Loris Cecchini. Body sculptures
Babs Art Gallery di Milano è la prima galleria in Italia dedicata ai gioielli d’artista. Dal 2018 ospita i migliori nomi del panorama internazionale che presentano qui le loro opere insieme a creazioni uniche, micro sculture da indossare che sono perfetta sintesi della loro poetica e capacità creativa.
Il 19 Marzo arriva in galleria la mostra “Loris Cecchini: Body sculptures”, una collezione di gioielli scultura appositamente realizzati da Loris Cecchini (Milano, 1969) grande protagonista della scena contemporanea, ospite abituale dei musei e delle manifestazioni d’arte più prestigiose al mondo. La collezione esposta è stata concepita in stretta collaborazione con Babs Art Gallery.
Dagli anni Novanta l’artista porta avanti con varie tecniche (scultura, fotografia, installazioni e disegno) e una poetica coerente, una riflessione sulla capacità rigenerativa delle forme, sulla loro abilità di reagire e proliferare, proprio come esseri viventi. La collezione di gioielli realizzati per questa esposizione si inserisce nel flusso della sua ricerca sulla spazialità, sulla proporzione, e sulla modulazione di scala come esito delle trasformazioni generative del pensiero.
Come spiega lo stesso Cecchini infatti “ho sviluppato il mio linguaggio intorno alle idee di oggetto, modello e architettura. Spesso il lavoro si riferisce in diversi modi all’idea di abitare lo spazio. Oggi perseguo lo spazio della scultura e dell’installazione ambientale seguendo un’idea di parcellizzazione della materia, quasi una forma di deflagrazione molecolare della scultura, in cui la fenomenologia scientifica diviene intima struttura e tramite per la visione”.
L’ispirazione per queste opere da indossare arriva da lontano. Una prima scintilla era scattata nel 2012 con l’installazione su un antico leccio di Parco Gori (Santomato, Pistoia) di centinaia di piccoli elementi in acciaio cromati che scendevano come un ornamento sulla pianta, disegnandone una seconda pelle. Nel 2020 Cecchini ha iniziato a creare gioielli unici per la moglie. Nella collezione presentata da Babs Art Gallery questa ricerca arriva al suo maggior sviluppo tecnico e poetico, concretizzandosi in una serie di opere prodotte in un massimo di 9 esemplari ciascuno.
Nel bracciale rigido, realizzato in varie versioni (argento, placcato oro, placcato rutenio e ottone verniciato a polvere) le superfici preziose sono segnate da forme acquee, increspature leggere che richiamano i Wall Waves Vibrations, installazioni a muro ispirate al moto dei liquidi e ai diagrammi di propagazione del suono. L’anello in argento e in oro e titanio, riprende lo stesso disegno tridimensionale, ma con una forma più tondeggiante che ricorda un bozzolo, il nido di un insetto. La collana (in versione oro o argento) e gli orecchini (in argento) sono invece germogliazioni dei Waterbones, una serie di lavori prodotti dal 2009 frutto delle osservazioni sulla morfologia di piante e minerali, sui loro sistemi molecolari. Sono nati così i moduli combinatori che Cecchini organizza nello spazio installativo e intorno alle architetture, unità mutevoli e vitali in grado di adattarsi allo spazio e disegnare forme e perimetri sempre nuovi.
Nella loro versione gioiello questi elementi – realizzati in argento – hanno come nuovo parametro il corpo, intorno alla figura umana crescono, si arrampicano e evolvono in modo armonioso. Un progetto coerente alla sua visione dello spazio e della materia, all’indagine che svolge, spiega “sul rapporto umano con lo spazio curvo, uno spazio dove l’angolo retto e il paradigma euclideo cedono alla deformazione organica, pervadendo il senso della forma”.
La mostra – che vede anche il contributo di Galleria Continua International art gallery – offre anche la possibilità di ammirare una selezione di sculture e installazioni. Opere che illustrano con completezza le ricerche di Cecchini sul movimento e la sua capacità di raccontare e raccogliere mondi in piccola e grande scala. Esposti il Wallwaves vibrations (Cohesive Orbits) del 2021 in vetroresina bianca che si integra con il muro creando l’effetto di una spuma vibrante sulla parete, Nocturnal thesis fragments (2022) in cui i piccoli moduli in metallo si arrampicano su un rosmarino combusto, Aeolian landforms (Kobel) del 2023 dove la floccatura gialla crea l’effetto di un mare di piccole dune vellutate e l’installazione site specific Diagram bushes Here and There and Everywhere (sequence 153), ramificazione di moduli in acciaio inox saldati tra loro.
BABS ART GALLERY
Via Maurizio Gonzaga, 2, Milano
babsartgallery.it; 347 9350394
Immagine in evidenza
Loris Cecchini, Waterbones (sequence 59), 2024