Estate a Corte 2024 ai Quartieri Spagnoli
“Palazzina Laf”, “Io Capitano”, “Comandante”, “Civil War” sono solo alcuni degli oltre 50 titoli in programma a partire da giovedì 27 giugno per “Estate a Corte”. Torna la rassegna di cinema italiano e internazionale, giunta alla sua quinta edizione, curata per Foqus Fondazione Quartieri Spagnoli da Pietro Pizzimento, in collaborazione con Casa Zen, la Scuola di Fotografia, Cinema e Audiovisivo dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, il Corso di Cinema e Audiovisivo, coordinato da Luigi Barletta.
Il Cortile dell’Arte dell’ex monastero dei Quartieri Spagnoli, che da dieci anni è stato oggetto di progetti di rigenerazione urbana guidati dalla Fondazione di Rachele Furfaro e Renato Quaglia, continua a essere il luogo ideale per il cinema in città. Dopo il Festival di Cinema spagnolo e latinoamericano, il cortile si trasforma nella grande arena cinematografica dove verranno proiettati i migliori film italiani e internazionali della stagione appena conclusa. Ogni sera d’estate, il pubblico potrà godere di grandi successi sia di pubblico che di critica, oltre a scoprire i lavori di giovani talenti e incontrare dal vivo alcuni dei protagonisti del cinema contemporaneo.
Oltre cinquanta le pellicole in programma, organizzate in sezioni: “Così Lontano, Così Vicino” proporrà una panoramica sulle cinematografie di culture lontane, con film girati in Norvegia, Finlandia, Svezia, Messico, Giappone, Taiwan, Bhutan, Estonia, Islanda. Poi c’è la sezione focus “Francia oggi” con le opere di Mathieu Kassovitz, Michel Gondry, Robert Guédiguian, Cedric Kahn, Nathan Ambrosioni, Denis Imbert, Jean-Baptiste Durand, Tran Anh Hung, Cristophe Honoré, Olivier Nakache, Justine Triet.
La sezione “Uno sguardo sul mondo del documentario”, vera novità da questa edizione e cuore della rassegna presenta un considerevole numero di documentari girati, tra gli altri, da Daniele Vicari, Francesco Lettieri, Nicolas Philibert, Malik Bendjelloul, Wim Wenders, Anna Hints, Pablo D’Ambrosi, Giulia Innocenzi, Nino Tropiano.
La sezione “Campania e Dintorni” presenterà le migliori produzioni dell’industria cinematografica partenopea e regionale sostenuti dalla FCRC. In cartellone, opere di registi che da tempo o in esordio stanno segnando lo stile e il successo del nuovo cinema campano: Marco D’Amore, Fabio Massa, Lorenzo Cammisa e Alessandra Cutolo.
Grande spazio al cinema d’autore italiano contemporaneo con la sezione “È Cinema d’Autore Italiano”, con la proiezione degli ultimi film di Alice Rohrwacher, Emma Dante, Michele Riondino, Micaela Ramazzotti, Paolo Virzì, Matteo Garrone, Edoardo De Angelis, Luca Guadagnino, Piero Messina, Vito Zagarrio, Daniele Luchetti, Roberto Minervini, Pietro Castellitto, Saverio Costanzo, Giorgio Diritti, Vittorio Moroni, Margherita Vicario.
“Family life”, infine, è la sezione destinata a coinvolgere un pubblico generico con opere firmate da Yorgos Lanthimos, AkiKaurismäki, Woody Allen, Ken Loach, Hayao Miyazaki, Denis Villeneuve, Alexander Payne, Alex Garland, Ilker Çatak, Todd Haynes, Celine Song, Thea Sharrock, Christian Petzold, Andrew Haigh. Film che hanno convinto critica e botteghino, vincitori dei principali premi internazionali, dagli Oscar ai Golden Globe, ai British Academy of Film and Television Arts (Bafta).
Ma la vera novità dell’edizione 2024 è rappresentata dall’appuntamento preserale, che vedrà coinvolti gli studenti delle due principali istituzioni universitarie che formano i cineasti di domani: Corso di Cinema e Audiovisivo dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e Master in Cinema e TV dell’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. Prima del lungometraggio delle ore 21, verranno proiettati, all’interno della Sala Caratteri, lavori audiovisivi brevi realizzati da troupe interamente composte da allievi ed ex allievi dei due istituti formativi. Un’opportunità unica e un’eccezionale vetrina per far conoscere al grande pubblico delle opere prime, realizzate da giovani registi. Il filo rosso della programmazione sarà costruire come sempre un’offerta differenziata per i diversi pubblici e di ricercare una proposta multidisciplinare che si caratterizzi per un dialogo tra cinema, musica e teatro.
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“Civil War” di Alex Garland