contemporaneo.
Un titolo che tiene insieme due locuzioni. Il termine “impossibile” evoca qualcosa di non consentito entro o oltre i limiti della conoscenza; il sostantivo “cultura” si riferisce al patrimonio delle esperienze acquisite e condivise. Cultura dell’Impossibile significa partire dalla consapevolezza di ciò che si conosce per immaginare e di qui costruire un futuro che non c’è. Una scommessa entusiasmante.
A breve, la presentazione del dossier completo di candidatura. “Nel comporre il dossier abbiamo lavorato su alcuni obiettivi da raggiungere con progetti concreti: valorizzare il territorio e il sistema locale, favorire la partecipazione di cittadini e cittadine, aprirsi a una dimensione internazionale” spiega Paola Dubini che con Itinerari Paralleli ha curato la candidatura per Vinci 2024.
A sostegno della candidatura e per condividere con la cittadinanza la filosofia e le opportunità di Vinci 2024, il Comune ha realizzato un sito web dedicato e in continuo aggiornamento: vinci2024.it.