“Dodi” e “Ima” di Sofia Nappi
Giovedì 24 agosto alle 19:30, sono in programma al Segesta Teatro Festival 2023 le due produzioni “Dodi “e “Ima di Sofia Nappi, giovane coreografa e danzatrice associata Sosta Palmizi, attiva a livello internazionale con la sua compagnia Komoco e come coreografa indipendente.
Appuntamento al Teatro Antico di Segesta all’interno del Parco Archeologico.
I due lavori di Sofia Nappi portano in scena una trasposizione danzata delle pulsioni dell’animo umano; ad aprire la serata Dodi, duetto che attraversa ed esplora lo stato di tormento tipico della condizione esistenziale dell’uomo. Snodandosi alla riscoperta della sottile poesia che si insinua con fiducia, leggerezza e passione nel ritrovare un ascolto profondo del presente, i due danzatori ci accompagnano in un viaggio di auto-esplorazione, verso una maggiore consapevolezza fatta di introspezione e accettazione di sé stessi, in un viaggio verso la libertà. A seguire Ima, opera corale per cinque danzatori, nata in una prima versione breve nell’ambito della XIV edizione della Biennale Danza di Venezia per poi essere presentata a serata intera in occasione del debutto nel 2022 al Colours International Festival di Stoccarda. Il termine “Ima” nella sua traduzione dal giapponese indica il momento presente, in ebraico significa madre, con un particolare riferimento alla rinascita e al rinnovamento; la creazione è stata immaginata durante il periodo di distanziamento sociale: “Siamo stati lasciati soli – commenta Sofia Nappi – nella nostra vera casa, il nostro corpo, dove esiste solo la dimensione temporale del presente, dove il nostro esistere diventa più sensibile alle piccole cose, dove il bisogno di rapporto con l’altro, in assenza di contatto fisico, ci porta a raggiungere un profondo senso di relazione e nostalgia di creazione. Essere soli con il nostro corpo ci fa percepire chiaramente che tutto, dentro e intorno a noi, non si è fermato, ma è in continuo divenire in una danza che è interconnessione di tutte le cose”. I sinuosi corpi dei danzatori portano così l’attenzione sul momento presente in una danza magnetica che rapisce l’attenzione dello spettatore, trasportandolo in storie personali e collettive che si intrecciano in una danza pura e universale.
Sofia Nappi, coreografa e danzatrice, si diploma all’Alvin Ailey American Dance Theatre di New York per poi approfondire i suoi studi a livello internazionale. Nella sua formazione giocano un ruolo fondamentale lo stretto contatto con la Hofesh Shecter Dance Company e lo studio di Gaga, linguaggio del coreografo Ohad Naharin.
DODI
di Sofia Nappi
danzatori Adriano Popolo Rubbio e Paolo Piancastelli
costumi Sofia Nappi
disegno luci Alessandro Caso
produzione Sosta Palmizi con Komoco / Sofia Nappi
IMA
coreografia Sofia Nappi
danzatori Arthur Bouilliol, Leonardo de Santis, Glenda Gheller, India Guanzini, Paolo Piancastelli
assistente alla coreografia Adriano Popolo Rubbio
luci Alessandro Caso
costume designer Luigi Formicola; i costumi sono stati realizzati da Silvia Salvaggio e Elisa Varvarito, grazie alla collaborazione con Manifatture Digitali Cinema Prato di Fondazione Sistema Toscana
produzione Sosta Palmizi, Komoco / Sofia Nappi
coproduzione La Biennale di Venezia, Colours – International Dance Festival, Centro Coreográfico Canal
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Dodi ph. Salvatore Abrescia