
Conferenza e mostra: “La mente alterata” di Christian Fogarolli
Per il ciclo Serate di arte e neuroscienze la Fondazione per l’Arte e le Neuroscienze di Francesco Sticchi a Maglie, in provincia di Lecce, presenta una conferenza a tema e la mostra personale di Christian Fogarolli intitolate “La mente alterata”.
La Fondazione dal 2017 ospita appuntamenti col pubblico per approfondimenti specifici sul rapporto tra arte e cervello, in cui ben si inserisce in questa edizione la produzione artistica di Fogarolli.
Con la volontà di allineare cultura neuroscientifica e umanistica, Francesco Sticchi, medico e collezionista d’arte, propone di anno in anno la formula della conferenza, per un dialogo interdisciplinare sui meccanismi cerebrali e la creatività, che introduce alla visita di una mostra, dando spazio ai linguaggi espressivi contemporanei: l’intento è di stimolare l’interesse per la conoscenza della mente umana in relazione al corpo e all’ambiente attraverso il lavoro degli artisti invitati e le opere scelte.
Citando gli studi del premio Nobel Eric R. Kandel sulla mente alterata e su cosa dicono di noi le anomalie del cervello, la conferenza per questo nuovo appuntamento cerca di rispondere alla domanda sul cosa succede al nostro senso del sé quando il cervello non funziona correttamente o quando è afflitto da malattie e traumi. I neuroscienziati partendo dalle alterazioni sia fisiche sia psichiche degli umani sono riusciti a scoprire e rilevare i funzionamenti dell’organo più straordinario della natura, cioè il cervello umano e la sua mente. Allo stesso modo, la ricerca dell’artista legata alla scienza si muove costantemente tra normalità e devianza, riflettendo sulle attribuzioni normative di malattia, emarginazione e categorizzazione nella società contemporanea.
La conferenza tenuta da Francesco Sticchi: nel corso della storia la linea di demarcazione della ‘normalità’ è stata tracciata in punti diversi da società diverse, sottoponendo i soggetti a differenti stigmatizzazioni. Alla luce del sapere neuroscientifico, considerando gli studi di neurofilosofia e psicologia cognitiva, ci si addentrerà nei risvolti della psichiatria moderna che tenta di descrivere e catalogare (DSM- 5) i disturbi mentali, ma che con una incerta collocazione dei vari comportamenti rispetto alla linea che separa il normale dal disturbato, testimonia che il confine è mutevole. Le variazioni del comportamento derivano da variazioni individuali del cervello, che ci dà il nostro senso di individualità. Dallo studio dello spettro autistico si è capito quali sono le strutture del cervello sociale; dai quadri dei disturbi depressivi, bipolari, si è evidenziata l’importanza dei circuiti del sistema limbico con le emozioni fondamentali per l’integrità del sé e della relazione mondo-cervello; dai soggetti schizofrenici, la cui mente si trova inondata da informazioni sensoriali che il cervello non riesce più a filtrare e incanalare, con la mescolanza fra stimoli interni e dell’ambiente, si è affermata l’importanza di determinati lobi cerebrali per la capacità di pensare, di prendere decisioni e di portarle a termine; dalla demenza si è compreso tutto il valore della memoria con l’ippocampo, in particolare, che ci dà la struttura del senso di sé costante nel tempo; attraverso le dipendenze si è colto il principio del piacere e così via per le malattie neurologiche. La realtà autogenerata dal cervello che è un sistema di esplorazione e navigazione molto efficace, in parte inconscia e in parte cosciente, guida i nostri pensieri e il nostro comportamento. Di conseguenza le alterazioni delle funzioni cerebrali possono avere conseguenze spaventose e tragiche, come pure conferire benefici affermando l’individualità di ognuno. L’uomo è anche irrazionalità (al cervello piace anche un po’ di follia); irrazionali sono l’amore, la fantasia, l’immaginazione, l’ideazione, il desiderio e il sogno. In mostra, ci accompagnano in questa scoperta, una serie di opere di Christian Fogarolli che stimolano un pensiero critico sul rapporto tra mente e cervello ponendo questioni su come i processi funzionali di quest’ultimo interagiscono con quelli soggettivi della mente, e indagando come questi atti di pensiero si sviluppino in comportamenti ritenuti leciti o proibiti. Nella sua pratica artistica, passato e presente si intrecciano ibridando diversi metodi espressivi: fotografia, installazione, scultura e pittura; tracce e frammenti di un tempo indefinito si legano a materiali vitrei, specchianti, metallici, organici e tecnologici.
La conferenza si ripeterà ogni sera dall’11 fino al 25 aprile 2025 e la mostra “La mente alterata – Christian Fogarolli” sarà visitabile su appuntamento fino al successivo 30 maggio.
Per appuntamenti 339 6145183.
Come per ogni edizione l’iniziativa si completa con la pubblicazione di un catalogo.
Inaugurazione
venerdì 11 aprile dalle ore 19:00