Archivio Aperto 2020: il cinema di famiglia e sperimentale – XIII edizione
Si terrà per la prima volta on line Archivio Aperto, la manifestazione annuale giunta alla sua XIII edizione, che Home Movies dedica alla riscoperta del patrimonio cinematografico privato, dal film di famiglia al film sperimentale e d’artista: l’intero programma, ricco di proiezioni e incontri, sarà infatti accessibile gratuitamente su diverse piattaforme, il sito homemovies.it, la piattaforma MyMovies e la pagina Facebook.
I contenuti sono, come sempre, vari e riflettono l’approccio multidisciplinare di Home Movies, che vuole raccontare la storia e le storie che emergono da un patrimonio cinematografico solo apparentemente marginale, custode autentico delle nostre memorie. Archivio Aperto è realizzato in collaborazione con Istituto Storico Parri e Kinè e con il sostegno di DGC-MiBACT, Regione Emilia Romagna e Comune di Bologna.
Tra le “chicche” di Archivio Aperto un filmato inedito del 1972 che mostra Gianni Rodari in dialogo con i bambini della Scuola dell’Infanzia Diana Reggio Emilia. Il filmato fu girato in occasione degli “Incontri con la Fantastica”, una settimana di studi organizzati da Loris Malaguzzi e dal Comune di Reggio Emilia come momento di riflessione e formazione per gli insegnanti. Da questi incontri, unici nel panorama educativo infantile nazionale, nacque il libro culto La Grammatica della fantasia. Il filmato e altri materiali inediti su quella settimana reggiana sono tratti dall’Archivio Audiovisivo Franco Cigarini, conservato presso la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia e restaurato da Home Movies, e saranno online a partire da sabato 24 ottobre alle ore 18. Un omaggio al grande scrittore e pedagogista per celebrare il centenario della sua nascita, e un gesto di buon auspicio per una scuola che sta attraversando un momento particolarmente delicato.
Tra gli appuntamenti di maggior rilievo di questa XIII edizione la presentazione di Diary, opera monumentale di David Perlov (1930-2003), che racconta in forma intima la complessa storia di Israele dal 1973 al 1983, attraverso gli occhi di un grande documentarista, che si confronta con i drammi della sua epoca, le guerre, le difficoltà quotidiane, ma anche con la gioia di vivere della sua famiglia. E ancora l’omaggio a Mauro Mingardi, “artigiano” eccentrico e libero del cinema, bolognese che mai volle lasciare la sua città nonostante le lusinghe di Roma e l’ammirazione di Roberto Rossellini: saranno trasmesse alcune delle sue pellicole, girate con mezzi di fortuna spaziando tra i generi più disparati, dal fantasy al western all’horror al noir. Dagli Stati Uniti un singolare esperimento di cinema casalingo condotto da un gruppo di ragazzini dei sobborghi di New York negli anni Sessanta, ricco di creatività, humour e fantasia. E ancora i restauri di opere originali di filmmaker Super8 ancora troppo poco noti e dei cosiddetti sperimentali storici, i documentari e found footage films contemporanei, le selezioni dall’archivio con sonorizzazione live. Verranno anche presentati alcuni film realizzati nel corso del 2020, alcuni prodotti in collaborazione con Archivio Home Movies, che fanno ampio uso degli archivi privati: tra questi Le storie che saremo, opera collettiva realizzata con le immagini d’archivio private durante il lockdown.
Diary: omaggio a David Perlov
Nato in Brasile, viaggiatore per vocazione, fino all’arrivo in Israele e a Parigi dove si forma artisticamente: con l’omaggio a David Perlov, una figura da scoprire per il pubblico italiano, prosegue l’esplorazione di Archivio Aperto nella forma diaristica al cinema, dopo le incursioni delle scorse edizioni nelle filmografie di Jonas Mekas, Boris Lehman e altri cineasti. Diary (disponibile online dal 24 ottobre al 7 novembre) è la sua opera più monumentale: il film, trasmesso in 6 parti trasmesse a cadenza giornaliera da Channel 4 per la prima volta nel 1983 – e visibile ad Archivio Aperto analogamente alle attuali serie di Netflix – è un film-fiume intimista e universale, dove i drammi della storia di Israele s’incrociano con le vicende personali, con la moglie e le due figlie che crescono davanti alla cinepresa. Gli amori, i tradimenti, i dilemmi esistenziali, i viaggi ricorrenti – in Brasile, il paese d’origine, a Parigi, dove è diventato cineasta – gli incontri con artisti, intellettuali, cineasti mitici, da Klaus Kinski a Joris Ivens a Claude Lanzmann. La figlia Yael, oggi cineasta impegnata, racconterà durante Archivio Aperto il 30 ottobre l’esperienza unica umana e produttiva di Diary, un’opera appassionante e ricca di suggestioni, molto amata in tutto il mondo dagli studenti di cinema per le continue riflessioni sull’atto di filmare.
