“Erodias” con Federica Fracassi
Venerdì 8 settembre al Teatro Bibiena, alle ore 21:30 Federica Fracassi ripropone una delle sue prove testoriane di maggior successo al Festival della Letteratura di Mantova: un reading di Erodiàs, lo spettacolo che aveva debuttato al Teatro i di Milano nel 2016 con la regia di Renzo Martinelli.
“Jokanaan!”: Erodia`s, il più violento dei Tre Lai, inizia così, con un urlo reiterato che si fa gioco di parole, musica che parte dal nome ebraico del Battista e che giunge a poco a poco a conficcarsi nella carne lombarda dilaniata.
Erodiàs, nella sua forma compiuta, ci accompagna dal 2016 e oggi, per celebrare il centenario di Testori nella cornice di un festival per noi così speciale qui a Mantova, la ripensiamo in forma di reading, affidandoci ancora di più al corpo delle parole.
Sulla scena un quadro prende vita.
Erodiàs è un personaggio sottovuoto, un manichino.
L’unica dimensione in cui può ancora sopravvivere, seppur confusa da quel conzerto e conzertino di dubbi e domande che il profeta ha provocato in lei.
Non è abbastanza averlo messo a tacere con un atto cruento e blasfemo: la testa di Giovanni, separata dal corpo, continua a parlarle, la provoca, la dilania d’amore e di desiderio, le impone interrogativi a cui non trova risposta.
Erodiàs incarna un tempo in cui la ragione non è ancora arrivata: una zona d’ombra non illuminata dalla luce dello spirito, un eterno purgatorio.
Il suo mondo è inevitabilmente separato dal nostro, ma anche del tutto compromesso e scardinato dall’arrivo di un Dio che si è fatto carne: il verbum.
Erodiàs non è più quella che era, ormai è il Battista stesso.
Di lui prende le fattezze, una maschera nella maschera, da lui prende parole che non conosce, che non stanno ancora nella sua bocca, di lui cerca segni in ogni dove.
Che cosa raccontano le sue parole di lussuria verso il profeta, simbolo di una religione che lei non riesce a comprendere né a definire?
Che fare di un Dio che è diventato uomo e che, come ogni uomo, può anche sbagliare?
Che fare di un mondo che ha perso il suo centro?
Che fare di un amore che si sapeva di carne eppure ha l’odore dell’anima?
Questa domanda risuona.
Anche oggi.
Lo spettatore assiste.
Guarda e aspetta, non può fare altro.
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Erodiàs – Federica Fracassi – foto Laila Pozzo