Il 31 Ottobre del 1993, a Roma, moriva il grande regista Federico Fellini.
Era nato a Rimini nel 1920. Fu anche attore, sceneggiatore, scrittore e fumettista. La passione per il Cinema iniziò presto, ma intanto, manifestando da subito talento per il disegno, gli furono pubblicati disegni e vignette umoristiche sulla “Domenica del Corriere” ed altre riviste.
Dopo la maturità classica, nel 1938, si trasferì a Roma, iniziò la sua attività di giornalista e scrisse scenette per la radio e per il comico Macario. Iniziò presto a scrivere anche battute per gli spettacoli dal vivo di Aldo Fabrizi ed iniziò a scrivere copioni ed a collaborare a vari film.
Dal 1941 iniziò a lavorare per la Radio (EIAR) scrivendo moltissimi copioni tra riviste radiofoniche e “radioscene”.Proprio durante una di queste “commedie radiofoniche” conosce Giulietta Masina (attrice di rivista che ha una parte in queste commedie), che poi diventerà la compagna inseparabile della sua vita.
Nel 1945 conobbe Roberto Rossellini che gli offrì di collaborazione alla sceneggiatura di “Roma, città aperta”. Sempre con Roberto Rossellini ebbe la sua prima collaborazione sul set, dietro la macchina da presa e la sua prima esperienza come attore. Esordirà come regista nel 1950, dirigendo, insieme ad Alberto Lattuada, il fil “Luci Del Varietà” che ebbe consensi di critica ma grande insuccesso economico. L’esordio come regista assoluto lo visse due anni dopo con il film “Lo Sceicco Bianco”, con Alberto Sordi, che ebbe grande insuccesso, sia di critica che economico.
Il successo arriverà nel 1953 con il film “I Vitelloni” che vinse il “Leone d’Argento” alla Mostra del Cinema a Venezia. Il grande successo internazionale arrivò con il film “La Strada”, nel quale fu protagonista anche la sua compagna, Giulietta Masina, e da quel momento Fellini venne riconosciuto in tutto il mondo, affermandosi sempre più come uno tra i più visionari, poetici, sensibili ed innovatori registi di tutto il ‘900. Vinse un primo Premio Oscar per il miglior film straniero nel 1956 (il secondo lo vinse nel 1957 con “Le notti di Cabiria” e un terzo nel 1963 con “Otto e mezzo”). Moltissimi i film ormai mitici, che sono ancor oggi fonte d’ispirazione e punti di riferimento per il cinema mondiale e possiamo ricordare: “Le notti di Cabiria”, “La dolce vita”. “Otto e mezzo”, “Giulietta degli spiriti”, “Fellini-Satyricon “, “Roma”, “Amarcord”, film che gli fece guadagnare il quarto Oscar, e poi “Il Casanova di Federico Fellini”, “Prova d’orchestra”, “La città delle donne”, “E la nave va!”, “Ginger e Fred”, ed il suo ultimo film, “La voce della Luna”. Innumerevoli sono i grandi premi ricevuti a livello internazionale e nel 1993 l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences gli conferisce l’Oscar onorario “in riconoscimento dei suoi meriti cinematografici che hanno entusiasmato e allietato il pubblico mondiale”. Morì nello stesso anno, il 31 Ottobre, a Roma, per complicazioni in relazione ad un ictus (il giorno prima aveva festeggiato i 50 anni di matrimonio con Giulietta Masina).
Questa mia opera realizzata a carboncino che è stata esposta nel 2021 nella mia mostra personale al “Museo della Grafica” di Pisa, è in suo omaggio e memoria.
Bruno Pollacci
Direttore dell’Accademia d’Arte di Pisa