Ephemera 2022 – Festival di cultura immateriale
Immaginato e progettato come un Festival per tutti: per le comunità che abitano i suoi luoghi, per le persone curiose di tutte le età e nazionalità, Ephemera accenderà i riflettori su alcuni luoghi simbolo del patrimonio naturale e artistico della regione Friuli Venezia Giulia — Prato d’Arte Marzona, Vigne Museum, Palazzo Lantieri, Libreria Martincigh e Trieste Contemporanea — attraverso un ricco calendario di eventi distribuiti da maggio a ottobre che intrecceranno diverse discipline: performance di danza, musica contemporanea e sound art, una residenza d’artista, mostre di arti visive, laboratori artistici e sportivi.
Ephemera nasce, infatti, dalla necessità di raccontare il contemporaneo. Effimera è l’essenza dell’arte, della socialità, del collettivo, di un tempo che ne ha minato la possibilità di accadere; ma gli ephemera sono anche le tracce lasciate nei ricordi individuali e collettivi, nei luoghi intimi e condivisi, nelle abitudini soggettive e nei riti sociali. Nell’arte, sono quei frammenti che raccontano il processo, che rimandano alla genesi, alla necessità, alla persistenza e alla pragmatica dell’accadimento artistico, culturale, umano.
In antitesi con le modalità virtuali di vivere la socialità sperimentate durante la pandemia, questo progetto propone forme d’arte che si attivano solo attraverso la fisicità e l’interazione con le persone. I paesaggi naturali della Carnia e dei Colli Orientali, il vissuto storico e contemporaneo di Udine, Gorizia e Trieste faranno da cornice a un festival di arti performative, visive e discipline corporee. Tracce di Cultura Immateriale saranno anche i dialoghi reali e simbolici fra gli artisti e tutte le persone che hanno lasciato, o lasceranno, una traccia in questi luoghi.
Dopo i primi tre appuntamenti di avvicinamento al Festival dedicati alla scoperta dei luoghi della manifestazione con passeggiate d’arte e laboratori incentrati sulla Consapevolezza attraverso il Movimento (28 maggio e 11 giugno a Prato D’Arte Marzona, Verzegnis; 29 maggio al Vigne Museum, Rosazzo), Ephemera entrerà nel vivo delle attività giovedì 16 giugno alle ore 18:30 alla Libreria Martincigh di Udine dove, dopo la presentazione ufficiale da parte delle ideatrici e curatrici Eleonora Cedaro, Michela Lupieri e Rachele D’Osualdo, verrà inaugurata la mostra Here, There & Everywhere di Riccardo Arena, Cristina Burelli, Michela Lupieri. Dalla libreria per le sue vetrine, un assemblaggio di frammenti, tracce ed ephemera plasma un paesaggio visivo, una geografia da attraversare con lo sguardo, in dialogo con i temi e i luoghi del Festival.
Gli spazi della libreria ospiteranno, inoltre, Corposa: video ideati dagli studenti del Laboratorio di Elementi Visivi del Progetto del Corso di Laurea in Design degli Interni del Politecnico di Milano coordinato dai proff. Francesca Telli, Massimiliano Maini e Piero Pozzi. A partire dal tema del corpo come collante tra opera e luogo, gli studenti hanno sviluppato progetti di allestimenti scenografici ispirati alle installazioni artistiche delle collezioni d’arte contemporanea interessate dai luoghi del Festival per raccontarli attraverso video che ne comunicano l’atmosfera e le interazioni possibili.
Sabato 18 giugno dalle 18 alle 21 il Prato d’Arte Marzona a Villa di Verzegnis, fra le Prealpi Carniche, i danzatori di Arteffetto Danza, coordinati dalla coreografa Marta Melucci/Compagnia Schuko e accompagnati dalle voci del Coro Zahre di Sauris, proporranno una serie di performance in dialogo con le opere site specific di Sol LeWitt, Bruce Nauman, Richard Long, Dan Graham tra gli altri ospitate nel Prato d’Arte. La giornata si apre con un momento dedicato allo Yoga (ore 9.00): un Saluto al Sole per l’inizio dell’estate.
Martedì 21 giugno alle ore 20 il Vigne Museum a Rosazzo — progetto artistico-architettonico realizzato da Yona Friedman con Jean-Baptiste Decavèle — vedrà un prestigioso ospite internazionale, il musicista e compositore statunitense Alvin Curran, esibirsi in una sound performance di grande intensità poetica. Lo stesso giorno, Solstizio d’Estate e Giornata Mondiale della Musica e dello Yoga – patrimonio immateriale dell’Umanità riconosciuto dall’UNESCO – verrà proposto un laboratorio per celebrare la meditazione affacciati sulla bellezza mozzafiato dei Colli Orientali.
Sabato 25 giugno alle ore 21 al Palazzo Lantieri di Gorizia Fabio Accurso, Giorgio Pacorig e Veniero Rizzardi proporranno al pubblico una suggestiva sound performance per liuto, tastiere e live electronics, abitando di suoni antichi e contemporanei il Salone da Ballo del palazzo, sede dell’importante opera Skies di Michelangelo Pistoletto. Ad anticipare la serata due momenti dedicati ancora una volta alla Yoga (ore 18.30) e al Movimento come pratica rigenerativa.
Dopo la pausa estiva, Ephemera concluderà le attività di questa prima edizione venerdì 16 settembre alle ore 18:30 a Trieste Contemporanea con la mostra personale di Riccardo Arena curata da Michela Lupieri. Una nuova produzione ideata a partire dagli accadimenti, dalle suggestioni e dalle tracce raccolte dall’artista durante il Festival.
L’articolato festival confluirà in un mosaico multimediale, consultabile sul sito ephemerafestival.it, – progetto video fotografico di Caterina Erica Shanta, Graphic Design di Ana Laura Pascale. Arricchiranno la piattaforma i risultati dei laboratori artistici del festival: “Corposa” degli studenti del Laboratorio di Elementi Visivi del Progetto della Scuola del Design del Politecnico di Milano, “Walking Stories”, laboratorio dell’artista Rachele Maistrello per gli studenti delle scuole superiori e il laboratorio sperimentale su video e performance realizzato da Altreforme con gli alunni della scuola primaria.
Immagine in evidenza
Baptiste Decavèle, vigneti Livio Felluga, Rosazzo, 2022. Crediti fotografici Caterina Erica Shanta