“Casta Diva” e “Kali la Sara” di Francesco Posa con Luciana Savignano
Domenica 28 gennaio, alle ore 17:30, nell’ambito della nuova rassegna Pomeriggi Culturali, l’Ente di formazione Teatro Oscar Danza Teatro, ospiterà l’étoile Luciana Savignano e il coreografo Francesco Posa, che presenteranno i lavori di video danza “Casta Diva” e “Kali la Sara”.
Un incontro speciale, che prevede la proiezione di una coreografia realizzata e videoripresa nell’abbraccio del Lago di Como.
Interprete l’etoilè Luciana Savignano che, su coreografia di Francesco Posa, proporrà un’inedita versione della famosa preghiera di Francesco Bellini “Casta Diva” per l’interpretazione dell’indimenticata Maria Callas.
La regia del video è di Paola Nessi, la produzione di Filippo Bariffi e i costumi di Andrea Gentili.
il secondo video è un omaggio alla protettrice del popolo dei camminanti da molti conosciuta come “Sara la Kali” – ossia Sara la Nera.
A vestire i panni della Santa, l’ètoile Luciana Savignano, in un progetto coreografico di Francesco Posa.
La leggenda vuole che questa santa fosse una serva di Maria Salomé, Maria Jacobé e Maria Maddalena, sbarcate alla foce del Rodano per sfuggire alle persecuzioni dopo la morte di Gesù, diffondendo così il Cristianesimo in Europa.
Per quanto il culto di Santa Sara la Kali non sia riconosciuto ufficialmente dalla confessione cristiana, i popoli gitani di Rom, Sinti e Kalè si radunano ogni anno a Saint Maries de la Mér per venerarla come loro patrona protettrice.
I giovani danzatori, protagonisti del progetto sono Alessandro Florio e Maksym Petrashchuck, Gaia Barchi, assistente alla coreografia, Filippo Cerra e Mario Voria, registi e videomakers, e Andrea Gentili, che ha curato i costumi con scrupolosa attenzione alla storia raccontata.
Interverranno, a commentare la video danza, Luciana Savignano, Etoilè della Danza Classica e Contemporanea, Francesco Posa, coreografo e interprete, accompagnati da Angela Perrino (docente di tecnica di danza classica presso il liceo coreutico A. Locatelli di Bergamo), della professoressa Patrizia Fazzini (docente di Lettere del Liceo coreutico Candiani Bausch di Busto Arsizio)