Cine-eccentrici: Mauro Mingardi
Una nuova sezione dedicata ai filmmaker indipendenti che si sono distinti dalla massa dei cineamatori, realizzando film la cui unica pecca era la mancanza di una distribuzione, dovuta al formato difficilmente riproducibile in molti esemplari. L’esempio di Mauro Mingardi è tra i più eclatanti. Bolognese che si è sempre voluto tenere distante dal cinema industriale, nonostante le sirene che venivano da Roma (e l’invito di Roberto Rossellini, che lo stimava), è un cineasta inventore, un vero artigiano dell’8mm e del Super8. Mingardi non ha mai voluto spostarsi dalla sua Bologna e non a caso l’unica incursione nel cinema professionale fu per un film girato nel capoluogo emiliano, Chiedo Asilo: Marco Ferreri lo volle al suo fianco. Dopo che la vicenda biografica di Mingardi è stata raccontata dal documentario Un western senza cavalli di Marzia Toscano e Davide Rizzo, vedremo finalmente alcuni suoi film restaurati da Home Movies con il contributo del MiBACT. Il taglio scelto dalla rassegna vuole indagare il Mingardi che rilegge i generi cinematografici (l’horror, il thriller, ma anche il cinema muto), spesso in chiave grottesca e ironica, soprattutto per il suo e il nostro divertimento. Traspare infatti nelle pellicole selezionate – Vita d’artista, Il tempo nel muro, Raptus, Alla ricerca dell’impossibile, Gli usignoli di Rellstab – il gusto del cinema come invenzione continua, un piacere per gli occhi. È come se Mingardi avesse colto una sfida e in ogni inquadratura volesse dirci, senza essere pedante: vedete, il grande cinema posso farlo anche io con mezzi e formati minimi, con grande fantasia, senza nessun vincolo, in assoluta autonomia e libertà.
Fantastic Stories
Questa sezione è dedicata ai film fatti dai ragazzini, e nella fattispecie ragazzini terribili. Le pellicole provengono infatti da un archivio italo-americano ritrovato da Home Movies oltreoceano, nei sobborghi di New York. Rob Niosi e i suoi amici (in particolare Ron Bucalo e Nicola Scaramozzino) non sono neppure adolescenti quando a metà anni ‘60 iniziano a filmare per gioco con le cineprese casalinghe rubate in famiglia, sperimentando a più non posso i generi cinematografici – l’horror, lo splatter, la fantascienza – e le tecniche di animazione, i trucchi, le riprese dal basso e gli effetti speciali. Crescendo, attorno al 1970, il gioco diventa più serio e il loro stile irriverente se non ribelle: da grandi, alcuni di loro diventeranno artisti e faranno animazioni per pubblicità e videoclip. In programma l’antologia The shape of the things to come (che sarà sonorizzata live da Effetto Brama), e le irresistibili parodie di 2001: Odissea nello Spazio e di Superman (It’s a bird).
Art & Experimental Film
L’ormai consueta sezione sul cinema sperimentale e d’artista italiano degli anni ‘60 e ‘70, presenta la nuova edizione di Shaping Negation di Arnaldo Pomodoro, Ugo Mulas e Francesco Leonetti, in collaborazione con la Fondazione Pomodoro e la Fondazione Mulas, e restaurato con il contributo del MiBACT, e una selezione di opere di Massimo Bacigalupo, Valentina Berardinone, Gianni Castagnoli, Fernando De Filippi e Andrea Granchi, proiettate in pellicola negli scorsi anni, ora presentate in edizione digitale.
