
“Da fuori tutto bene” con Giulia Vanni
“Mio padre mi ha insegnato il movimento delle gambe dei giocatori di pallanuoto: metti i piedi a martello e disegni dei cerchi con le ginocchia spingendo verso l’esterno. È grazie a questo movimento che possono sollevarsi sull’acqua. Se fossi in una piscina lo userei e avrei le mani libere. Ma col cancro non si naviga in acque chiare. All’inizio pensi che sta andando bene, è solo una pozzanghera, un piccolo incidente di percorso: un piede davanti all’altro, il tuo inguaribile ottimismo e ne sarai fuori. Però non trovi nulla di solido sotto la melma, cerchi di trascinarti ma il tuo corpo non segue, sta cominciando a lasciarsi andare. Eh no, caro corpo! Non ci possiamo mica arrendere così! Da fuori tutto bene. Anche perché a parte il cancro, io sto benissimo. Forse.”
“Da fuori tutto bene” racconta una storia vera e personale: il rapporto con l’ospite cancro-al-seno tra dramma e varietà, racconto comico e teatro canzone. Dalla diagnosi agli effetti collaterali delle cure, passando per certi surreali iter burocratici e i tabù del linguaggio legato alla malattia.
NOTE DI REGIA
Lo spettacolo mescola dramma e umorismo, dipingendo il viaggio di chi vive la malattia con una comicità dissacrante che aiuta a rompere il silenzio. «Ecco, il problema è questo: quando ti capita di avere a che fare col cancro, la vita diventa insopportabile non tanto per la malattia in sé, quanto perché le tue relazioni diventano tese e fragili» rivelando che la paura della malattia rende difficile essere sinceri. «Ma non perché siamo cattivi, è solo che siamo spaventati e non sappiamo fare l’unica cosa che può aiutarci: raccontarci com’è.» Il tono è ironico, eppure sincero, mentre racconta aneddoti esilaranti, come l’uso del cancro per svincolarsi dalle serate noiose o l’assurdità di scoprire che durante la chemio le zanzare non pungono. Ma il messaggio arriva forte e chiaro: la malattia può essere affrontata con coraggio, anche grazie all’umorismo. «Sono sicura che dopo questo racconto vi resteranno solo cose belle e qualche strumento in più per affrontare tutto. E se volete fare scongiuri, è il momento! Per fortuna che la tetta è la sinistra…» Una risata tanto liberatoria che accoglie la paura e la rende più leggera.
DA FUORI TUTTO BENE
Il can can del cancro
Di Giulia Vanni e Daniele Fabbri
Con Giulia Vanni
Illustrazioni – The Sando – Styling – Karma B
In collaborazione con Associazione L’albero dalle molte vite
Produzione Valdrada Teatro
Co-produzione – Teatro Valmisa –
Con il sostegno di Le città possibili Festival e Associazione Tdl Teatro del Lido di Ostia