“Bodies on Glass” con Cristian Cucco & Thomas Van de Ven
“Bodies on Glass” nasce dall’incontro tra il pianista Andrea Rebaudengo e il coreografo Diego Tortelli, un processo creativo quasi immediato. Mentre le mani di Andrea scivolano sulle note delle partiture dei brani iconici di Philip Glass, i danzatori si muovono invece su partiture coreografiche più fragili e scivolose, che li porteranno ad alternare momenti di materiale coreografico con una forma precisa a momenti di improvvisazione.
Diego Tortelli si affianca a due danzatori che lo hanno seguito per anni nel suo percorso creativo e nella sua ricerca del linguaggio del corpo. Il lavoro, basato sulla “memoria” e sulla “fiducia”, si incastra perfettamente con i brani ipnotici e intensi dettati da una ritmicità ripetitiva del compositore Philip Glass.
Come la musica di Philip Glass anche la danza introduce un gusto per i procedimenti compositivi anziché per la composizione ultima. Lo spettatore e ascoltatore viene in questo modo riportato a un livello precedente della creazione, a una sorta di “aritmetica” soggiacente all’espressione dell’opera, che in questo modo mette a nudo le sue nervature ritmiche, melodiche e armoniche, come il dettaglio di un elaborato tessuto che venga analizzato al microscopio, ma allo stesso tempo effimero, transitorio come la danza dei corpi che nel momento in cui viene manifestata rimane solo come memoria per gli occhi di chi l’ha osservata e svanisce, lasciando solo una sensazione, un’atmosfera sospesa. Per questo il titolo può avere un doppio significato. Si tratta sia di “corpi che danzano su musica di Glass” che di “corpi sul vetro”, Corpi che scivolano sulle note musicali lasciando impronte sulla superficie trasparente di un vetro fragile.
Diego Tortelli coreografo residente presso la Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, si forma come danzatore in Italia presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma e poi al Teatro alla Scala di Milano. Nel 2017 viene eletto miglior giovane coreografo dal festival di danza Palcoscenico Danza, mentre nel 2021 è il vincitore del primo bando per artisti italiani lanciato dalla Biennale di Venezia con il Settore Danza. Tra gli altri ha danzato per il Balletto dell’Esperia, DanceHaus/Susanna Beltrami, Luna Negra Chicago, Opera di Munich, Korzo Theater, La Veronal/Marcos Morau.
Andrea Rebaudengo classe 1972, studia pianoforte e composizione con Paolo Bordoni, Lazar Berman, Alexander Lonquich, Andrzej Jasinsky e Danilo Lorenzini. Vincitore del primo premio al Concorso Pianistico Internazionale di Pescara del 1998, ha suonato per le più importanti istituzioni concertistiche italiane, tra cui il Teatro alla Scala di Milano e l’Unione Musicale di Torino. Con il suo ensemble Sentieri selvaggi si è esibito presso l’Accademia di Santa Cecilia di Roma, “Bang-on-a-can Marathon” di New York, Dom di Mosca, Sacrum Profanum di Cracovia e la Biennale di Venezia, I Concerti del Quirinale presentando spesso prime esecuzioni di autori contemporanei e collaborando con compositori quali Louis Andriessen, Michael Nyman, David Lang, James MacMillan, Julia Wolfe, Mark-Anthony Turnage, Luca Francesconi e Ivan Fedele. Tra le sue collaborazioni spicca quella con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.
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Marie Gryczka