Archive Docs/Recycled Cinema
Due sezioni che presentano opere (alcune delle quali prodotte dall’Archivio Home Movies o in collaborazione) che fanno ampio o esclusivo uso degli archivi privati. Da How we live, ultimo film di Gustav Deutsch, esponente del found footage internazionale, scomparso un anno fa, a Il Varco di Federico Ferrone e Michele Manzolini, unico film italiano in selezione agli EFA (gli Oscar Europei) come miglior documentario, ai biografici Una nobile rivoluzione (Simone Cangelosi) sul movimento LGBT+ e la pionieristica figura di Marcella Di Folco, scomparsa dieci anni fa, a In un futuro aprile (Francesco Costabile, Federico Savonitto), sugli anni giovanili di Pier Paolo Pasolini, presentato in collaborazione con la Cineteca di Bologna a Visioni Italiane il 2 novembre, nell’anniversario della morte, ai due cortometraggi rivelazione già presentati a Venezia Sì (Luca Ferri), in collaborazione con Lab80, e Supereroi senza superpoteri (Beatrice Baldacci), in collaborazione con il Premio Zavattini, e alle due anteprime assolute Nella buona e nella cattiva sorte (Sara Iommi e Lucia Tralli) sull’immaginario e le storie del matrimonio in Italia e Le storie che saremo, opera collettiva realizzata durante il lockdown da diversi autori e autrici, con l’episodio di Irene Dionisio, da poco vincitrice del Premio Bertolucci come migliore regista europea under35, realizzato con le immagini provenienti dalla piattaforma di Home Movies Memoryscapes (gli altri episodi sono di Daniele Atzeni, Marco Bertozzi, Luca Casazza, Giulia Cosentino, Martina Melilli).
Archive Bites
Una sezione che vedrà un susseguirsi di incontri sulla storia del cinema e del video amatoriale, documenti filmici d’archivio di particolare interesse storico, l’introduzione al cinema del cineasta migrante Alvaro Bizzarri, attraverso il sorprendente film Super8 Lo stagionale, sulla condizione degli italiani in Svizzera, e un gran finale dedicato al progetto Memoryscapes con una selezione di immagini inedite sulla rappresentazione della donna e il lavoro, con il titolo Il gesto delle donne.
La sonorizzazioni dal vivo
La sonorizzazione dal vivo di contenuti “speciali” di Archivio Aperto, un appuntamento irrinunciabile anche nella edizione online, è frutto della collaborazione con CUBO – il neonato coordinamento territoriale di festival, promosso da realtà emiliano-romagnolo (Ferrara Sotto Le Stelle, acieloaperto di Cesena, Arti Vive di Soliera) come risposta alla crisi senza precedenti causata dall’emergenza sanitaria. E Archivio Aperto 2020 appunto lancerà Effetto Brama, nuovo ensemble di talentuosi giovani musiciste e musicisti emiliano-romagnoli, specializzato nella sonorizzazione delle immagini in movimento. Effetto Brama sonorizzerà live i programmi dell’inaugurazione (The shape of the things to come) e della chiusura (Il gesto delle donne).
Infine, Archivio Aperto non rinuncia ad appuntamenti tradizionali, quali la visita guidata agli spazi di Home Movies (online, 25 ottobre), una “lezione” sulla proiezione in pellicola (1 novembre) e un workshop sulla scrittura cinematografica a partire dagli archivi audiovisivi privati, tra documentario e fiction (21 novembre).
Dal 2002 l’Archivio Home Movies raccoglie, cura, cataloga, valorizza il patrimonio audiovisivo per conservare quell’affascinante bacino di memoria in pellicola che sono i film privati – 9, 5mm Pathé Baby, 16mm, 8mm, Super 8 – custodi di un inconsapevole quanto prezioso valore documentaristico, cui si aggiungono film sperimentali, film industriali e i più recenti video in formato analogico. Archivio Aperto è l’appuntamento annuale dedicato alla valorizzazione del patrimonio che conserva e alle variegate produzioni storiche e artistiche del cinema privato e indipendente.
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