Biennale Danza 2022: “Boundary-less”
La danza è, da sempre, la forma d’arte più collaborativa. Lavoriamo con il nostro corpo interagendo con altri corpi, in un dialogo continuo tra spirito e materia. Spesso, noi non parliamo; consentiamo al nostro essere più profondo di irradiarsi e, d’istinto, cominciamo a muoverci; musica, immagini, sentimenti, pulsioni, contatto fisico… stimoli che scaturiscono da una miriade di fonti e risuonano dentro di noi, sollecitando la nostra creatività. Il più delle volte, non ricordiamo da dove nasce un’idea, né dove finisce. Siamo tutti perpetuità e scambio, metamorfosi e trasformazione, come navi che vagano nell’oceano, senza limiti di esplorazione né di potenziale.
I nostri corpi sono più trasmutabili che mai mentre ci addentriamo in mondi virtuali, ci trasformiamo attraverso la meditazione o semplicemente ci teletrasportiamo per un attimo in una sorta di metaverso, quel mondo fantastico in cui tutto è possibile. I confini fisici svaniscono con la stessa rapidità con cui vengono ridisegnati quelli geografici; lo spirito umano trascende sé stesso più e più volte, verso uno stato permanente di indefinitezza, impermeabilità, libertà.
Cosa significa oggi per un’artista o per un’opera d’arte essere senza confini? Lo ritroviamo nelle persone con cui scegliamo di collaborare, negli strumenti di espressione che rinnoviamo dall’interno, nel luogo dal quale lavoriamo o nel tentativo di superare le categorie che definiscono noi stessi e gli altri? Il fare arte non è forse, di per sé, l’atto attraverso il quale superiamo confini, limiti e barriere? Un modo per re-immaginare? Una nuova modalità di pensiero? Arte, probabile spazio liminale dell’intermedio.
La Biennale Danza 2022 avrà 5 programmi tematici: Live/Installazioni, Biennale College, Collaborazioni, Film, Conversazioni/Workshop.