
Torino Jazz Festival 2025
Il Torino Jazz Festival 2025, con la direzione artistica di Stefano Zenni, si svolgerà dal 23 al 30 aprile preceduto dall’anteprima diffusa dal 15 aprile nei jazz club della città. Oltre ai ‘Main Events’ (in prevendita dall’11 marzo) e ‘Jazz Cl(h)ub’, ad impreziosire il programma anche numerosi appuntamenti, tra cui Jazz Talks (incontri e conferenze), Jazz Cinema (proiezioni e produzioni cinematografiche anche a firma TJF), Jazz Blitz in tutta la città e gli eventi Jazz Special.
Il festival, giunto quest’anno alla sua XIII edizione, è un progetto della Città di Torino, realizzato da Fondazione per la Cultura Torino, Main Partner Intesa Sanpaolo e Iren, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Fondazione CRT, il contributo di Confartigianato Imprese Torino e in collaborazione con Turismo Torino e Provincia e GTT – Gruppo Torinese Trasporti. Charity Partner Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.
“Il Torino Jazz Festival è pronto a iniziare un nuovo ciclo all’insegna della grande musica – dichiara il sindaco Stefano Lo Russo -. Anche questa tredicesima edizione, particolarmente ricca, è stata pensata per offrire ai torinesi e ai turisti un ampio ventaglio di concerti, jam session, conferenze e tanto altro ancora, nelle sale musicali più prestigiose come nei club dove si suona tutto l’anno. La rassegna internazionale propone ancora una volta un cartellone di qualità che valorizza le realtà locali e non dimentica di celebrare il 25 aprile, nell’80 anniversario della Liberazione. Un ringraziamento come sempre va a chi fa vivere il festival, ovvero i musicisti, i tecnici e la direzione artistica di Stefano Zenni.”
Otto giorni di programmazione, durante i quali sono previsti 71 concerti, con appuntamenti in 58 luoghi sparsi in tutta la città. Il “main program” sarà diffuso in ambienti, spazi, teatri e club distribuiti sul territorio urbano, senza un luogo centrale di riferimento. Ospiteranno i concerti: Auditorium Giovanni Agnelli (Lingotto), Bunker, Casa Teatro Ragazzi e Giovani, Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, Hiroshima Mon Amour, MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile, Teatro Colosseo, Teatro Juvarra, Teatro Monterosa, Teatro Vittoria.
Al TJF XIII suoneranno 289 artisti nazionali e internazionali, dai musicisti emergenti alle grandi figure della scena mondiale. Centrale, come sempre, la qualità del cartellone, al fianco di ben otto produzioni originali TJF: una quantità senza eguali di musica nuova in un singolo festival, a cui si aggiungono la proiezione di un film prodotto dal Torino Jazz Festival, girato nel corso delle edizioni precedenti, e quattro esclusive.
“Libera la musica” è il tema portante di questa tredicesima edizione, a partire dalle sue produzioni originali. Un invito a liberare la musica dalle strettoie dei generi, guardando al suo elemento generativo, dove si può liberare l’immaginazione e inventare percorsi propri, esplorando fra le tante forme della danza (Il Ballo della Liberazione, Flamenco Criollo, Don Karate, la marching band), i grandi pianisti (Moran, Iyer, Pieranunzi, Freitas, Oswald, Rebaudengo, Ortiz), l’elettronica, il jazz classico e swingante (Rava, Di Castri, Benjamin, Moran), il rock (Calibro 35) o i suoni del mondo (Bang, Kouate, Remigi, Flamenco Criollo), il jazz e la classica (Pieranunzi, Pia, Koro, Rebaudengo) e tanto altro.
Il festival celebra anche quest’anno il 25 aprile, nell’anno in cui si festeggiano gli 80 anni dalla Liberazione, con alcuni appuntamenti da non perdere, a partire da “Il ballo della Liberazione” proprio il 25 aprile. Fra gli omaggi – oltre alla consueta attenzione alla “Giornata Internazionale del Jazz” UNESCO del 30 aprile – verrà celebrato quest’anno un torinese speciale: Enrico Rava, insignito della targa Torri Palatine della Città di Torino con la motivazione: “A Enrico Rava che ha portato la Torino del jazz nel mondo”. Tra gli eventi clou, il TJF celebra la forza liberatrice della Storia con il grande evento “Il Big Bang del Jazz” di Jason Moran, una produzione originale del TJF in esclusiva europea.
