Il 20 Settembre del 1902, a Luzzara, in provincia di Reggio Emilia, nasceva Cesare Zavattini, che fu scrittore, commediografo, sceneggiatore, poeta e pittore.
Dopo aver frequentato la Facoltà di Legge all’Università di Parma fu Istitutore nel convitto nazionale Maria Luigia di Parla e coltivò subito la sua passione per la scrittura intraprendendo nel 1928 la carriera giornalistica ed entrò in contatto con grandi letterati come Vittorini, Montale ed Ungaretti. Collaborò con la Rizzoli Editore per vari anni e scrisse su varie riviste, fondando in seguito la rivista satirica“ Il Bertoldo”. Passò quindi alla Mondadori come direttore editoriale di tutti i periodici. Diresse il settimanale umoristico “Il Settebello” e dal 1939 scrisse recensioni cinematografiche sul settimanale Tempo, Contemporaneamente dal 1931 aveva preso il via anche sua attività di scrittore satirico, umoristico ed ironico, riscuotendo successo da subito, anche per la sua originalità narrativa. Dal 1934 si dedicò anche al Cinema come soggettista e sceneggiatore.
Nel 1939 incontrò Vittorio De Sica, con il quale realizzò una ventina di film, tra i quali capolavori del “Neorealismo” come “Sciuscià”, “Ladri di Biciclette” e ”Miracolo a Milano”.
Lavorò poi con altri grandi registi come Michelangelo Antonioni, Federico Fellini, Pietro Germi, Alberto Lattuada, Mario Monicelli, Elio Petri, Dino Risi, Roberto Rossellini, Mario Soldati, Luchino Visconti ed altri. Si dedicò anche alla poesia, scritta anche in dialetto e poi si dedicò alla Pittura, in particolare prendendo in considerazione la Pittura “Naif”, istituendo dapprima il “Premio Luzzara dei Naifs” ed in seguito creando anche il “Museo Nazionale delle Arti Naives”. Nel 1955 gli venne assegnato il “Premio Mondiale per la Pace” e nel 1976 condusse anche una trasmissione di varia attualità per la RAI. Contribuì alla fondazione dell’”Archivio audio-visivo del movimento operaio e democratico” e gli venne conferito il “Premio Flaiano per la Sceneggiatura” per il complesso di tutta la sua attività artistica. Morì a Roma nel 1989
Questa mia opera a grafite è in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell’Accademia d’Arte di Pisa