Lev Nikolàevic Tolstòj (Jàsnaja Poljana, 9 settembre 1828 – Astàpovo, 20 novembre 1910), è stato uno scrittore, filosofo, educatore e attivista sociale russo.
Divenuto celebre in patria grazie a una serie di racconti giovanili sulla realtà della guerra, il nome di Tolstoj acquisì presto risonanza mondiale per il successo dei romanzi Guerra e pace e Anna Karenina, a cui seguirono altre sue opere narrative sempre più rivolte all’introspezione dei personaggi e alla riflessione morale. La fama di Tolstoj è legata anche al suo pensiero pedagogico, filosofico e religioso, da lui espresso in numerosi saggi e lettere che ispirarono, in particolare, la condotta nonviolenta dei tolstoiani e del Mahatma Gandhi.
Così come il dolore è una sensazione necessaria alla conservazione del nostro corpo, la sofferenza è necessaria alla conservazione della nostra anima.
Dove va l’ago va anche il filo.
Eroe del racconto, eroe che io amo con tutta l’anima e che ho sempre cercato di riprodurre in tutta la sua bellezza, e che sempre è stato, è e sarà meraviglioso, eroe del mio racconto è la verità.
Finché esisteranno i macelli, esisteranno sempre dei campi di battaglia.
Il contenuto deve essere facile da capire, non astratto. È assolutamente falso. Il contenuto può essere come volete. Ma non si deve sostituire l’andare al sodo con le chiacchiere, non si deve nascondere con parole scelte il vuoto del contenuto.
Il poeta sottrae tutto il meglio della vita per trasferirlo nella sua scrittura. Perciò la sua scrittura è così splendida e la vita così brutta.
L’arte è la più alta manifestazione di potenza dell’uomo. Si dà a pochi eletti ed eleva chi è eletto a una tale altezza da far girare la testa, tanto che è difficile non perder il senno. Nell’arte, come in ogni lotta, ci sono eroi che dedicano tutto alla loro missione e che muoiono senza raggiungere lo scopo.
L’idea dell’eternità è una malattia dello spirito.
La vita è così bella, lieve e breve, ma la sua rappresentazione è sempre brutta, pesante e lunga.
Non capite, se giudicate.
Non vi è che un modo per essere felici: vivere per gli altri.
Sparlare degli altri piace così tanto alle persone, che è molto difficile trattenersi dal condannare un uomo per fare piacere ai nostri interlocutori.
Tutti pensano a cambiare l’umanità, e nessuno pensa a cambiare sé stesso.