“Gaia-24. Opera del mondo” di Opera Aperta
Approda a Venezia, “Gaia-24. Opera del mondo” (90′) l’opera intergenere e interlinguistica della compagnia ucraina Opera Aperta.
Il riallestimento multimediale distopico che – tra proiezioni video e produzioni musicali dal vivo – tratta le devastanti conseguenze ecologiche e umanitarie dell’esplosione russa della centrale idroelettrica di Kakhovka (2023), andrà in scena sabato 26 ottobre alle 18:00 a Ocean Space, eccezionalmente aperto per una serata dopo la chiusura della mostra e della stagione 2024.
A seguire, una conversazione con gli/le artisti/e che tratterà le loro pratiche connesse alle ramificazioni culturali e le sfide globali associate all’acqua.
“Gaia-24. Opera del mondo” è un’opera geo-storica sulla guerra e le sue tracce ecologiche, sulla ribellione della natura contro il potere distruttivo dell’uomo. La compagnia ucraina, formata da Roman Grygoriv e Illia Razumeiko fonde il paesaggio in trasformazione e il corpo umano in un processo-rituale musicale e teatrale aperto, mettendo in scena in 90 minuti, i motivi della distruzione e ricostruzione nello specchio delle catastrofi ecologiche attuali e storiche. Lo spettacolo si articola in tre atti: il primo, Songs of Mother Earth, è caratterizzato da musiche di tutto il mondo. Il secondo, Cabaret Metastasis, comprende scene basate sulla plasticità del corpo nudo. Il terzo, Dance for Mother Earth, è un carnevale di generi musicali, che vanno dal rap alle canzoni popolari.
Il progetto è realizzato dall’Istituto ucraino in collaborazione con il padiglione ucraino alla 60a Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia, il Goethe-Institut Ukraine, la Fondazione ERSTE, Ocean Space / TBA21 Academy, Opera Aperta – laboratorio per l’opera contemporanea, l’agenzia proto produkciia e con il sostegno dell’iniziativa Museums for Ukraine.
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Gaia-24. Opera del Mondo di Roman Grygoriv e Illia Razumeiko. Foto: Denys Melnyk