
“Affogo” di Dino Lopardo
Dino Lopardo dirige Mario Russo e Alfredo Tortorelli in Affogo. In scena nella sala Tre del Teatro Franco Parenti dall’11 al 20 marzo un monologo polifonico che fa parte di un progetto più ampio, la Trilogia dell’odio. Una trilogia composta da tre monologhi: Affogo, Rigetto, Cesso, rappresentabili singolarmente o in forma di “maratona” con l’aggiunta di un atto risolutivo, in cui i tre personaggi, protagonisti di ogni singola storia, appaiono insieme, svelando infine un loro rapporto/collegamento attraverso un dialogo a più canali di suoni e voci extradiegetici.
Affogo è un’indagine scenica su diversi temi: solitudine, genere, rapporti familiari, società corrotta, bullismo.
Nicholas, il protagonista, vive un disagio per un trauma subito nel passato. Vive in casa con degli zii ottusi e dalla mentalità provinciale e sin da bambino conserva un sogno nel cassetto: diventare campione di nuoto, nonostante abbia il terrore dell’acqua. È vittima e al tempo stesso carnefice di atti violenti.
Le arene in cui si dipana la narrazione sono sostanzialmente due: un bagno e una piscina. Il bagno rappresenta l’elemento più intimo e familiare, mentre la piscina rappresenta la società. L’attore performer è quindi catapultato in dimensioni diverse per indagare scenicamente l’odio e le possibili relazioni con la famiglia e il sociale. Lo stile è un “tragicomico scorretto”. Nicholas, come tutti i personaggi della “Trilogia dell’odio”, esibisce la propria immoralità e una sgradevole visione del mondo attraverso un linguaggio denso di suoni arcaici e di slang dialettale. Scene e disegno luci, guidate sempre da Lopardo, costruiscono un’atmosfera realmente sospesa dalla realtà e proiettano ben oltre la terza dimensione la drammaturgia e la profondità del palco.
11 – 20 marzo 2025 – Sala Tre
AFFOGO
drammaturgia, regia, scene e luci Dino Lopardo
con Mario Russo
e con Alfredo Tortorelli
aiuto regia Amelia Di Corso
calligrafia Andrea Liserre
produzione Gommalacca Teatro
Sostegno all’allestimento Collettivo Itaca
con il sostegno della residenza artistica Il filo immaginario
Durata 1 ora