È stata selezionata oggi la sestina finalista della quinta edizione del Premio Wondy per la letteratura resiliente, progetto nato nel 2018 in memoria della giornalista e scrittrice Francesca Del Rosso (1974-2016), conosciuta con il soprannome Wondy e autrice del volume Wondy – ovvero come si diventa supereroi per guarire dal cancro (Rizzoli, 2014) nel quale ha raccontato con ironia e coraggio come ha affrontato la malattia.
Il Comitato Promotore, coadiuvato da un gruppo di lettori dell’associazione “Wondy Sono Io” insieme ai coordinatori, ha identificato le sei opere finaliste che saranno successivamente sottoposte al giudizio di due giurie, una tecnica e una popolare: si tratta di “Cercando il mio nome” di Carmen Barbieri (Feltrinelli), “Tre gocce d’acqua” di Valentina D’Urbano (Mondadori), “La tigre di Noto” di Simona Lo Iacono (Neri Pozza), “Bianco è il colore del danno” di Francesca Mannocchi (Einaudi Stile Libero), “L’arte di legare le persone” di Paolo Milone (Einaudi), “Ciao vita” di Giampiero Rigosi (La Nave di Teseo).
In linea con lo spirito che anima questo Premio, i sei autori sono stati scelti dal Comitato per l’apporto personale e innovativo nella narrazione del concetto di resilienza, raccontato nelle sue varie sfumature e come chiave interpretativa positiva degli accadimenti della vita, personale e collettiva.
Annunciata oggi anche la nuova giuria tecnica, designata annualmente tra una rosa di giornalisti, accademici, scrittori e personalità del mondo della cultura e della comunicazione. Anche per questa edizione a presiederla è Umberto Ambrosoli, avvocato e saggista, ed è composta da: Viola Ardone, scrittrice e insegnante, vincitrice della IV edizione del Premio Wondy; Silvia Avallone, scrittrice; Silvia Ballestra, scrittrice; Jonathan Bazzi, scrittore; Luca Dini, direttore del settimanale F; Chiara Fenoglio, critico letterario e docente presso Università Torino; Vittorio Lingiardi, psichiatra e psicoanalista, giornalista e scrittore, docente presso Sapienza Università di Roma; Emanuele Nenna, amministratore delegato e co-fondatore dell’agenzia “Dentsu”; Gianni Turchetta, docente presso Università Statale di Milano.
Al vincitore decretato dalla giuria tecnica andrà un premio di 5000 euro e una tela dell’artista Luca Tridente, le cui opere donate nelle scorse edizioni sono state inserite nel Catalogo dell’arte moderna (Editoriale Giorgio Mondadori), considerato un punto di riferimento per l’arte moderna e contemporanea.
Accanto al volume premiato dalla Giuria tecnica, è prevista anche l’assegnazione di un premio di 2000 euro al vincitore designato da una Giuria popolare, che potrà esprimere la propria preferenza votando sulle pagine social del Premio (Facebook, Instagram e Twitter) fino alle ore 23.59 del giorno 1 maggio 2022 (facebook.com/wondysonoio).
Nelle precedenti edizioni, il premio della giuria tecnica è andato a Alessandra Sarchi per “La notte ha la mia voce” (Einaudi), a Rosella Postorino per “Le assaggiatrici” (Feltrinelli), a Andrea Pomella per “L’uomo che trema” (Einaudi) e nel 2021 a Viola Ardone per “Il treno dei bambini” (Einaudi). Quello della giuria popolare invece a Barbara Garlaschelli per “Non volevo morire vergine” (Piemme), Ritanna Armeni per “Una donna può tutto” (Ponte alle Grazie), Leo Ortolani per “Cinzia” (Bao Publishing) e Anna Giurickovic Dato con “Il grande me” (Fazi editore).
La premiazione ufficiale si terrà presso il Teatro Manzoni di Milano, il 2 maggio 2022 nel corso di una serata organizzata dall’associazione “Wondy Sono Io”, creata insieme a un gruppo di amici da Alessandro Milan, con l’obiettivo di proseguire la grande eredità umana e intellettuale lasciata dalla moglie Francesca, grande appassionata di libri, che con la sua storia ha saputo insegnare a donne e uomini come nella vita le difficoltà di varia natura possano – e debbano – essere affrontate, possibilmente con il sorriso.
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