Elba Film Festival 2021 – Terza edizione
La terza edizione dell’Elba Film Festival si terrà dal 14 al 18 settembre ell’Isola d’Elba. Anche quest’anno il Festival di cortometraggi, documentari e film d’animazione potenzia
la sua anima green e mantiene uno sguardo internazionale e molto attento ai temi della sostenibilità.
Le sedi selezionate per questa edizione saranno due: la Fortezza Pisana, in esterno, a Marciana e il Cinema Metropolis a Marciana Marina.
Da sempre la filosofia del Festival è quella di credere che i film contribuiscano alla comprensione di cosa significhi essere umani, promuovendo empatia per una società inclusiva, nella inclusione di mondi totalmente diversi da quelli conosciuti. Nello specifico l’edizione 2021 prevede un concorso internazionale di cortometraggi (30 in tutto) con 10 premi e 3 Menzioni Speciali, dedicate a tre dei goal di sostenibilità delle Nazioni Unite: povertà zero, parità di genere, lotta contro i cambiamenti climatici.
Inoltre, la “Menzione Speciale Premio Stengel” sarà dedicata al pittore Karl Stengel.
A completare l’offerta, saranno proiettati anche due lungometraggi fuori concorso (chiamati “Film dell’Elba 2021”):
- un film italiano: “Est dittatura last minute” di Antonio Pisu (Giornate degli Autori Venezia 2020)
- un film straniero: “Systemsprenger” (“system crasher”) di Nora Fingscheidt (Oscar Nomination 2019, Orso d’Argento Berlinale 2019)
Ideato da Nora Jaenicke, regista e sceneggiatrice, e curato da Beniamino Brogi, attore, direttore di programmazione, l’EFF conferma l’Isola d’Elba come luogo principe per le produzioni indipendenti, che scelgono di girare all’Elba, favorite dalle ottimali condizioni logistiche e dalla presenza di una grande varietà di set in un’area contenuta.
“Con L’Elba Film Festival – dichiara la Direttrice Nora Jaenicke – ci siamo posti l’obiettivo di connettere menti creative che provengono da parti diverse del mondo e stimolare un dialogo che ci aiuti a celebrare le nostre diversità, invece di temerle. Credo che questo sia importante perché viviamo in un mondo sempre più polarizzato e molte persone stanno perdendo l’abilità d’immedesimarsi nell’altro. I cortometraggi che ogni anno selezioniamo, che siano a tematica sociale, drammatici o comici, offrono uno squarcio su vite e culture diverse tra loro, e le emozioni che scaturiscono nel pubblico non solo ci ricordano della nostra “umanità collettiva”, ma ci aiutano anche a coltivare empatia e a capire cosa succede al di fuori del nostro “orticello”. Io credo fermamente nel cinema come strumento di cambiamento e di innovazione”.