Una nuova analisi suggerisce che il tasso di incitamento all’odio su X è stato circa il 50 percento più alto per diversi mesi dopo che Elon Musk ha acquistato la piattaforma di social media rispetto ai mesi precedenti, e la quantità di account bot e simili a bot non è diminuita. Daniel Hickey dell’Università della California, Berkeley, USA, e colleghi presentano questi risultati sulla rivista open-access PLOS One il 12 febbraio 2025.
Ricerche precedenti hanno collegato l’incitamento all’odio online ai crimini d’odio offline, e i bot e gli account simili ai bot possono promuovere disinformazione e spam che potrebbero causare danni, ad esempio contribuendo a truffe, interferendo con elezioni nel mondo reale o ostacolando campagne di salute pubblica. Studi precedenti hanno dimostrato che, subito dopo che Musk ha acquistato X, allora noto come Twitter, ed è diventato il suo CEO il 27 ottobre 2022, l’incitamento all’odio è aumentato sulla piattaforma e la quantità di bot o altri account non autentici non è diminuita, nonostante l’impegno di Musk di ridurre l’attività dei bot.
Tuttavia, non è chiaro se tali tendenze siano durate per tutto il resto del mandato di Musk come CEO, fino a giugno 2023. Per colmare questa lacuna, Hickey e colleghi hanno utilizzato metodi sviluppati in precedenza per misurare l’incitamento all’odio in lingua inglese e l’attività non autentica su X durante quel periodo.
L’analisi ha mostrato che un picco di incitamento all’odio verificatosi appena prima che Musk acquistasse X è continuato fino a maggio 2023. Il tasso settimanale di incitamento all’odio era circa il 50 percento più alto rispetto ai mesi precedenti l’acquisto, incluso un maggiore uso di specifici insulti omofobi, transfobici e razzisti. Il numero medio di “mi piace” sui post di odio è aumentato del 70%, il che suggerisce che più persone sono state esposte a incitamento all’odio su X. Nel frattempo, la presenza di account bot e altri account non autentici non è diminuita e potrebbe anzi essere aumentata.
Questi risultati non supportano le affermazioni pubbliche di X secondo cui l’esposizione ai discorsi d’odio è diminuita dopo l’acquisto da parte di Musk.
I ricercatori sottolineano che, poiché le informazioni su specifici cambiamenti interni in X sono limitate, non possono trarre conclusioni definitive su una relazione causa-effetto tra l’acquisto di X da parte di Musk e le loro scoperte. Tuttavia, esprimono preoccupazione per la sicurezza delle piattaforme online e chiedono una maggiore moderazione su X e ulteriori ricerche per illuminare l’attività sulle piattaforme dei social media.
Gli autori aggiungono: “Le politiche volte a ridurre l’esposizione a contenuti dannosi sembrano non essere sufficientemente efficaci”.
Accedi all’articolo disponibile gratuitamente in PLOS One
Contatto: Daniel Hickey, dan-hickey@berkeley.edu; Keith Burghardt, keithab@isi.edu
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U.S. Air Force Academy, Colo. — Tesla Inc. Chief Executive Officer Elon Musk speaks with Lt. Gen. Richard Clark, Superintendent of the U.S. Air Force Academy, during the Ira C. Eaker Distinguished Speaker Presentation in the Academy’s Arnold Hall on April 7, 2022 in Colorado Springs, Colo. (wikimedia Commons)

Hickey et al., 2025, PLOS One , CC-BY 4.0