“Mai come quest’anno il TJF è un festival tutto da scoprire, ricco di musica nuova, di generi diversi, di occasioni per vivere insieme liberamente la musica – racconta il direttore artistico Stefano Zenni. – Invitiamo il pubblico a percorrere spettacoli e concerti aprendosi alle sorprese, tuffandosi in stili e arti molteplici, perché questo è il jazz oggi: una musica che è molte musiche, una lingua che è molte lingue. E una voce globale che – lo raccontiamo in questa edizione – può indicare la via per la pace”.
Il TJF 2025, inoltre, partecipa attivamente alla candidatura di Torino a Capitale Europea della Cultura 2033 – #versoTorino2033, contribuendo a rafforzare il profilo culturale della città attraverso la valorizzazione della scena jazz locale, nazionale e internazionale con Jang Bang Sextet “Alighting”, l’evento in programma venerdì 25 aprile alle ore 22 all’Hiroshima Mon Amour. Una produzione originale TJF, nata in collaborazione con Jazz is Dead!.
Confermata anche per questa edizione la sinergia con Torino Futura, il progetto ormai punto di riferimento per le nuove generazioni, che propone contenuti e attivazioni in grado di rispondere alle esigenze e alle sfide del futuro.
ANTEPRIMA
Dal 15 aprile, ad anticipare i concerti “Main Events”, un ricco palinsesto di anteprime diffuse in tutta la città attraverso concerti live nei jazz club, con 12 appuntamenti in programma in 8 giorni. Ad ospitare le anteprime: Bocciofila Vanchiglietta Rami Secchi, COMALA, Circolo Ricreativo Mossetto, sPAZIO211, Magazzino Sul Po, Folk Club, Blah Blah, Double Tree by Hilton Lingotto, Circolo dei lettori, OFF TOPIC.
MAIN EVENTS
Ad aprire il TJF 2025, mercoledì 23 aprile alle ore 18 al Teatro Juvarra, una produzione originale del festival vedrà protagonisti il poeta Domenico Brancale e il batterista Roberto Dani in “Chi sono queste cose”. Il concerto, in collaborazione con Salone OFF Salone Internazionale del libro Torino, propone un viaggio attraverso la parola e il suono.
Si prosegue alle ore 21 al Teatro Colosseo con l’atteso omaggio a Enrico Rava in compagnia del suo quintetto “Fearless Five”, che di recente ha trionfato nel referendum della rivista Musica Jazz in due categorie: come miglior album, con Fearless Five, e come formazione dell’anno. Nel corso della serata Enrico Rava verrà insignito della targa Torri Palatine della Città di Torino.
Giovedì 24 aprile appuntamento doppio. Si parte alle 21 al Teatro Colosseo con i Calibro 35 nel progetto “Jazzploitation”, da una ricerca sulle colonne sonore italiane della golden age. Jazzploitation riscopre il repertorio di artisti ed etichette una volta bistrattati, ma divenuti ora di culto. Il progetto nasce in collaborazione con Jazz is Dead!. Alle 23 protagonista Don Karate al Bunker in un live caleidoscopico: il jazz si mescola con atmosfere pop, echi africani, groove spezzati, derive blues, colonne sonore alla Carpenter, spingendosi fino al clubbing di Detroit o all’hip hop anni ‘90, senza dimenticare le commistioni con l’elettronica e la video art.
Venerdì 25 aprile, in occasione del Jazz della Liberazione TJF alle ore 11, un’altra produzione originale del festival al Teatro Vittoria, con la musicista sarda Zoe Pia al timone di un collettivo di giovani percussionisti provenienti dal mondo della classica: Eic Eden inverted Collective di Zoe Pia “Atlantidei”. Tra i vincitori del bando SIAE “Per chi crea 2024” nella sezione “Nuove opere” per il settore Musica, il progetto sarà presentato in anteprima al Torino Jazz Festival 2025.
