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Un grande uomo da non dimenticare: Gino Strada

Un grande uomo da non dimenticare: Gino Strada

Il 21 Aprile del 1948, a Sesto San Giovanni (MI), nasceva Gino Strada, medico, attivista e filantropo, che insieme alla moglie Teresa Sarti (nata nel 1946 e scomparsa nel 2009) ed a Carlo Garbagnati e Giulio Cristoffanini, nel 1994, a Milano, fondò “Emergency”, associazione umanitaria che ottenne il riconoscimento ufficiale come Onlus ed ONG con uno stato consultivo speciale presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite.

Si laureò in Medicina e Chirurgia nel 1978 presso l’Università Statale di Milano, specializzandosi poi in Chirurgia d’urgenza ed in chirurgia cardiopolmonare e facendo anche pratica di trapianto del cuore all’ospedale di Rho.
Ha poi lavorato anche alle Università di Stanford e Pittsburg negli U.S.A., all’Harefield Hospital nel Regno Unito ed al “Groote Schuu Hospital” di Città del Capo, in Sudafrica. Tra il 1989 ed il 1994 lavorò con il Comitato Internazionale della Croce Rossa in varie zone di guerra (Afghanistan, Bosnia ed Erzegovina, Etiopia, Pakistan e Somalia).

Gli obiettivi di “Emergency” sono quelli di offrire cure mediche e chirurgiche alle vittime della guerra, delle mine antiuomo e della povertà, promuovendo attivamente valori di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani.
Le cure vengono offerte gratuitamente ed indipendentemente dalle appartenenze geografiche e politiche. Nel 2009, alla morte della moglie, la figlia Cecilia, anch’ella impegnata in attività di soccorso umanitario, assunse la presidenza di “Emergency”.
Gino Strada ha assunto posizioni critiche nei confronti dei governi che per vari motivi hanno fatto scelte a sostegno delle guerre, e si è sempre schierato contro gli aumenti per le spese militari e per le politiche sull’immigrazione ed i respingimenti, spingendosi fino a criticare anche l’ONU in quei casi nei quali, secondo il suo punto di vista e la sua esperienza diretta nei territori di guerra, gli interventi erano dettati principalmente da interessi economici.

Tra i premi ricevuti per la lotta per i diritti umani e per la Pace, ricordiamo nel 2015 il “Right Livelihood Award” e nel 2017 il “SunHak Peace Prize”. In suo onore è stato intitolato l’asteroide “248908 Ginostrada”. è morto nel 2021 a Rouen, in Francia, per problemi cardiaci.

Questa mia opera a pastello seppia è in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell’Accademia d’Arte di Pisa