Da adesso e per tutto il 2021 comincia un anno cruciale per la lotta alla crisi climatica, con grandi appuntamenti in Italia (COP Giovani e G20) e nel Regno Unito (G7 e COP26). Già domani, 10 dicembre, il Consiglio europeo dei Capi di Stato e di Governo si riunirà per discutere dell’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 al 2030, come tappa decisiva per arrivare alla neutralità climatica entro il 2050. Nel contempo, è in atto il processo per scegliere dove investire per uscire dall’emergenza Covid ed entrare nell’economia rigenerativa a carbonio zero, unico modo per non condannarci alla crisi perenne.
Il WWF, che nel 2021 si appresta a proporre che l’Italia si doti di una legge quadro sul clima, lancia oggi la campagna #cariumani, in cui il mondo della natura parla direttamente all’uomo per mezzo della voce e del volto dell’attore Giacomo Ferrara, per muovere le persone a chiedere un impegno reale ed efficace agli Stati Membri dell’UE.
Gli scienziati sono concordi nel confermare che quasi l’86% del carbonio che viene liberato in atmosfera (circa 36, 7 GtCO2) è provocato dai processi di combustione dei combustibili fossili (carbone, petrolio e gas).
Nel 2019 la concentrazione di CO2 in atmosfera ha raggiunto le 410 parti per milione. L’ultima volta che la Terra ha sperimentato una concentrazione paragonabile di CO2 è stata 3-5 milioni di anni fa, quando la temperatura era più calda di 2-3°C e il livello del mare era di 10-20 metri più alto di adesso.
La soglia globale di 400 parti per milione era stata superata nel 2015. E solo quattro anni dopo, abbiamo superato le 410 ppm. Un tale tasso di incremento non si era mai visto nella storia dei nostri record.
Il cambiamento climatico mostra i suoi effetti negativi sia sulla salute umana che su specie e habitat: secondo il rapporto Living Planet Report 2020 che misura lo stato della biodiversità globale, entro la fine del secolo, a causa del solo cambiamento climatico, fino a 1/5 delle specie selvatiche nel mondo sarà a rischio di estinzione
È dunque più che mai urgente prendere decisioni concrete a livello istituzionale, che mirino ad azzerare l’uso di combustibili fossili con la definizione di un nuovo target di riduzione delle emissioni di CO2 al 2030 davvero ambizioso: il WWF aveva chiesto di ridurre le emissioni di almeno 65% per essere in linea con le indicazioni della comunità scientifica, ma la Commissione UE ha proposto solo il 55% -in realtà meno, contando i pozzi di carbonio- mentre il Parlamento Europeo è stato più ambizioso con il 60% senza scappatoie. Bisogna puntare decisamente all’utilizzo di energie rinnovabili come fonte del 100% dell’approvvigionamento, nel contempo mirando al risparmio.
Il WWF lancia la campagna #cariumani con il contributo di Giacomo Ferrara, l’attore diventato famoso per aver intepretato il personaggio di “Spadino” nella serie TV Suburra. Ferrara si fa da interprete della voce della natura, per richiamare gli esseri umani alla loro responsabilità nel provi rimedio e salvare così il futuro del Pianeta e dei suoi abitanti. Futuro che si comincerà a delineare chiaramente da domani.
La trasformazione economica ed energetica è la strada obbligata per evitare gli effetti più devastanti del cambiamento climatico e non può più essere rinviata se si vogliono raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Serve un’azione urgente e concertata da parte di ciascuno di noi, delle comunità e delle città, delle imprese, di tutti i Paesi. Una parte sostanziale di questo processo può essere realizzata attraverso l’aumento esponenziale delle politiche a favore delle energie rinnovabili dell’efficienza energetica e del trasporto pubblico e comunque dolce ed elettrico, aspetti strategici di una giusta transizione che tenda al raggiungimento di un’economia davvero a carbonio zero.
Raccontata dalla voce di Giacomo Ferrara e realizzata dall’agenzia Plural, la campagna #cariumani è la chiamata urgente a cittadini e istituzioni per costruire insieme un futuro più vivibile per tutti, proprio attraverso la voce del mondo della natura. Il WWF torna dunque a dare centralità mediatica ai cittadini e al mondo dei giovani che nei mesi e negli anni scorsi sono scesi in strada, perché tornino a far sentire fortemente la loro voce chiedendo alle istituzioni decisioni urgenti per contrastare il cambiamento climatico e muoverci verso un modello di sviluppo basato sulle energie rinnovabili e su un uso efficiente e rigenerativo delle risorse naturali ed energetiche.