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La corsa in solitaria di Oliviero Alotto lungo il fiume Mekong

La corsa in solitaria di Oliviero Alotto lungo il fiume Mekong

Oliviero Alotto, responsabile di Slow Food Torino, farà tappa in Laos, lungo il fiume Mekong per documentare gli effetti della crisi climatica in questa parte del pianeta.

L’iniziativa fa parte della campagna #RunBefore2030, portata avanti con Slow Food: una serie di corse in solitaria senza sosta, nata tre anni fa per raccontare e documentare le cause della crisi climatica in luoghi simbolo. Dopo la tappa di 250 km in Groenlandia (qui foto e video) per testimoniare lo scioglimento dei ghiacci, inizia una nuova avventura per vedere gli effetti della siccità in uno dei più grandi ed evocativi corsi d’acqua del nostro pianeta.

Oliviero Alotto percorrerà e documenterà 200 km lungo il fiume asiatico, oggi uno dei simboli del cambiamento climatico a livello globale, da Paxse a Muang Kong.

“Voglio far innamorare le persone di questo luogo e invitarle a difenderlo. Una denuncia verso una politica ambientale fatta di parole e pochi fatti, come dimostra la recente Cop27, e uno stimolo per tutti noi affinché con i nostri comportamenti quotidiani possiamo contribuire a limitare i danni di questa terribile crisi climatica. Il delta del fiume Mekong è messo a dura prova, uno dei luoghi più fertili del mondo rischia seriamente di non essere più produttivo: il deserto avanza in molte parti del pianeta. Non possiamo più aspettare, bisogna agire” dichiara Oliviero Alotto.

Scrive David Brown, (giornalista che da anni segue la situazione ambientale in questa zona): “L’acqua dolce è ora una risorsa che scarseggia nel Delta del Mekong. Vicino la costa, le falde acquifere sono drasticamente esaurite e, dietro le chiuse, i canali sono inquinati. Nell’area centrale, poi, l’acqua superficiale è salmastra per gran parte dell’anno. Perciò molta pianificazione punta a intrappolare l’acqua dolce nelle aree a monte durante la stagione piovosa per mandarla nei settori assetati a valle durante la stagione secca”.