Incontro: Citizen Battiato. Gli anni milanesi
Un tributo a Franco Battiato in occasione della prima ricorrenza dalla sua scomparsa avvenuta il 18 maggio dello scorso anno.
Introduce: Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano. Conduce: Cristina Battocletti, scrittrice, giornalista “Il Sole 24 Ore”. Intervengono: Alice, musicista; Antonio Ballista, pianista; Riccardoencelli, critico musicale, scrittore; Roberto Cacciapaglia, pianista, compositore; Carlo Guaitoli, pianista e direttore d’orchestra; Francesco Messina, art director e produttore; Morgan, musicista; Pino Pinaxa Pischetola, sound engineer; Stefano Senardi, discografico e autore.
Franco Battiato per almeno venticinque anni ha vissuto stabilmente a Milano, diventando un protagonista della sua vita culturale, in particolare durante gli anni settanta, quelli maggiormente dedicati alla sperimentazione, allo studio e alla creazione della prima dozzina di importanti album, dai primissimi anni dedicati alla fase, appunto, di ricerca, fino al grande successo commerciale.
Molto si è parlato, anche di recente, del significativo rapporto di Battiato con la sua terra, la Sicilia dove è nato e ha scelto di vivere i suoi ultimi anni riconoscendo come decisamente intensa quell’influenza nella sua opera. Ma altrettanto significativi sono stati i decenni vissuti a Milano, città in cui ha sviluppato i suoi studi e le sue ricerche almeno fino all’affermazione, senza precedenti in Italia, della Voce del padrone.La qualità del suo lavoro, la musica, il teatro, le arti visive, gli incontri, le amicizie più significative, da Giorgio Gaber a Roberto Calasso, da Antonio Ballista a Giusto Pio, solo per citarne alcune, rendono indispensabile che questa città gli renda omaggio con questo evento a cura di Francesco Messina e Stefano Senardi.
La figura di Battiato ha avuto anche un legame speciale con Triennale Milano. Nel 1973 infatti Nanda Vigo ha ricevuto l’incarico di allestire l’ingresso della 15ª Esposizione Internazionale. Nanda Vigo ha pensato a un modo diverso di occupare lo spazio e trasformarlo in un luogo in cui fermarsi e da vivere attraverso il coinvolgimento di curatori e artisti. Nell’ambito delle “azioni” riservate al suono sono stati chiamati a esibirsi diversi artisti e gruppi tra cui proprio Battiato con Pollution.
Immagine in evidenza
Franco Battiato, fotografia di Roberto Masotti