Un viaggio affascinante nell’anno che mezzo secolo fa ha modificato la Storia del mondo.
“Articolo 1: è proibito proibire.
Articolo 2: l’articolo 1 è abolito.”
(Slogan sessantottino)
Si parla spesso del 1968, eppure è sorprendente pensare che molti grandi e definitivi mutamenti si sono registrati proprio nel successivo 1969, un anno che si apre con la tragedia di Jan Palach, immolatosi tra le fiamme nella Praga prigioniera delle truppe del Patto di Varsavia.
Il 1969 è la storica data di Woodstock e del primo uomo sulla Luna, ma rappresenta un giro di boa anche per l’Italia: è l’anno dell’approvazione della prima legge sul divorzio, dell’Autunno caldo, delle rivolte studentesche e delle sollevazioni nelle carceri.
Fu anche l’anno della strage di Piazza Fontana e della morte dell’anarchico Pinelli.
Tutto questo, e molto altro, viene raccontato all’interno di “1969: tutto in un anno” a partire dall’omonimo romanzo di Paolo Conti, edito da Laterza nel 2009, anche attraverso la lettura di documenti dell’epoca e l’analisi di fotografie e filmati.
Michele Rho. 1969: tutto in un anno
7-10 febbraio 2019
Teatro dell’Arte – Palazzo della Triennale
Viale Alemagna,6
20121 Milano
triennale.org
testo: Paolo Conti – Editrice Laterza
regia: Michele Rho
con: Paolo Conti e Elena Vanni
produzione: Triennale Teatro dell’Arte
in collaborazione con: Fondazione Corriere della Sera
si ringrazia: Rai Teche, Istituto Luce Cinecittà, Cineteca di Bologna, AAMOD Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio Democratico, Museo di Fotografia Contemporanea, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Archivio Uliano Lucas, Museo delle Storie di Bergamo (Archivio fotografico Sestini – Alfonso Modonesi, Carlo Leidi), Archivio Walter Berbero, Fausto Giaccone Fotografo, Archivio Fotografico Riccardo Carbone, Czech Television, Krátký Film Praha a.s.
foto © NASA
Paolo Conti, giornalista professionista dal 1977, dal 1980 lavora al “Corriere della Sera”. È stato capocronista di Roma, poi inviato di attualità e cultura, ora è editorialista e si occupa prevalentemente di beni culturali, patrimonio storico-artistico, tutela e valorizzazione. Scrive anche di attualità culturale e di costume, di politica televisiva ed è titolare di una rubrica quotidiana di dialogo con i lettori dell’edizione romana, dedicata ai problemi della città. Negli anni ha collaborato come inviato dall’Iran, dall’area della ex Jugoslavia, dall’india e dal Bangladesh, dall’Etiopia. È autore di “1969: tutto in un anno” (Laterza Editore), del libro-intervista ad Andrea Carandini Il nuovo dell’Italia è nel passato (Laterza Editore), di Caos sublime, scritto con Massimiliano Fuksas (Rizzoli), di 101 consigli per un Sindaco di Roma (Newton Compton), di Il mestiere più difficile del mondo: genitori, con Massimo Ammaniti (Edizioni Corriere della Sera).
Michele Rho è regista e sceneggiatore. Diplomato in regia teatrale alla Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi, ha frequentato MFA in Screenwriting/Directing presso Columbia University di New York. Lavora per cinema, televisione e pubblicità. Il suo primo film “Cavalli” è stato presentato alla 68esima Biennale del Cinema di Venezia. È uno dei soci fondatori del progetto radiofonico Radio Raheem.