Le celebrazioni dell’80esimo anniversario della Liberazione proseguono al MAUTO, alle ore 18 e alle 21, con una produzione originale TJF, in collaborazione con Balla Torino Social Dance. Due orchestre in pista per una sfida tra big band come nella Harlem degli anni ‘30: Gianpaolo Petrini Big Band vs JcT Big Band di Valerio Signetto, guida la serata Mirko Volonnino. Il jazz divenne la colonna sonora della liberazione e il ballo del lindy hop l’espressione fisica di quella gioia. Ottant’anni dopo celebriamo la Liberazione con due delle migliori big band torinesi.
In esclusiva per TJF, alle ore 17 al Conservatorio Giuseppe Verdi, Vijay Iyer con “Piano Solo”. Il compositore e pianista newyorkese è una delle maggiori novità artistiche prodotte dal jazz degli anni 2000. Dopo premi e onorificenze, si sta imponendo in tutto il mondo per la sua forza innovativa.
Alle 22, all’Hiroshima Mon Amour Jan Bang una produzione originale TJF guidata da uno dei producer e creatore di suoni più amati nel mondo dell’elettronica: Jang Bang Sextet “Alighting”. L’evento, in collaborazione con Jazz is Dead!, è inserito nelle azioni del percorso di candidatura di Torino a Capitale Europea della Cultura 2033.
Sabato 26 aprile alle ore 11 una nuova esclusiva del TJF al Teatro Juvarra con la pianista franco-filippina Margaux Oswald. Un’altra figura emergente del pianoforte internazionale, sulla linea delle proposte del festival alla scoperta di nuovi talenti.
Alle ore 18 alla Casa Teatro Ragazzi e Giovani, uno dei più gloriosi gruppi storici del jazz italiano con il trascinante progetto “Nexus Plays Dolphy”, nato dal desiderio di riportare al centro della scena un musicista straordinario, il cui lascito è stato fondamentale per l’evoluzione del jazz.
Alle 21 chiudono la serata al Conservatorio di Torino, Enrico Pieranunzi Trio & Orchestra Filarmonica Italiana con “Blues and Bach”, da un’idea del direttore e arrangiatore Michele Corcella. Un omaggio al grande pianista e compositore statunitense John Lewis che, innamorato della musica di Bach, intendeva fondere il linguaggio del compositore tedesco con il blues e l’improvvisazione jazzistica, aggiungendo al jazz suoni da world music, swing e colori puri degli strumenti.
Domenica 27 aprile alle ore 11 al Teatro Vittoria, l’ensemble italo-coreano Korale, guidato dalla poliedrica batterista Francesca Remigi, vincitrice di Nuova Generazione Jazz 2021 e Top Jazz 2022. Nei complessi rapporti tra jazz e musica dell’estremo oriente, Korale spicca come un prodotto nuovo, non assimilabile né nel paradigma americano ne´ nel facile esotismo.
Alle ore 18, al Conservatorio Giuseppe Verdi, l’astro nascente del jazz brasiliano Amaro Freitas crea una musica che è esplorazione della tradizione del suo paese nel progetto “Y’Y”, proposta originale che fonde i ritmi nordestini e la frenesia del frevo con le suggestioni dell’Amazzonia.
Al Teatro Monterosa alle ore 21, una produzione originale TJF con Furio di Castri 8 in “Blowin’ in the wind”. Per il suo settantesimo compleanno, l’artista offre al pubblico una riflessione sulla guerra e la pace, accompagnato da un gruppo di strumentisti d’eccezione legati alla sua lunga carriera.
Lunedì 28 aprile alle ore 18 al Teatro Juvarra, un’altra produzione originale TJF con la formazione “Koro Almost Brass Quintet” in “Lonely House. La musica di Kurt Weill”. Questa singolare formazione rivisita l’idea del quintetto di musica classica “quasi” tutto di ottoni, come recita il nome del gruppo, con la presenza, a scompaginare le carte, del sassofono dell’arrangiatore del progetto Cristiano Arcelli.
