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Alla Casa dei Saperi doppio appuntamento con il filosofo François Jullien

Alla Casa dei Saperi doppio appuntamento con il filosofo François Jullien

Riparte da settembre la programmazione della Casa dei Saperi, progetto promosso dalla Fondazione Adolfo Pini all’interno della dimora storica di corso Garibaldi, con un fitto calendario di incontri, seminari, workshop, proiezioni in corso fino a dicembre.

Ad aprire la stagione autunnale sarà, il 21 e 22 settembre, un doppio appuntamento con il filosofo e sinologo francese François Jullien, che vedrà alla Fondazione Adolfo Pini, per l’intera giornata di sabato, un seminario dal titolo “L’intimità come eutopia: sapere essere nell’incontro” e, il giorno successivo alle ore 11, una lectio magistralis aperta al pubblico al Teatro dell’Arte in Triennale sul tema dell’Europa dal titolo “A contrario dell’identità culturale: esplorare le risorse di ciò che fa Europa”.

Jullien sarà la prima di una serie di figure del panorama italiano e internazionale ad essere invitate nella seconda parte del 2019 dalla Fondazione Adolfo Pini nell’ambito di Casa dei Saperi, laboratorio permanente transdisciplinare di pensiero critico e generativo dedicato alle Nuove Utopie, ideato e diretto da Valeria Cantoni Mamiani e a cura di Sonia D’Alto, Elisa Gianni, Itamar Gov, Cristina Travanini e Alessia Zabatino.

“Immaginiamo cinque stanze aperte in cui i nostri ospiti, tutti protagonisti, si muovono, agiscono, discutono. Non ci sono porte nella Casa dei Saperi, ma passaggi, soglie in cui sostare o da attraversare; il pensiero e la ricerca infatti non devono stare chiusi nei loro silos, ma scivolare continuamente da una stanza all’altra, contaminandosi”, spiega il team curatoriale di Casa dei Saperi – Nuove Utopie.

Il seminario di Jullien del 21 settembre sarà dedicato a una riflessione – dialogo sull’intimità come forma possibile della relazione contemporanea. Nel suo ultimo libro uscito in Francia dal titolo Perché non si può più dire “ti amo”, il filosofo mette in guardia dall’amore perché può facilmente dare vita a un desiderio di possesso che riduce l’altro a oggetto; propone invece di pensare alla relazione come scambio intimo. Come è dunque possibile oggi vivere nella relazione senza alienarsi come soggetto e senza rendere l’altro oggetto? Un’utopia? Forse, ma vale la pena interrogarsi su come rendere le relazioni (di coppia, di amicizia, di lavoro) più sostenibili. Dall’utopia dell’intimo, indagata nello spazio intimo della casa della Fondazione Adolfo Pini, Jullien passerà domenica 22 all’utopia di un nuovo modo di fare Europa, con la lectio magistralis al Triennale Teatro dell’Arte.

Torna anche qui il tema dell’altro, là dove la parola identità porta a identico, dunque difficilmente aperto all’altro. “Non difenderei un’identità culturale (francese, italiana, europea… ), impossibile da identificare”, ma parlerei piuttosto di risorse culturali – anticipa Jullien.

In questo senso difendere significa allora non tanto proteggerle quanto sfruttarle. Se si capisce che tali risorse nascono in una lingua come in una tradizione, in un certo ambiente e in un paesaggio, sono anche disponibili per tutti e non appartengono a nessuno in particolare. Le risorse non sono esclusive, come lo sono i “valori”; esse non vanno protette ma distribuite e di questo ognuno di noi è responsabile. Jullien chiamerà la città di Milano a una presa di responsabilità nel distribuire e diffondere quelle risorse che possono renderci europei senza tenerci attaccati a nazionalismi che ci proteggono dall’altro.

21 settembre ore 10:00 – 17:00
Fondazione Adolfo Pini
Seminario François Jullien – filosofo e sinologo
L’intime en tantqu’eutopie: savoir-être en rencontre
(L’intimità come eutopia: saper essere nell’incontro)
Partecipazione gratuita su iscrizione a numero chiuso.

22 settembre ore 11:00,
Triennale Teatro dell’Arte
Lectio Magistralis François Jullien – filosofo e sinologo
A contrario de l’identité culturelle: explorer les ressources de ce qui fait Europe
(A contrario dell’identità culturale: esplorare le risorse di ciò che fa Europa)
Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Informazioni
Fondazione Adolfo Pini
Corso Garibaldi 2, Milano
02 874502; fondazionepini.net

Articolo realizzato a cura di Redazione Cultura
Ufficio stampa: ddl studio

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