Attraversare la soglia: incontro sulle migrazioni (in)volontarie
A Il Prisma Live in via Adige 11 a Milano, nuovo spazio di condivisione e incubazione di idee oltre che nuova sede de Il Prisma, società di architettura e design, va in scena “Crossing the openings – Attraversare la soglia”, secondo appuntamento della serie “Migrazioni (in)Volontarie”.
Dopo aver esplorato durante il primo incontro il senso dell’identità, mercoledì 27 marzo dalle 19:00 alle 20:30 la conversazione sulle Migrazioni (In)Volontarie porterà naturalmente al prossimo tema: la soglia.
Moderato da Walter Mariotti, direttore editoriale di Domus, con la partecipazione fissa del critico e curatore d’arte Luca Cantore D’Amore e dell’artista Marco Nereo Rotelli, l’incontro esplorerà il modo in cui gli spazi fisici, emotivi e culturali ci plasmano in questo viaggio. Qual è il ruolo del luogo di partenza e di arrivo sulla persona che parte e arriva? La conversazione si spingerà oltre i limiti convenzionali grazie alla presenza di tre relatrici d’eccezione:
Chiara Montanari, esploratrice e prima donna italiana ad aver guidato una spedizione internazionale in Antartide, ci porterà a navigare la bellezza dell’incertezza e dell’ignoto, indispensabili per sviluppare quella che lei chiama mentalità antartica.
Laura Zanfrini, sociologa delle migrazioni, stimolerà riflessione sul valore della diversità e dell’identità collettiva, mettendo in luce le complessità e, soprattutto, le opportunità della convivenza multietnica.
Nausicaa Pezzoni, architetto e urbanista, invece, ci sfiderà ad ampliare i nostri orizzonti guardando il mondo con lo sguardo degli “altri” – gli estranei – per cogliere nuovi spunti e punti di vista sul futuro delle nostre comunità urbane.
“Il Prisma Live”, è uno spazio che nasce per dare forma alla visione della società: “Design Human Life. Il tema della ricerca 2024 è “Migrazioni (in)Volontarie”, lo studio di come le diverse tipologie di spostamenti stiano modellando la contemporaneità e il prossimo futuro. Punto di partenza di questa indagine è comprendere il fenomeno della migrazione attraverso tutto lo spettro di motivazioni e condizioni che lo innescano e caratterizzano, indagandolo dal punto di vista dell’esperienza umana e delle trasformazioni urbane e di spazi costruiti, per arrivare a comprendere con più chiarezza gli humans per cui si progetta e si progetterà, e le opportunità di migliorare gli ambienti in cui vivranno, passeranno e si fermeranno.
Il percorso della ricerca sarà approfondito con il supporto di figure di spicco della cultura e del future thinking e indagato in diverse modalità: ricerca desk, ricerca sul campo, tavole rotonde, laboratori, arte contemporanea. Proprio l’arte avrà il compito di contaminare l’intero processo di ricerca e innovazione nel 2024, guidando i progettisti de Il Prisma verso visioni e cortocircuiti inaspettati. In questa prospettiva, il critico e curatore d’arte Luca Cantore D’Amore e l’artista Marco Nereo Rotelli hanno elaborato un percorso espositivo attraverso l’installazione di opere che evocheranno le “Migrazioni (in)Volontarie” e che saranno svelate gradualmente lungo l’arco del 2024.
Prima opera svelata in occasione del primo incontro è “Enigma umano”, scultura dalle evocative forme antropomorfe, appoggiata su una porta e avvolta da tessuti e corde, inequivocabile cifra stilistica di Marco Nereo Rotelli che conferisce un potente punto di vista alla prima delle tre declinazioni delle migrazioni (in)volontarie: il senso dell’identità. Nel migrante dell’artista, in quel viaggiatore, c’è la biografia di ognuno di noi dinanzi all’inevitabilità di alcune scelte, fino all’erosione delle differenze.
L’installazione artistica che sarà svelata durante il secondo incontro che ha come declinazione “attraversare la soglia” è “Porte dell’Oltre”, una serie di imponenti porte che l’artista ha realizzato per evidenziare il tema dell’altrove, del passaggio, ovvero, la capacità dell’uomo di varcare i confini – del mondo e di sé stesso – per oltrepassare i limiti e tentare di ambire alla salvezza. In un cammino della vita sorprendente per cui, come diceva Eugenio Montale, “l’imprevisto è la sola speranza”.
Nel terzo incontro, invece, Marco Nereo Rotelli presenterà una vera e propria “vanitas contemporanea”. La serie di sculture in marmo, infatti, tra parola e forma, rappresenta la caducità dell’essere umano che, nel tempo che scorre e negli spostamenti che avvengono, non può trascurare il dato più incontrovertibile dell’appartenere alla propria specie: l’andare incontro a un destino per tutti identico, pur nelle divergenze identitarie inevitabili. L’arricchimento dell’uomo durante lo svolgersi dell’esistenza, non può non tener conto delle differenze e dell’arricchimento, appunto, che da esse se ne può trarre, senza violenze e discriminazioni. Dal verso di Alda Merini “la cattiveria è di coloro i quali non hanno capito che non siamo immortali”.
Un fitto bosco di parole e poesie, realizzati da Marco Nereo Rotelli su tronchi d’albero, con il suo “blu sogno” e la sua danza del verbo, accompagnerà l’apparire di ognuna delle sculture e delle opere esposte. Un allestimento perenne, che omaggia e richiama quello della “Natura” e che racchiude il significato dell’intera attività delle iniziative: come in un perenne sussurro del pensiero per cui “anche gli alberi muoiono, ma i sogni restano”.
CROSSING THE OPENINGS – ATTRAVERSARE LA SOGLIA
Mercoledì 27 marzo ore 19.00-20.30. Ingresso su invito
Via Adige 11, Milano
Ospiti e speaker: Walter Mariotti, direttore editoriale di Domus: Moderatore; Luca Cantore D’amore: critico e curatore d’arte; Marco Nereo Rotelli: artista; Chiara Montanari: esploratrice e prima donna italiana ad aver guidato una spedizione internazionale in Antartide; Laura Zanfrini, sociologa delle migrazioni; Nausicaa Pezzoni, architetto e urbanista