Arte, musica e scienza si intrecciano sul megaschermo a Padova
Un viaggio tra arte, scienza e musica condurrà giovedi 23 novembre alle 20.30 gli spettatori del Padova Congress alla scoperta dei pianeti che compongono il nostro Sistema Solare.
Tra sorprendenti immagini astronomiche, suggestioni astrologiche e forza pittorica il video prodotto da VIS Virtual Immersions in Science, partecipata del Gruppo ETT, in collaborazione con INAF Istituto Nazionale di Astrofisica, accompagnerà infatti la prima di “The Planets, Op. 32”, suite sinfonica del compositore inglese Gustav Holst proposta dall’Orchestra di Padova e del Veneto.
Arte, musica e scienza si intrecciano e danno vita a una danza tra i pianeti sul megaschermo a led di Padova Congress, il più grande d’Europa, restituendo tutta l’immensità e grandiosità del cosmo.
Matias Guerra, direttore artistico di VIS, primo spin off della Scuola Normale Superiore, ha infatti ricostruito un universo in cui creatività e divulgazione scientifica si incontrano per suscitare nel pubblico quel sentimento di meraviglia che la grandiosità della natura è in grado di generare.
A ciascuno dei sette movimenti della Suite sinfonica di Holst, che rappresentano in musica i pianeti del Sistema Solare, corrisponde una sequenza di illustrazioni e grafiche specifiche. Un’esplorazione spaziale che rivela le peculiarità di ogni pianeta e allo stesso tempo costruisce una visione di insieme del Sistema Solare grazie anche al supporto dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, che ha reso disponibile un ricco corpus di immagini.
Combinando elementi artistici a una sequenza di immagini tratte da osservazioni astronomiche del Sistema Solare e dall’esplorazione spaziale (NASA, JPL-Caltech), VIS ha saputo restituire una visione estetica d’insieme organicamente coesa, in cui l’elemento visivo e quello sonoro dialogano per un’esperienza artistica armoniosa e unica. L’immensità dello spazio viene, infatti, modulata dal ritmo della partitura musicale dell’orchestra, che scandendo la sequenza dei moti e delle orbite dei pianeti alterna movimenti lenti a andature allegre, aderendo così al carattere di ogni corpo celeste.
Una sequenza lenta e progressiva di rappresentazioni scientifiche costruisce la narrazione di The Planets, che seguendo il percorso musicale della suite di Holst alterna i colori vivaci di Urano e Nettuno alle variazioni cromatiche e alle striature di Giove fino alla superficie irregolare di Marte. I soggetti principali della proiezione sono infatti i pianeti, che con le loro particolarità e differenze sono protagonisti affascinanti e maestosi dell’universo buio e scuro che li avvolge.