Al Teatro Colosseo, alle ore 21, la consegna della borsa di studio Memorial Sergio Ramella, voluta da AICS Torino APS, a uno studente del Dipartimento Jazz del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino prima del concerto di Lakecia Benjamin. La sassofonista e compositrice è una delle figure più interessanti emerse dal panorama americano degli ultimi anni con “Phoenix Reimagined”, travolgente sintesi di r&b, hip hop, jazz e funk che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo.
Martedì 29 aprile alle ore 18 al Teatro Vittoria una produzione originale TJF vede protagonista Andrea Rebaudengo in “Improvisers/Composers”, un programma di brani “classici” per pianoforte composti da jazzisti, tra cui – in prima assoluta – la serie dei preludi di Hurricane.
Alle ore 21, al Teatro Colosseo, una esclusiva TJF con “Flamenco Criollo”, l’incontro tra flamenco e ritmi afro-cubani. Il pianista cubano Aruán Ortiz guida una spettacolare performance, in cui dialogano sul palco le due sponde dell’Atlantico: musicisti e danzatori andalusi e i loro corrispettivi afro cubani.
Mercoledì 30 aprile al Teatro Juvarra alle ore 18 un’altra esclusiva TFF con Dudù Kouate 4tet. Il gruppo di Dudù Kouate, percussionista senegalese/italiano, proietta le tradizioni africane in una dimensione globale.
Grande chiusura per il TJF XIII, domenica 30 aprile, nella Giornata Internazionale Unesco del Jazz, con una produzione originale del TJF in esclusiva europea: Jason Moran Bandwagon & TJF All Stars con “Il Big Bang del Jazz. L’eroica storia di James Reese Europe”. Nel dicembre 1917 il direttore di banda afroamericano James Reese Europe, già celebre per aver divulgato il fox trot, salpava per l’Europa insieme al 369esimo reggimento, spedito sul fronte francese per combattere e per suonare. Nel 1919 Europe e gli eroi ribattezzati “Harlem Hellfighters” registrarono dischi che oggi ci rivelano il cuore pulsante di quella nuova musica. A poco più di cento anni di distanza, Jason Moran – uno dei pianisti più celebrati della scena contemporanea, con lo storico trio Bandwagon – torna al repertorio di Europe e, nel racconto suggestivo per immagini e filmati storici, aggiorna blues, ragtime, New Orleans su ritmi contemporanei, in un’esplosione trascinante di colori di sax, clarinetti e ottoni. È la fantasmagorica All Stars del jazz italiano, riunita appositamente per questa occasione speciale, che su disco ha già fatto gridare al capolavoro. Uno dei progetti più importanti del decennio, in esclusiva europea al TJF.
JAZZ CL(H)UB
Diciannove club – Amen Bar, l’ARTeficIO, Bagni Pubblici di via Agliè, Baltea 3, Blah Blah, Bocciofila Vanchiglietta Rami Secchi, Cafè Neruda, Circolo Ricreativo Mossetto, COMALA, Ristorante Eligo presso Double Tree by Hilton Lingotto, Educatorio della Provvidenza, Folk Club, Machito, Magazzino Sul Po, OFF TOPIC, Osteria Rabezzana, Piazza dei Mestieri, SNODO press OGR, sPAZIO211 – collocati su tutto il territorio, ospiteranno concerti per tutta la durata del festival, a partire dall’anteprima del 15 fino al 30 aprile, per un totale di 26 appuntamenti in 15 giorni. La programmazione è stata realizzata su proposta degli stessi club della città, in coordinamento e in accordo con la direzione artistica. Le realtà del ricchissimo panorama musicale urbano saranno rappresentate con produzioni di alto profilo artistico e di rilevante significato socio-culturale.
