“Affogo” di Dino Lopardo
Mario Russo ed Alfredo Tortorelli sono i protagonisti di Affogo scritto e diretto da Dino Lopardo, in scena al Teatro La Fenice di Arsoli l’8 novembre ore 21, uno spettacolo sul bullismo, sulla solitudine e sul tentativo di affermazione della propria identità, nell’ambito della stagione presentata dal Comune di Arsoli e Settimo Cielo.
Affogo, monologo polifonico e tragicomico, fa parte del più ampio progetto, la “Trilogia dell’odio”, ed è stato finalista In-Box 2024/25 e ha vinto il Premio di Drammaturgia 2024 SuiGeneris – Torino Fringe Festival.
I sogni possono essere spezzati da una violenza subdola? E se questa violenza fosse propria dell’animo umano, celata sin dall’adolescenza? Da queste domande è iniziata l’indagine scenica su diversi temi: se i bulli persistono nei loro atteggiamenti e comportamenti rischiano di strutturare disturbi della condotta e successivamente disturbi antisociali di personalità, mentre le vittime possono andare incontro a disordini depressivi e sentirsi prive di valore. Sia i carnefici che le vittime, presentano difficoltà nella regolazione e nel riconoscimento delle emozioni.
Le condotte aggressive rappresentano un tentativo di affermazione della propria identità, per acquisire un ruolo e lenire le insicurezze personali. Tali condotte aggressive, rappresentano un fenomeno molto diffuso, caratterizzato da atti vessatori, intimidatori e prevaricatori rivolti verso i pari. Nicholas, il protagonista di questa vicenda, ne è vittima ma al tempo stesso carnefice. Vive in casa con degli zii, ottusi e dalla mentalità provinciale. Sin da bambino conserva un sogno nel cassetto: diventare campione di nuoto, nonostante la sua paura dell’acqua. Una vasca da bagno rappresenta la sua infanzia: il ricordo di quel tempo in cui la sua compagna di avventure era una papera giocattolo, interrotto tuttavia da un evento inaspettato, causa della sua fobia. Nicholas è costretto a fare i conti con la propria natura e dopo aver commesso un danno irreparabile, la sua intera esistenza verrà sconvolta.
Le arene di “Affogo” sono sostanzialmente due: un bagno e una piscina. Il bagno rappresenta l’elemento più intimo e familiare, mentre la piscina rappresenta la società. L’attore performer è quindi catapultato in dimensioni diverse per indagare scenicamente l’odio e le possibili relazioni con la famiglia e il sociale.
Affogo
scritto e diretto da Dino Lopardo
con Mario Russo
e con Alfredo Tortorelli
scene e luci Dino Lopardo
aiuto regia Amelia Di Corso
calligrafia Andrea Liserre
sostegno all’allestimento Collettivo Itaca
con il sostegno della residenza artistica Il filo immaginario
produzione Gommalacca Teatro
Immagine in evidenza
foto Salvatore Laurenzana