“Conversations after sex” di Mark O’Halloran
Una donna, tanti uomini. Una girandola di incontri sessuali a due, perlopiù occasionali, come antidoto alla solitudine e alle pressioni esterne. La camera da letto come luogo di confessioni impensate e impensabili, cui affidarsi con la complicità del buio, dell’alcol, delle droghe o dell’intimità; a tratti, persino della violenza. Al centro Lei, donna senza nome, ma cocciutamente reale, alle prese con uomini, talvolta appena tratteggiati, ma sempre vividissimi, che incarnano sfaccettature diverse dell’universo maschile, ognuno con il suo percorso e le sue fragilità: squarci, ora lirici e toccanti, ora grevi e respingenti, che, nell’arco temporale di un anno, getteranno progressivamente luce su un passato doloroso, pieno di non detti. Spogliandosi, letteralmente e metaforicamente, i protagonisti finiranno spesso per giocare ad armi pari, toccando corde molto più intime di qualunque acrobazia sessuale. Conversation after sex, ovvero il cuore umano scandagliato… dal buco della serratura.
Mark O’Halloran è uno scrittore/attore originario dell’ovest dell’Irlanda. Tra le sue opere: i film Garage, Adam & Paul, Viva, lungometraggio in lingua spagnola ambientato all’Havana, e Rialto, che ha debuttato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2019. Per la televisione, ha scritto Prosperity e Conversations with friends – Parlarne tra amici, tratto dall’omonimo romanzo di Sally Rooney. I suoi lavori sono stati presentati a Venezia, Cannes, Berlino, Toronto, al Telluride e al Sundance Film Festival. Per il teatro, ha scritto Trade, ha contribuito alla stesura di Lippy ed è coautore di Beckett’s Room per il Dead Centre al The Gate Theatre di Dublino. Nel 2021 un suo adattamento de Il silenzio di Bergman ha debuttato allo Stadsteater di Göteborg, in Svezia.
Venerdì 2 e sabato 3 febbraio 2024 – ore 20,30
Il Teatro delle Donne / Intercity Festival
CONVERSATIONS AFTER SEX
di Mark O’Halloran
Traduzione Lorenzo Borgotallo
Scene e regia di Dimitri Milopulos
Con Barbara Esposito, Gabriele Giaffreda, Anastasia Ciullini
Teatro Goldoni di Firenze
via Santa Maria, 15, Firenze