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"Appunti da un bordello turco" di Philip Ò Ceallaigh

“Appunti da un bordello turco” di Philip Ò Ceallaigh

Il 12 maggio del 2016, al Salone del libro di Torino, faceva la sua prima comparsa tra gli editori, Racconti Edizioni, una casa editrice tautologica: pubblica solo racconti. A cinque anni da quell’apparizione, Racconti è la casa editrice della short story in Italia, con un catalogo di più di trenta titoli che comprende grandi e grandissimi nomi della letteratura mondiale, giovani esordienti e nuove voci del panorama internazionale, con una spiccata propensione alle letterature minori. E quindi Oggetti solidi di Virginia Woolf, la Margaret Atwood di Fantasie di stupro e dell’Uovo di Barbablù, James Baldwin e John Cheever, James Purdy, ma anche Elvis Malaj, esordiente di origini albanesi candidato al Premio Strega del 2018, fino alla maestra della forma breve Eudora Welty. Racconti riporta in auge classici inspiegabilmente dimenticati, come il recente Otto uomini di Richard Wright; è attenta a ciò che accade in tutto il mondo (Famiglie ombra della filippina Mia Alvar) e alle nuove leve del racconto: Bryan Washington con Lot, Kali Fajardo-Anstine con Sabrina & Corina e Marco Marrucci con Ovunque sulla terra gli uomini prima e Novena poi.

A compimento del percorso fatto sin qui, torna in libreria la prima pubblicazione, con una inedita introduzione del suo stesso autore: “Appunti da un bordello turco” di Philip Ò Ceallaigh. Diciannove racconti ambientati tra Turchia, Romania e Stati Uniti in un contesto urbano soffocante e disastrato. Ò Ceallaigh mette a nudo il conflitto sotterraneo insieme alle contraddizioni più emergenti dei suoi personaggi. Vinti che si credono dei vincenti, gettati in un ambiente ostile e inchiodati in una routine paralizzante che credono di dominare ma da cui in realtà vorrebbero fuggire. Una nuova copertina riporta ai lettori questo libro sul mondo e sui suoi margini più estremi: un mondo di cinici solitari attrezzati a far fronte alle brutture della società.

“Appunti da un bordello turco”
di Philip Ò Ceallaigh
Traduzione di Stefano Friani
Illustrazioni di Ale+Ale
Formato: 12×18 cm
Pagine: 360
Prezzo: 17€

Philip Ó Ceallaigh (Waterford, Irlanda) vive a Bucarest da vent’anni ed è diventato scrittore dopo una lunga successione di lavori pagati persino peggio fra Nordafrica, Stati Uniti e paesi dell’ex blocco sovietico. Oltre ad Appunti da un bordello turco, che gli era valso il Rooney Prize, Racconti ha pubblicato anche La mia guerra segreta.

"Appunti da un bordello turco" di Philip Ò Ceallaigh