Festival Giungla 2023 – Quando siamo usciti dalla Natura?
Installazioni artistiche, workshop di etnobotanica, performance. Ma anche opere itineranti, laboratori per bambini, danza contemporanea e un omaggio a Italo Calvino nel giorno esatto del suo centesimo compleanno. Queste, in sintesi, le occasioni di incontro proposte per la quarta edizione di Giungla, che da giovedì 12 a domenica 15 ottobre tornerà a far riflettere sul legame complesso tra umano, natura e tecnologia.
Il festival coinvolgerà tre luoghi del centro storico di Lucca e due della campagna capannorese: l’Orto botanico, spazio che dal 2020 accoglie l’evento, il giardino della biblioteca Agorà dedicato alla scrittrice lucchese Pia Pera, il complesso di San Micheletto e le aziende agricole Colle di Bordocheo e Il Gobbo di Segromigno in Monte.
La narrazione che sarà esplorata quest’anno ruota intorno alla dimensione naturale tra il contesto urbano e quello agricolo. In una parola, nel 2023 Giungla sarà bucolica. Un tema che segue quello del giardino, della casa e della luna, indagati in quest’ordine nelle edizioni precedenti.
Ogni anno la curatrice Irene Panzani alimenta una riflessione su un elemento simbolico con i soci di Sofa, associazione di promozione sociale che organizza il festival. «Verde urbano, campagna, terzo paesaggio: la natura cambia nome come cambia rapporto con l’umano. Attraverso questa giungla di parole e significati – spiega Panzani – si schiude il programma del festival, riconfermando la volontà di creare un contesto vivace e favorevole per la trasmissione di saperi e nuove opere fortemente legate all’eredità culturale di Lucca. Giungla quest’anno si interroga sull’incantamento della natura, ma anche sul disincanto; mette in discussione il concetto di bucolico nella sua accezione idilliaca e conduce dentro e fuori la città, come un pifferaio magico, tra nuove produzioni artistiche, workshop e incontri. Ci auguriamo di seminare spunti di dibattito, emozioni e pensieri in chi vorrà condividere questo percorso con noi».
All’Orto Botanico di Lucca l’evento inaugurale dell’edizione 2023 di Giungla: dalle 16:30 del 12 ottobre sarà possibile fare esperienza di mur / mur, un’installazione site specific ideata per il sotterraneo del baluardo San Regolo da Elisa Muliere e i Disfònia Ensemble. L’installazione mur / mur rimarrà visitabile fino al 19 ottobre.
Venerdì 13 ottobre il festival si sposta all’azienda agricola Colle di Bordocheo con la presenza dell’artista vincitrice del premio Aware 2020, Tiphaine Calmettes, che dalle 17:30 presenterà il lavoro realizzato in esclusiva per Giungla: La rêveuse rêvant d’une rêveuse rêvant (la sognatrice che sogna di una sognatrice che sogna). Un’opera prodotta all’interno dell’antica uccelliera che si configura come una seduta dove mettersi comodi e fare esperienza della sottile linea che separa la natura dalla cultura. L’installazione rimarrà visitabile fino al 5 novembre.
Mattina itinerante quella di sabato 14 ottobre, quando il festival proporrà il laboratorio Cara pianta, da che terra vieni? condotto dagli etnobiologi Andrea Pieroni dell’Università del Pollenzo e Renata Soukand dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Un percorso dalle Parole d’oro di Guamo fino all’Orto botanico lungo il sentiero che accompagna l’acquedotto del Nottolini, per esplorare la biodiversità alimentare vegetale urbana, tra piante selvatiche e coltivate. La partenza è alle 9:30 e sono consigliate scarpe comode. Iscrizioni su Eventbrite.
Il pomeriggio il festival si sposta sulle colline di Capannori. Dalle 15 Carlo Regoli, in arte Soliné, sarà protagonista della performance Wind tales all’azienda agricola Il Gobbo. In mezzo a un antico oliveto prenderanno forma simboli, oggetti e parole sussurrate all’orecchio di chi vorrà ascoltare. Alle 18, all’azienda agricola Colle di Bordocheo, Luca Conte, forte del suo passato tra arti visive e mondo culinario, condurrà l’esperienza dell’aperinarrazione Bou Kòlos: una camminata nel verde alla ricerca di gesti primordiali curiosamente dimenticati, accompagnata da installazioni gastronomiche e parentesi ludiche. Iscrizioni su Eventbrite.
La giornata conclusiva del festival, quella di domenica 15 ottobre, si aprirà all’Orto botanico con un laboratorio d’arte rivolto ai più piccoli, condotto da Cinzia Turla, educatrice e mediatrice culturale, e dall’artista visivo Josse Renda. Due le sessioni disponibili per Ribellione bucolica: una alle 10:30 e una alle 11:30. Un viaggio tra la vite e le storie delle piante e degli alberi che abitano l’Orto botanico, in compagnia del Barone Rampante e di Italo Calvino. Iscrizioni su Eventbrite.
Nel pomeriggio alle 15 Giungla si sposta all’auditorium del complesso di San Micheletto per il seminario Darsi alla macchia. Il progetto della selva per la città contemporanea con Annalisa Metta, docente di architettura del paesaggio all’Univesità Roma Tre. Una riflessione sul bosco e sul suo potenziale perturbante, inteso come habitat sconosciuto che si sottrae alle leggi che governano la civiltà. L’appuntamento, realizzato in collaborazione con l’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori di Lucca, riconosce due crediti formativi ai professionisti iscritti.
L’appuntamento di chiusura celebrerà infine, a partire dalle 17, i 100 anni dalla nascita di Italo Calvino nel giardino Pia Pera della biblioteca Agorà, partner dell’iniziativa insieme a Lucca Creative Hub. Crescere tra piante pirata. Tanti auguri Italo Calvino si propone come un evento corale e libero che permetterà di ascoltare, leggere e osservare come il linguaggio possa trasformarsi in danza. Sarà proiettato in ciclo continuo il video All’allerbaggio di Gabriella Ciancimino, che documenta gli incontri con il giardiniere di Calvino, Libereso Guglielmi; l’associazione Millimètrica proporrà una jam di poesie di autori cari a Calvino e gli allievi del programma di studi Try, diretti dalla coreografa Marta Coronado, dialogheranno con l’ambiente attraverso le arti del movimento.
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giunglafest.it
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