Le lunghe lettere che fra l’autunno del 1943 e l’agosto del 1945 il pediatra Willy Schwarz scrive al fratello Franco, emigrato negli Stati Uniti, costituiscono una straordinaria testimonianza in presa diretta di quei terribili anni di guerra, mentre l’Italia è smarrita e divisa. Senza sapere se e quando il fratello riuscirà a leggere i suoi messaggi, il “naufrago” Schwarz ricostruisce con tono accorato le vicende del Paese e della sua Milano, sottoposta nell’agosto ’43 a violenti bombardamenti alleati. Al tempo stesso, sente l’urgenza di informare il fratello sulle reali condizioni di vita dei genitori e della moglie Silvia, che nel ’44 si nasconderà proprio a Milano con le tre figlie. Lui invece, prima di rifugiarsi in Svizzera, dove dirigerà il reparto pediatrico dell’Ospedale della Croce Rossa, sarà accolto per tre mesi nel Seminario arcivescovile di Venegono Inferiore.
A decenni di distanza, le pagine qui proposte – corredate da una selezione di fotografie – fanno vividamente riemergere queste vicende, sempre collocando i fatti privati all’interno di un quadro storico delineato con ardente obiettività.
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“Mio amatissimo fratello”. Fuga da Milano (1943-1945)
di Willy Schwarz (Autore), Sandro Gerbi (a cura di)
Editore: Casagrande (30 settembre 2022)
Lingua: Italiano
Copertina flessibile: 160 pagine
ISBN-10: 8877139501
ISBN-13: 978-8877139504
Peso articolo: 505 g
Dimensioni: 12 x 1 x 24 cm
L’autore: Willy Schwarz nasce a Milano nel 1906 da famiglia ebraica. Dopo il liceo classico, si laurea in medicina, specializzandosi in pediatria. Nel 1933 sposa Silvia Colorni, sorella del filosofo antifascista Eugenio Colorni. Le leggi antisemite del ’38, la guerra e le persecuzioni contro gli ebrei stravolgono la sua esistenza, sino alla fuga in Svizzera nel ’44. Nel dopoguerra torna alla professione a Milano, continuando al contempo ad approfondire temi letterari e storico-religiosi. Per tutta la vita manifesta un vivo interesse per l’antroposofia, la dottrina filosofica fondata da Rudolf Steiner. Muore nel 1989 ad Arlesheim (Basilea).
Il curatore: Sandro Gerbi, studioso di storia contemporanea e già collaboratore del “Corriere della Sera” e del “Sole 24 Ore”, ha pubblicato fra l’altro Tempi di malafede (Einaudi, 1999, Premio Comisso 2000), Ebrei riluttanti (Hoepli, 2019) e La voce d’oro di Mussolini (Neri Pozza, 2021). Con Raffaele Liucci ha scritto la più documentata biografia di Indro Montanelli (Hoepli, 2014).