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Allevamenti intensivi: Greenpeace in azione al Parlamento Europeo

Allevamenti intensivi: Greenpeace in azione al Parlamento Europeo

Il Parlamento europeo sta facendo dei pericolosi passi indietro sulla tutela dell’ambiente.
La settimana scorsa ha infatti approvato la procedura d’urgenza per l’eliminazione di molti dei requisiti ambientali che gli agricoltori devono soddisfare per ottenere i fondi europei. Un attacco alle norme ambientali europee che è un regalo avvelenato per gli agricoltori!

Attiviste e attivisti di Greenpeace hanno protestato contro questa decisione portando una gigantesca mela “avvelenata” alta più di tre metri, di fronte al Parlamento europeo a Bruxelles, a simboleggiare il danno che la Politica europea rischia di fare agli agricoltori se sceglierà di eliminare le norme di protezione ambientali dai regolamenti della PAC.

I nostri agricoltori, esposti più che in altri Paesi Europei a siccità e eventi climatici estremi, sono tra quelli che rischiano di essere maggiormente danneggiati dalla miopia di questo tipo di scelte. Anche per questo in Italia Greenpeace ha presentato una proposta di legge per cambiare il sistema degli allevamenti intensivi, tutelando le piccole aziende agroecologiche e bloccando immediatamente l’espansione dei maxi-allevamenti.

Una proposta che ha fatto diversi passi avanti raggiungendo già 15 parlamentari che l’hanno sottoscritta.

Firma e condividi la petizione per far crescere il numero di firme!

Mettiamo fine a questo sistema che compromette la nostra salute e quella del pianeta.
Con la proposta di legge di Greenpeace si chiede di:

  • fermare l’espansione degli allevamenti intensivi
  • ridurre il numero di animali allevati in Italia insieme ai consumi di carne e proteine animali
  • avviare una transizione ecologica degli allevamenti intensivi esistenti
  • sostenere le piccole aziende agricole
  • tutelare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto
  • garantire cibo sano e di qualità a prezzi accessibili per i consumatori

Condividi la petizione per chiedere al Governo italiano di bloccare la costruzione di nuovi allevamenti intensivi e frenare le conseguenze disastrose di quelli esistenti, avviando una reale transizione ecologica del settore!