JAZZ BLITZ
Musica anche nei luoghi di assistenza, accoglienza e incontro. 21 appuntamenti di 20 minuti di jazz, dedicati agli utenti dei servizi, agli ospiti delle strutture e agli amici del TJF. Fra le sedi: Arcote Jazz Torino, Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, Centro di Formazione Musicale della Città di Torino, Jazz School Torino, Istituto di Candiolo-IRCCS, Biblioteca civica Don Milani, Casa di Accoglienza femminile, Flashback Habitat, Centro Diurno AISM Il Fortino, Comunità Disabili “Casa Vincenzo”, Scuola Media Rosselli, Scuola Primaria Giovanni Cena, Housing Sociale di via Fiesole, Associazione Volere la luna, Scuola Primaria Padre Gemelli, Scuola Primaria XXV aprile, Housing Giulia, Nido il Grillo e Scuola d’Infanzia Barca, Scuola Media Perotti, Scuola Primaria Sclopis, Farinelli Social Housing, oltre ad un aperitivo in jazz in Piazza Foroni. Il TJF, con JAZZ DENTRO, non vuole inoltre dimenticare chi non può frequentare le sale e i club dove si fa musica, superando anche le mura dei luoghi di detenzione. Oltre a dedicare un doppio jazz blitz all’Istituto Penale Minorile Ferrante Aporti, per i minori e i giovani adulti detenuti, TJF porterà alla Casa Circondariale Lorusso e Cutugno un concerto intitolato World Music Time. Protagonista, con la condivisione di musiche delle più diverse aree del mondo, sarà la Torino Social Orchestra dell’associazione Sfera Culture, con la direzione artistica di Giovanni Palmulli.
JAZZ TALKS
Incontri, conferenze, dibattiti e presentazioni di libri realizzati in collaborazione con Salone OFF Salone Internazionale del libro Torino, a partire da “Talking To Jazz. Voci dal Torino Jazz Festival” con la presentazione del libro prodotto dal Torino Jazz Festival, edito da Voglino Editrice, che raccoglie le interviste a cura di Simone Garino alle leggende del jazz nel corso delle passate edizioni del festival, dal 2013 al 2015. E ancora le collaborazioni con EXPOSED Torino Foto Festival, CFM – Centro di Formazione Musicale della Città di Torino, Studium – Dipartimento di Studi Umanistici Università di Torino – DAMS, Biblioteche Civiche Torinesi e OFF TOPIC. Due appuntamenti da non perdere in collaborazione e presso Gallerie d’Italia – Torino, museo di Intesa Sanpaolo, con i talk “La Favolosa storia di Pannonica. La mecenate del Jazz” realizzato in sinergia con Salone OFF Salone Internazionale del libro Torino ed EXPOSED Torino Foto Festival; e “Pieranunzi – Bertinetto: dialogo filosofico-musicale sull’autenticità”. Fra le altre sedi coinvolte per i Jazz Talks: Circolo dei lettori, Biblioteca Civica Centrale, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, Palazzo Nuovo – Aula 37 e OFF TOPIC.
JAZZ CINEMA
Fra le novità di quest’anno Jazz Cinema, il filone del festival dedicato alle “pellicole musicali”, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema. La rassegna cinematografica a firma Torino Jazz Festival, prevede 7 proiezioni al Cinema Massimo, tra cui il film “Just Play and never stop. Un viaggio spericolato nel jazz”, prodotto dal Torino Jazz Festival e girato in occasione delle ultime due edizioni del Festival. Oltre ad una produzione originale del festival, in programma anche la pellicola candidata agli Oscar 2025 come miglior documentario “Colonna Sonora per un colpo di stato” in collaborazione con Museo Nazionale del Cinema e I Wonder Pictures.
JAZZ SPECIAL
Saranno 4 gli appuntamenti “special” ospitati in luoghi non convenzionali della città, a partire dalla JST Jazz Parade nel solco della tradizionale e sempre divertente marching band itinerante dal Mercato di Porta Palazzo a Piazza San Carlo, passando dal Museo Nazionale del Risorgimento con lo Swing della Liberazione alla GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Torino in compagnia del Picture Jazz Duo, fino all’Impianto Iren di accumulo del calore e solare termico Mirafiori Nord, dove si esibirà il Mama Trio + Mati, con la partecipazione straordinaria di Emanuele Cisi.
Immagine in evidenza
foto © Enrico Rava Fearless Five by Riccardo Musacchio