
“Eleonora Duse: lettura e proiezione documentario” con Sonia Bergamasco
Martedì 7 aprile, in Sala A2A al Teatro Franco Parenti, Sonia Bergamasco presenta una serata dedicata a Eleonora Duse nel centenario della sua scomparsa.
Alle ore 20:00 presenta “Le sue rose che considero bac”i, lettura scenica costruita a partire da una selezione di lettere e testimonianze, in collaborazione con Marianna Zannoni.
A seguire, alle ore 20:45, la proiezione del documentario Duse, The Greatest, scritto e diretto dalla stessa Bergamasco, premiato ai Nastri d’Argento Documentari 2025 come miglior opera prima con la seguente motivazione: “Un riconoscimento per la sua grande passione, quasi la sua ‘magnifica ossessione’ da quando al Piccolo di Milano si è avvicinata al mondo del teatro, che ha guidato tra curiosità e venerazione il suo viaggio discreto nel mondo di un’attrice di cui ricostruisce le emozioni anche più segrete usando come filo conduttore le sue stesse lettere che interpreta fuori campo, con pudore e discrezione, preferendo dare più spazio alle poche tracce visive della Duse, tra foto, ritagli, le riprese del funerale, gli spezzoni di Cenere, l’unico film da lei interpretato.” Il film, presentato nella sezione Freestyle della Festa del cinema di Roma 2024, prodotto da Propaganda Italia, Quoiat Films e Luce Cinecittà, indaga la figura della leggendaria attrice attraverso materiali d’archivio, voci contemporanee e riflessioni sul mestiere dell’interprete oggi.
Le sue rose che considero baci. Eleonora Duse vista dagli altri
«Attingendo al ricchissimo archivio dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini e in dialogo con Marianna Zannoni, che in occasione dei cento anni dalla scomparsa di Eleonora Duse ha curato la pubblicazione del libro Illustre Signora Duse, ho selezionato alcuni tra gli scritti per me più toccanti e rappresentativi, in cerca – sempre per squarci e frammenti – di qualche traccia di lei. »
Sonia Bergamasco
Duse, The Greatest
«Sono certa che fare l’attrice mi abbia salvato la vita, che l’abbia resa vivibile – a tratti esaltante, comunque intensa, concreta, mia. E che continui a farlo. Con questo film, come una detective, mi sono messa sulle tracce di Eleonora Duse, un’attrice leggendaria che ha illuminato la strada alle generazioni successive con l’energia dirompente del suo corpo di scena. Al centro dell’indagine è il corpo dell’attrice, il suo labirinto. Il film vuole fare luce sul mestiere dell’attrice oggi: cosa significa, quale spazio occupa nell’immaginario contemporaneo. La macchina da presa si sofferma sui corpi delle persone incontrate – attrici, autrici, artisti, studiosi – e li osserva nei dettagli. Ho cercato di raccontare il corpo sensibile, nudo, dell’attrice (ieri e oggi), e la radiografia del suo corpo immaginario, attraversato dallo sguardo degli altri. Un flusso di immagini che alterna scatti fotografici e video d’archivio, creando un dialogo tra presente e memoria. Eleonora Duse, l’attrice italiana più famosa al mondo, parla ancora oggi alle nuove generazioni, anche attraverso figure come Charlie Chaplin e Lee Strasberg. Il film cerca di restituire un ritratto plurale dell’attrice al presente. »
Sonia Bergamasco
7 aprile 2025 – Sala A2A – Ore 20:00 – Ore 20.45
Sonia Bergamasco – Eleonora Duse
Lettura e proiezione documentario
Immagine in evidenza
Sonia Bergamasco credit Fabio Benato