“A scuola di universi“, secondo libro di Cosimo La Gioia, è stato pubblicato da Il Terebinto Edizioni nella collana Fantasy e Fantascienza.
Dopo l’ambientazione urbana e familiare del primo libro “L’ascensore e altri racconti“, l’autore tarantino cambia stavolta completamente prospettiva, per cimentarsi in una narrazione a metà tra fantascienza e filosofia.
Qual è l’archè, il principio primo da cui deriva tutta la realtà? Questa domanda, che tiene occupata l’umanità da millenni, ha offerto lo spunto a Cosimo La Gioia per queste sue nuove pagine, permeate dal suo grande amore per l’astronomia e la fisica, ma anche dalla riflessione filosofica e persino da un tocco di umorismo.
Tornando alle domande esistenziali – che Leopardi immortalò nel suo Canto del Pastore Errante dell’Asia – anche La Gioia volge lo sguardo alle stelle, all’immensità dell’universo e si pone gli stessi interrogativi calandoli, però, nelle forme della fantascienza.
“A scuola di universi – spiega Cosimo La Gioia – intende veicolare un messaggio di ottimismo cosmico, pur se la storia e il presente dell’umanità sembrano suggerire piuttosto il contrario. L’idea che mi ha spinto a scriverlo è stata quella di ipotizzare uno scenario originale riguardo all’origine dell’Universo, sulle orme di altri autori di fantascienza. Mi ha spinto anche il desiderio di riflettere sui “massimi sistemi”, come forse l’uomo moderno fa oggi molto meno che in passato. La storia ha anche un significato più profondo, ma recondito, che solo una parte dei lettori sarà in grado di cogliere”.
A scuola di universi è anche il primo progetto del MIAMA Movimento Internazionale Autori Musicisti Artisti e include i contributi artistici e musicali di: Samantha D’Angelo, Alessandro Tabacchi e Alessandro Colombo. Ciò crea una vera opera multidimensionale che consente al pubblico una fruizione più immersiva e coinvolgente.