Altre Ecologie – Quando l’Arte protegge il Pianeta. Mostra virtuale 3d
Il 2024 è un anno importante per la testata Arte.go.it, che ha deciso di festeggiare il traguardo del trentennio di attività attraverso tre importanti mostre virtuali attente alle dinamiche contemporanee.
Dopo la prima mostra “Gender Fluid L’Arte sfida i binarismi di genere” curata da Valerio Dehò, la Redazione ha deciso di proseguire con “Altre Ecologie – Quando l’Arte protegge il Pianeta” che, con la curatela di Maurita Cardone, affronta il tema dell’ecologia sviluppato attraverso tre sezioni.
Coscienza, Resistenza e Futuro sono i tre segmenti espositivi che illustrano lo sforzo degli artisti di documentare la crisi ambientale, dall’inquinamento allo scioglimento dei ghiacci, tre sezioni che raccontano il loro impegno nella lotta contro i cambiamenti climatici e, allo stesso tempo, propongono le soluzioni e i mondi possibili che l’arte ha il potere di immaginare ed evocare.
«Ogni sezione propone una selezione di progetti che affrontano le tematiche ambientali con approcci, mezzi espressivi e media diversi, dalla fotografia al video, dalla pittura alla performance, dalla land art alla poesia. La selezione di artisti documenta inoltre come l’emergenza che il Pianeta Terra sta vivendo si rifletta su diverse aree del mondo, coinvolgendo molteplici comunità», sottolinea la curatrice.
L’attività redazionale di Arte.go.it arricchirà la mostra con una rassegna di articoli collaterali volti ad approfondire l’argomento esplorando il mondo delle delle arti visive, della letteratura, del cinema, della musica e del fumetto, affinché passi il messaggio che quello dell’ecologia è un concetto che non può prescindere dall’uomo e di conseguenza dalla sua inventiva in campo artistico.
«Comprendere l’emergenza ambientale significa innanzitutto guardarci intorno per osservare gli effetti dell’impatto dell’uomo sulla Terra e ascoltare la scienza che ormai da decenni avverte dell’imminente catastrofe. Questa presa di coscienza passa attraverso immagini che ritraggono la devastazione ambientale, come quelle terribili dei paesaggi sconvolti dalle estrazioni minerarie ritratte dal fotografo David Maisel. Ma alla consapevolezza del problema non può seguire l’accettazione: è necessaria l’azione. La seconda sezione della mostra racconta infatti un’arte di resistenza che si oppone alla distruzione con la forza di un fattore umano usato come strumento di costruzione e immaginazione. Così, nelle performance intrise di ritualismo dell’artista nativo americano Cannupa H. Luger l’uomo è parte di un sistema di interconnessioni, così come nei ritratti di attivisti ambientali creati con l’erba dei due artisti e attivisti inglesi Ackroyd & Harvey.
Solo se sapremo resistere alla devastazione ambientale, la Terra, e noi con lei, avrà un futuro. Immaginare alternative, soluzioni e mondi migliori è possibile. Gli artisti da sempre offrono suggestioni e idee per disegnare futuri e quelli raccontati nella terza e ultima sezione della mostra sono scenari in cui l’uomo torna ad essere parte dell’ecosistema, diventando un agente di trasformazione positiva, come in Aula Verde di Andreco», dichiara la curatrice Maurita Cardone annunciando i nomi degli artisti che apriranno la mostra e a cui se ne andranno ad aggiungere altri nel corso dei mesi di programmazione.
“Altre Ecologie – Quando l’Arte protegge il Pianeta” è organizzata in partnership con “La Nuova Ecologia”, mensile di Legambiente, che accompagnerà Arte.go.it in questo viaggio, condividendo con i propri lettori le storie raccolte in questa esplorazione della crisi ambientale, dall’emergenza alla speranza. Un viaggio che gradualmente si arricchirà con nuovi approfondimenti e spunti di riflessione attraverso diversi linguaggi artistici che racconteranno natura, ambiente e clima non come entità altre, separate da noi, ma come elementi di un sistema di cui l’uomo è parte e in cui l’arte può essere un fattore di trasformazione. Se quello che stiamo vivendo è l’antropocene, allora è nostra la responsabilità della salute della madre Terra. Gli artisti esposti in questa mostra ce lo ricordano e ci invitano a immaginare e a condividere soluzioni.