Regista, creatore di scene, luci e costumi, Romeo Castellucci – Grand Invité di Triennale Milano per il quadriennio 2021-2024 – racconta il suo progetto Nascondere: quattordici giornate di studio sull’arte della scena che si sono svolte tra il 12 novembre e l’11 dicembre 2021, rivolte a un gruppo di partecipanti e a una dramaturg selezionati attraverso un bando pubblico.
Il progetto è stato prodotto da Triennale Milano in collaborazione con la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Castellucci spiega come la parola nascondere sia di per sé un paradosso, quando viene utilizzata in riferimento alla pratica teatrale, in cui tutto viene messo in mostra ed esibito. È proprio questo paradosso che si è voluto indagare con i 15 partecipanti al progetto.
“Queste quattordici giornate sono raccolte sotto un verbo, una parola: nascondere. È già un’indicazione, un campo, un restringere una parola paradossale a disciplina della scienza. Il progetto cerca di cogliere l’aspetto ombroso dell’immagine, celebrare il marginale. Proprio per mettere in valore la parte nascosta, la spinta, la parte operativa di un’immagine che non necessariamente affiora. Anzi, direi che per definire un’immagine come tale è necessario che ci sia una parte in ombra”.
(Romeo Castellucci in Nascondere)
Attraverso le più svariate tecnologie, tecniche, linguaggi, espressioni, i partecipanti hanno affrontato il tema del nascondimento seguiti da persone che hanno apportato il loro sapere da diversi campi: teologia, video arte, grafica, fotografia, musica e coreografia.
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© Triennale Milano