“Bellezza, addio”. Nelle sale il documentario dedicato al poeta Dario Bellezza
Il film di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese dedicato al poeta Dario Bellezza arriva in sala. A Roma, Milano e Napoli proiezione alla presenza dei registi.
Il documentario di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese è il ritratto di Dario Bellezza, uno dei più originali poeti italiani del Novecento, e di una stagione culturale irripetibile. Tra i protagonisti del racconto, Barbara Alberti, Antonella Amendola, Ulisse Benedetti, Franco Cordelli, Ninetto Davoli, Giuseppe Garrera, Maurizio Gregorini, Fiammetta Jori, Renzo Paris, Elio Pecora, Paco Reconti, Nichi Vendola. Musiche di Pivio & Aldo De Scalzi. Produzione Zivago Film e Luce Cinecittà.
A che serve un poeta? La domanda posta oggi con il trionfo di immagini a consumo di like e condivisioni può apparire desolante. Oppure far constatare che non sono questi tempi per sentimenti poetici. Oppure, che non c’è mai stato tanto bisogno di poesia come oggi.
È questo il sentimento che desta “Bellezza, addio”, dedicato a uno dei più grandi poeti italiani del XX secolo, sarà in sala, alla presenza dei registi, lunedì 19 febbraio al Cinema Nuovo Sacher di Roma (ore 21.00), lunedì 26 febbraio al Cinema Anteo Palazzo del Cinema di Milano (ore 21.30) e venerdì 12 aprile al Cinema Academy Astra di Napoli (ore 18.20).
“Bellezza, addio” racconta l’intero arco temporale (1944-1996) fulminante di una vita troppo breve, in cui sta condensata una costellazione tra le massime della cultura italiana, e non solo, del ‘900. ‘Miglior poeta della nuova generazione’ lo consacra da giovanissimo Pier Paolo Pasolini, con cui instaura un sodalizio fedele. ‘Rimbaud di Monteverde’ una definizione della misura del suo talento (e di una passione per il genio francese che Bellezza tradusse con felicità). Il ragazzo che riesce a tessere fraterne amicizie con tre ‘madri’ diverse, tra le massime autrici del secolo: Amelia Rosselli, Elsa Morante, Anna Maria Ortese. Il poeta che ad appena 28 anni con ‘Lettere da Sodoma’ dona alla narrativa italiana il primo racconto esplicito dell’amore omosessuale, liberando un mondo di lettori. L’uomo irriverente, pudico, appartato e in grado di farsi personaggio televisivo, meditativo e vitalissimo in un’epica di notti romane, simbolo spontaneo delle lotte per la libertà sessuale, e con la stessa traumatica fine per AIDS, capace di mostrare tutte le arretratezze di un paese bigotto, e superarle di slancio con la sua passione, ironia, amore.
Attraverso le testimonianze di intellettuali e compagni di strada, come i poeti Renzo Paris e Elio Pecora, il critico Franco Cordelli, Barbara Alberti, Ninetto Davoli, Nichi Vendola e molti altri; l’archivio personale del poeta sfogliato in pagine inedite dal collezionista Giuseppe Garrera; repertori filmici eccezionali; e non ultimo un accompagnamento musicale di Pivio e Aldo De Scalzi, Bellezza, addio è il ritratto commosso e appassionante di un uomo unico e di una passione. E attraverso lui, il racconto di diverse storie d’Italia, in passaggi cruciali, sconfitte, oblii e trionfi. Infine una biografia speciale di quei cittadini che sono i lettori di libri. Da cui si comprende che forse a questo serve un poeta: a cambiare la società, toccando e cambiando loro, quelli che leggono.
Prodotto da Zivago Film e Luce Cinecittà, e presentato in anteprima mondiale alla 59ma Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro – appuntamento storico per il cinema d’autore, dove la coppia di registi ha trionfato nel 2020 con “Il caso Braibanti” – il film ha ricevuto il Premio del Pubblico e alla Miglior colonna sonora al festival “Inventa un film” Lenola 2023, la Menzione Speciale della Giuria alla 21a edizione del Florence Queer Festival e il Premio per la Miglior regia all’Asti Film Festival 2023. È stato proiettato al Napoli Film Festival e in occasione del Premio Internazionale di Cinema e Narrativa “Efebo d’oro” di Palermo e al “Via Emilia Doc Fest” di Modena.
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Dario Bellezza – Foto Dino Ignani (part.)