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Berlinale 2021: 2 film targati Torino Film Lab tra i vincitori

Berlinale 2021: 2 film targati Torino Film Lab tra i vincitori

Il 71o Festival del Cinema di Berlino si chiude con nuovi importanti risultati per il TorinoFilmLab, laboratorio internazionale promosso dal Museo Nazionale del Cinema. Due dei tre film supportati dal TFL in lizza per i premi della Berlinale 2021 hanno infatti ricevuto riconoscimenti: Dénes Nagy regista di Natural Light è stato premiato con l’Orso Argento per il Miglior Regista; mentre Taste di Lê Bảo è il vincitore del Premio Speciale della Giuria della sezione Encounters.

Film d’esordio del regista ungherese Dénes Nagy, Natural Light è stato sviluppato dal TFL grazie al programma per sceneggiature non originali ‘AdaptLab’ nel 2016 e ha proseguito nel 2017 con ‘FeatureLab’, percorso destinato a progetti di film in stadio avanzato.

La giuria della Competizione principale – composta da 6 registi premiati nelle precedenti edizioni della kermesse berlinese tra cui Adina Pintilie, TFL Alumna che proprio nel 2018 ricevette l’Orso d’Oro – ha scelto il regista Dénes Nagy con il suo Natural Light come vincitore dell’Orso d’Argento per il Miglior Regista con la seguente motivazione: “Il film è girato in modo sconvolgente e meraviglioso, con immagini ipnotiche, una regia eccezionale e un controllo magistrale di ogni aspetto dell’arte regista, una narrazione che trascende il suo contesto storico. Un ritratto di guerra in cui lo sguardo attento del regista ci ricorda ancora una volta della necessità di scegliere tra uno stato di passività e l’assunzione di responsabilità individuali”.

Il regista Dénes Nagy raggiunge questo prestigioso traguardo dopo la partecipazione a Berlinale Talents nel 2012, mentre il cortometraggio di Nagy Soft Rain è stato presentato l’anno seguente a diversi festival internazionali, dopo il debutto a Cannes. I suoi documentari Another Hungary (2013) e Harm (2015), hanno esordito rispettivamente al Festival di Rotterdam e di Sarajevo.

Definito dalla testata internazionale Screendaily “Un debutto eccezionale, uno spaccato di cinema d’autore puro e rinvigorente”, Natural Light è intriso da un sentimento di autenticità, come afferma il regista stesso “Mi è stato molto chiaro fin dal principio che volessi realizzare il film con attori non professionisti, con persone non avessero mai recitato prima, ed era altrettanto chiaro per me di dover cercare quelle persone nei luoghi da cui provenivano i personaggi della storia”.

Natural Light (Ungheria / Lituania / Francia / Germania, 2021 103′), ha come protagonista István Semetka (interpretato da Ferenc Szabó), contadino divenuto membro di un’unità speciale ungherese che, nell’Unione Sovietica occupata, è incaricata di scovare i partigiani nascosti tra i boschi. La storia, adattata dal regista basandosi sul racconto omonimo dello scrittore ungherese Pál Závada, affronta il tema del senso di colpa, della responsabilità e dell’impossibilità di agire individualmente in situazioni in cui i confini tra bene e male si assottigliano.

Oltre al TorinoFilmLab, il film è stato realizzato grazie al supporto di Eurimages, Aides aux Cinémas du Monde, Creative Europe Media e Hungarian National Film Fund. Prodotto da Campfilm (Ungheria) in co-produzione con Proton Cinema (Ungheria), Lilith Films (Francia), Mistrus Media Lettonia), Propellerfilm (Germania). Vendite internazionali: Luxbox (Francia).

La giuria della sezione competitiva Encounters introdotta nel 2020 con l’obiettivo di supportare le nuove voci del cinema contemporaneo e dare spazio a diverse forme narrative e del documentario ha assegnato il Premio Speciale della Giuria a Taste di Lê Bảo, con la seguente motivazione: “Il film è una chiara, composta e coreografica astrazione delle relazioni sociali che utilizza senza paura elementi molto concreti – l’architettura dei bassifondi, le regole del calcio, la cucina, il peso dei corpi umani – per costruire un terreno di tensioni, tanto stabile quanto nervoso, tra un tipo di emancipazione ascetica e la regressione distopica”.

Il film di debutto del regista vietnamita è stato sviluppato nell’ambito del programma annuale ‘FeatureLab 2017’ al cui termine è stato inoltre premiato con il ‘TFL Coproduction Award’ di 50.000 €, assegnato dal TorinoFilmLab grazie al supporto del Sottoprogramma Media di Europa Creativa.

Il regista Lê Bảo, classe 1990, ha sviluppato il suo interesse verso il cinema da bambino, sbirciando attraverso la piccola finestra sul fiume nei quartieri poveri di Ho Chi Minh. Ed è in questo scenario che viene ambientato Taste, dove un uomo nigeriano al termine della sua carriera calcistica si trasferisce in una casa con quattro donne vietnamite di mezza età, tornando insieme ad uno stato di vita primordiale.
“Il ritmo del film è lento ma vitale, calmo e ipnotico – dichiara il regista Bảo – la mia intenzione è quella di condurre il pubblico all’interno di uno stato meditativo sensoriale che gli permetta di godersi il film attraverso le proprie emozioni”.