“Ma chi me lo fa fare?” si chiede l’autrice tutte le volte che l’autrice inizia a correre. Eppure continua a farlo, sebbene nessuno la obblighi.
“Se mi osservo, scrive l’autrice, è evidente che dentro di me c’è qualcuno che comanda e qualcuno che obbedisce, qualcuno che starebbe sul divano e qualcuno che, invece, scatta. Nel momento dell’interrogatorio, siamo almeno in due. Quanti altri Io abitano l’essere?”
Come recita il sottotitolo, Alice Zannoni individua la pluralità interiore e narra le contraddizioni emotive che abitano l’individuo. In “Corri e lascia correre“, corre e racconta lo scorrazzare dei pensieri, ma questo non è un libro sulla corsa, è un libro nella corsa.
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“Corri e lascia correre. Monologo sulle contraddizioni dell’essere”
di Alice Zannoni (Autore)
Editore: NFC Edizioni; New edizione (1 luglio 2022)
Lingua: Italiano
Copertina rigida: 128 pagine
ISBN-10: 8867263382
ISBN-13: 978-8867263387
Peso articolo: 225 g
Dimensioni: 21 x 1 x 16.2 cm
Alice Zannoni è nata ad Arzignano (Vicenza) il 30 marzo 1981. Vive e lavora a Bologna. Si è laureata con Luciano Nanni in Estetica al Dams-Arte di Bologna, ateneo dove consegue anche il master di secondo livello in “Cultura dell’innovazione, mercati e creazione di impresa”. Si occupa da oltre quindici anni di arti visive come critica d’arte, curatrice indipendente e collabora come free lance con riviste del settore. Nell’anno accademico 2012-2013 è stata docente di Storia del Design presso la Laba | Libera Accademia di Belle Arti – di Rimini; nel 2013-2014 ha assunto l’incarico di Direttore Amministrativo della Fondazione Campori di Soliera. Nel 2013 ha ideato, fondato e diretto SetUp Contemporary Art Fair, diventando in seguito Amministratore Unico. Nel 2015 ha aperto l’associazione Caravan Setup, di cui è Presidente. Nel 2018 ha pubblicato il libro L’arte contemporanea spiegata a mia nonna (Nfc Edizioni) con oltre 50 presentazioni all’attivo e gia` due ristampe. È consulente per la progettazione e gestione di eventi culturali e per organizza laboratori formativi a enti privati e a istituzioni pubbliche. Ha all’attivo un centinaio di pubblicazioni tra cataloghi e articoli d’arte. Più che critica ama definirsi “osservatrice contemporanea”.